Qualche tempo fa, ero a casa di una coppia di amici a cena. Chiacchierando con la moglie di cucina, mia grande passione, mi ha rivelato che spesso, la sera, cucina lei. Non per una questione di ruoli, proprio per capacità. A lui spetta il risotto e, ovviamente, la carne. Chissà per quale motivo l’uomo ha da sempre questo istinto ancestrale che lo spinge a grigliare tutto. A discutere con gli amici su chi sa grigliare meglio. Io lascio sempre fare. Amo cucinare, molto meno la griglia e grigliare. In quei casi mi occupo delle salse e delle verdure. Mi occupo del vino, mia passione, o dei cocktail, avendo avuto un locale per 5 anni.
Saper realizzare in casa una piccola selezione di cocktail è sempre utile. Soprattutto con la brutta stagione. É sempre affascinante, sia per il proprio partner che per un’eventuale nuova conquista, ma anche per sé stessi.
Libagioni senza tempo che dovrebbero portare te, ai tuoi ospiti, a chi ti circonda, allegria. Inebrianti, di classe, per tutti i gusti o le situazioni. Una rosa di cocktail sicuri che ognuno dovrebbe saper fare con il minimo preavviso. Sia che si stia preparando un aperitivo, che un bicchierino o, semplicemente, ci si stia godendo una ricompensa post lavoro. Come disse una volta il grande F. Scott Fitzgerald:
Here’s to alcohol, the rose-coloured glasses of life.
Il Conte Negroni
Secondo la leggenda, questa bella libagione è stata inventata più di un secolo fa, a Firenze, quando il conte Camillo Negroni, che sedeva al suo solito posto al Caffé Casoni, voleva qualcosa con una spinta in più del suo solito Americano. Da allora, è diventato il prediletto da Ernest Hemingway e Stanley Tucci. Questo è universalmente popolare grazie al suo complesso equilibrio di sapori amari ed erboristici, con un po’ di dolce. É una bevanda soave e sofisticata, adatta per cene raffinate, eventi black-tie o feste del fine settimana.
Ingredienti:
- Campari
- Gin
- Vermouth
- Ghiaccio
- Scorza d’arancia (per guarnire)
- Soda (opzionale)
Metodo:
- In uno shaker aggiungere in parti uguali Campari, gin e vermouth, con un po’ di ghiaccio.
- Filtrare in un bicchiere sopra un grande cubetto di ghiaccio.
- Aggiungere una scorza d’arancia.
- Aggiungi una spruzzata di soda, se vuoi alleggerire le cose.
Old Fashioned cocktail
Una sicurezza. Un banchiere. Quello che non può mai fallire. L’abito blu dell’armadietto da cocktail. Il punto di riferimento di Don Draper. Il cocktail vecchio stile, nonostante sia ancora oggi un cocktail preparato e richiesto di frequente. Ha avuto il suo moniker coniato per la prima volta negli anni ’80 dell’Ottocento. Come il Negroni, colpisce diversi punti del palato. É un meraviglioso miscuglio di dolce, spezie e amaro. Meglio ancora se non hai lo shaker. L’hanno inventato nel bicchiere da cui poi è stato bevuto .
Ingredienti:
- 1 zolletta di zucchero
- 2–3 gocce di bitter Angostura
- Soda di club
- Rye Whisky
- Ghiaccio
- Scorza d’arancia (per guarnire)
Metodo:
- Mettere la zolletta di zucchero in un bicchiere e bagnare con 2–3 gocce di Angostura bitter e una spruzzata di club soda
- Schiacciare lo zucchero con un pestello di legno e ruotare il bicchiere in modo che i grani di zucchero e l’amaro gli diano una fodera
- Aggiungere un cubetto di ghiaccio grande, versare la segale, mescolare per un paio di minuti e servire con una scorza d’arancia
Il mashup originale: Manhattan
I cocktail a base di segale hanno assistito a una rinascita negli ultimi anni, come dimostra l’Old Fashioned. Questa miscela italo-americana non è mai uscita davvero dagli occhi del pubblico. Versato per la prima volta nell’ultima parte del 1800, il Manhattan è frizzante e incisivo. Sidice che J.P. Morgan ne bevesse uno alla fine di ogni giornata di negoziazione, quindi è un buon compagno di rilassamento. Che sia preso nella Grande Mela, nel Big Smoke o nel Big Sur, il Manhattan è una creazione popolare in tutto il mondo.
Ingredienti:
- 2 parti di whisky
- 1 parte di vermouth dolce
- 1–2 gocce di bitter Angostura
- Ghiaccio
- Scorza d’arancia e ciliegie al maraschino (per guarnire)
- Metodo
Metodo:
- Prendi un bicchiere da cocktail ghiacciato
- Unisci whisky, vermouth e bitter in uno shaker
- Aggiungere il ghiaccio e mescolare fino a quando non si sarà raffreddato (20 secondi)
- Filtrare nella coppetta da cocktail ben fredda
- Servire con una scorza d’arancia e una ciliegina al maraschino
Visto che del Martini Cocktail ho già scritto e che vi ho raccontato la storia del Gin, non si può che concludere con il long-drink che ha tracciato una moda: il Gin Tonic.
Non è banale farlo in casa, per bene. Quando, infatti, colleghi, amici o familiari si presentano senza preavviso, è bene avere le basi essenziali nel tuo mobiletto bar. Così da poter creare qualcosa di infallibile, con il minimo sforzo. È un drink senza fronzoli, dalla natura essenziale Questo, però, significa che non si può lesinare sulla qualità degli ingredienti. Ve ne consiglio un paio, ma fate come meglio credete.
Ingredienti:
- Gin Plymouth
- Indian Tonic, possibilmente Fever Tree
- Ghiaccio
- Fetta o scorza o di limone, o di arancia o pompelmo a seconda dei gusti.
Non sono personalmente molto favorevole alle guarnizioni nel Gin Tonic. Non solo per una questione di gusto personale. Un cocktail deve avere anche una sua estetica e vedere cose che ci galleggiano dentro in stile piscina poco curata non è sempre un piacere. Inoltre, la scelta del Gin e l’abbinamento con la tonica, già di per sé, si basa sulle fasce aromatiche dei due ingredienti base: perché coprirle o deviarle? Siete sicuri che abbia senso?
Metodo:
- Aggiungi una buona quantità di ghiaccio nel bicchiere
- Mescola il gin in una parte con la tonica in due parti
- Guarnire a piacere, ma attenti a non esagerare