randy nauert

Randy Nauert: il San Francesco del surf

Randy Nauert è, secondo me, una surf legend a cui non è mai stato tributato il giusto riconoscimento. Nel mio piccolo voglio riparare a questo torto.

Molti vanno in visibilio per Miki Dora perché incarna l’archetipo del simpa villain, la simpatica canaglia, il gentiluomo di fortuna. Dora, in effetti, era una persona piuttosto egoista e molto opportunista sia come idee che come pratica. Involontariamente ha finito per incarnare l’aspetto individualista del surf e del surfer. Era anche un provocatore eccezionale. Era alto e moro con un sorriso smagliante e modi che passavano dal rude al galante. Dalla scena del surf prendeva quel che gli serviva, come da tutto il resto, cercando di rendere il meno possibile.

Randy Nauert era proprio l’antitesi di Miki Dora. Era piccolo, biondo, cortese e buono d’animo e tra i saints del surf-mondo possiamo paragonarlo ad un San Francesco.

Nondimeno per la creazione della fisionomia del surf-mondo è stato di fondamentale importanza. Pur non essendo, Randy Nauert, particolarmente iconografico, senza di lui non avremo l’iconografia che abbiamo. É Randy Nauert, infatti, che insegna a surfare all’amico Rick Griffin. Entrambi erano di Palos Verde. É sempre lui che, poco dopo, lo presenterà a John Severson, in procinto di uscire con Surfer magazine che diventerà presto il Talmud del surf. Griffin esordirà sulla cover del primo numero nel 1961 con il suo Murph the surf.

Quando non surfa Randy impugna il basso e getta le basi per la colonna sonora del surf. Infatti, fonda la prima surf band della storia: i Bel-Airs, che poi diventeranno i Surfaris fino ai The Challengers. Questi ultimi con Surfbeat hanno pubblicato l’album di surf music più venduto di tutti i tempi e portano la surf-music ad un nuovo livello di accettazione.

L’amicizia tra Randy e Rick perdura nella copertine e nelle locandine degli album dai Belairs, Surfaris e Challenger e poi nelle band successive.

C’è una perfetta comunità di intenti tra Randy Nauert, Rick Griffin e John Severson grazie alla quale si dà forma all’immaginario del surf-mondo dei 60’s, pre short-board, pre aussie, per pro&contest.
Randy Nauert del surf rappresenta l’anima più solare, altruista e positiva e sinceramente schiva. Non è stato uno che si è mai messo in mostra, che sgomitava per apparire. Allo stesso tempo non è mai stato una persona che si teneva alla larga dalla folla e dai media come ad esempio Skip Frye.

Nauert è apparso negli anni in numerosi programmi come Hollywood a go-go, Surf’s up, The Lloyd Thaxton show, American bandstand, ecc. ecc. Ha lavorato a livelli eccelsi come produttore discografico diversi generi dalla surf-music e hot rod music, passando per il folk e il rock psichedelico e arrivando al pop-rock.

Memorabile era il suo programma Wave Watch dove è stato protagonista come non protagonista. Infatti, come affabile anchorman, non parlava di sé stesso ma divulgava il surf in tutta la sua ecletticità con ospiti surf legend non medo di lui.

Randy amava molto Facebook e lo usava come originariamente era stato pensato per essere usato: connettersi con vecchi amici e farsene di nuovi e condividere positività e non livore e rancore.

É stato su Facebook che ho avuto modo di conoscerlo e apprezzarlo al meglio, era come sempre disponibile e amichevolmente divulgativo senza pretesa e nemmeno tentare di esserlo. Era sempre positivo e spesso lo si poteva vedere abbracciato ai vari animali che, di volta in volta, adottava: dai cani ed alpaca, alle anatre… Immerso nel surf-mondo presente e passato oppure coinvolto nell’aiutare qualcuno a fare qualcosa.

Randy Nauert ci ha lasciati nel 2019 a causa di insulto cardiaco mentre sgombrava l’area di sua proprietà che era stata devastata dagli incendi che avevano colpito la So-cal nel 2019.