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Milan, Inter e Napoli, hanno fatto l’impresa?

Il Milan non sbaglia la partita dell’anno. Il neo-proprietario Jerry Cardinale si sfrega le mani. Non per il risultato sportivo, ma per il fatturato, cos’avete capito? Lui vuole 500 milioni di fatturato in due anni, così da poter fare grandi acquisti. Non caccia soldi, che si é fatto prestare da chi gli ha venduto il Milan stesso, lui li vuole incassare. Va bé, torniamo al calcio.

Il Milan non sbaglia, strapazza il Salisburgo e va agli Ottavi di Champions League.

Non succedeva da parecchio. Non succedeva da parecchio che le italiane agli Ottavi fossero ben tre. Oddio, non era un risultato così inimmaginabile. Io non azzecco un pronostico da mai e lo scrissi il giorno stesso dell’estrazione dei gironi europei su Facebook il 26 agosto.

Non ci prendo mai con i pronostici. Non é facile, il 50% di possibilità di sbagliare é una percentuale altissima.

Il Napoli rischia, ma se batte l’Ajax può farcela.

L’Inter é quella messa peggio, però il Barcellona é assolutamente battibile. In caso di eliminazione potrebbe puntare all’Europa League, competizione alla portata.

Il Milan andrà agli Ottavi, salvo suicidi. Non ha rivali nel girone.

La Juventus può farcela. Mi farebbe piacere per Allegri, che mi é molto simpatico. Amo, però, da sempre, il Benfica. Se la giocano, ma sto dalla parte del Glorioso SLB e di Manuel Rui Costa.

Ovvio che non avrei mai potuto immaginare un exploit del genere da parte del Napoli contro il Liverpool, ma credevo che l’Inter potesse battere il Barcellona. Avrei desiderato vedere la Juventus al completo, ma resto dell’idea di partenza: PSG e Benfica sono più forti. La Vecchia Signora avrebbe potuto giocarsela con i portoghesi, ma O Glorioso SLB, il mio amato Sporting Lisboa e Benfica (vero nome del Club, appunto SLB), quest’anno é inarrestabile. Bravo Manuel Rui Costa. Chi mi conosce sa quanto lo ami. Più di Ribery.

Dicono che quelle di Napoli e Inter siano due grandi imprese, mentre quello del Milan sia un grande risultato.

Sì perché il Napoli é arrivato primo, davanti al Liverpool, battendolo 4 a 0. Questa é l’impresa. Per il resto il Gruppo A non aveva avversari, diciamocelo con sincerità. L’Ajax di quest’anno é all’inizio di un nuovo ciclo che vedremo come andrà. Poca roba. Il Ranger Glasgow é ufficialmente la peggior squadra della storia della fase a gironi di Champions League. Numeri alla mano ha fatto peggio della Dinamo Zagabria di qualche anno fa.

L’Inter ha battuto il Barcellona in casa per la seconda volta nella storia e ha ottenuto un pareggio che le va stretto al Nou Camp. Roba da epopea mourinhana. Diciamocelo però: sembra un po’ il remake in versione b-movie del 2010. Detto questo, passare in un Gruppo con il Bayern Monaco e un Barcellona obbligato ad accedere agli Ottavi dal bilancio non é cosa da poco. Non é nulla di incredibile ma resta un risultato non da poco. Per il resto ha battuto due volte il Viktoria Plzeň, non esattamente una squadra temibile, e ha rincorso il Bayern Monaco per 180 minuti.

Il Milan ha passato un girone piuttosto abbordabile, che presentava due criticità: il Salisburgo a domicilio e il Chelsea. Due criticità che non ha superato. Questo va detto. Per il resto ha strapazzato la Dinamo Zagabria, una delle peggiori squadre della Champions e si é pappato come una Sacher il Salisburgo in terra amica. Un Salisburgo per me molto forte, ma molto inesperto. Anche il Milan è inesperto, é vero, ma il DNA conta nel calcio. La Serie A, seppur non credo per molto ancora, é ancora superiore alla Fußball-Bundesliga. La Società conta nel calcio. Il pubblico anche, nonostante abbiano tolto il valore doppio al gol in trasferta. Il Milan non poteva fallire e non ha fallito. Ha passato il turno facendo quello che doveva fare. L’avversaria per il secondo posto non era a livello del Barcellona, ma era superiore all’Ajax, senza alcun dubbio. Il Napoli però è arrivato primo, anche se per differenza reti.

Sono d’accordo che il successo dei Rossoneri non sia a livello di Inter e Napoli. In fin dei conti, però, nessuna delle tre ha compiuto un’impresa così eclatante, come non lo é l’eliminazione della Juventus.

Non é nulla sconvolgente perché PSG e Benfica sono molto più forti di una Juve priva di una formazione degna di tale nome. Per le assenze, per gli errori di mercato. Per gli errori tecnici anche di Max Allegri, certo, ma soprattutto a causa della Società. Vertici che hanno allestito una rosa con poco criterio a centrocampo e in difesa, mentre l’attacco non é certo Vialli-Del Piero-Ravanelli. Siamo sinceri. La società conta nel calcio, non solo di oggi. É principio e fine di tutto.

A tal proposito, leggo e sento che Allegri non sia capace si gestire i giovani o non li vede. Basterebbe informarsi. Al contrario, infatti, é un allenatore che ha sempre lanciato giovani in ogni squadra che ha allenato.

Astori, Nainggolan, Marchetti, Cristante, Petagna, De Sciglio, El Shaarawi, Locatelli, Coman, Kean, Morata, Pogba, Dybala. Senza considerare quelli spariti come Merkel all’epoca del Milan.

Non so in quanti abbiano lanciato così tanti giovani pur non restando nella stessa società per anni. Capisco anche che spesso chi si occupa di calcio preferisca cavalcare l’onda del consenso rispetto a studiare e informarsi, ma le cose andrebbero dette per quello che sono.

Oggi, in un momento difficile, sta comunque lanciando Miretti, Fagioli e altri, cercando di non bruciarli. Sì, perché già con Fagioli a 17 anni spese parole d’elogio importanti. Dire che: «In Italia si fa troppo in fretta a chiamarli fenomeni», mi sembra un discorso di buon senso. Qui dopo 3 partite sono tutti fenomeni, a partire dal CT della Nazionale che convoca chiunque purché respiri e stoppi il pallone.

Allegri avrà certamente altri difetti e altre colpe, ma non questa. Eh già, perché il tormentone di qualche anno fa era quello che lui facesse fuori i vecchi per i giovani, ma oggi la moda é cambiata.

In conclusione, quindi, avere 3 squadre agli Ottavi é un bellissimo risultato per i 3 Club in questione. Non cominciamo a sbandierare imprese da DVD con la Gazzetta o a parlare di ritorno del calcio italiano. Per favore no. Non é così. Neanche lontanamente e non credo di dover spiegare il perché.