Correva l’anno 1974. Debuttava sulla rete televisiva ABC la serie Tv Happy Days. Iva Zanicchi con la canzone Ciao cara come stai? vinceva la XXIV edizione del Festival di Sanremo. La Lazio vinceva il suo primo scudetto. Il Leeds United vinceva per la seconda volta in pochi anni la Premier League. L’Inghilterra mancava la qualificazione al Mondiale. La Federazione inglese, quindi, licenziò Alf Ramsey per sostituirlo con Don Revie, da anni miglior Manager d’Inghilterra alla guida del Club neo-campione. Il nuovo CT della nazionale inglese era il nemico giurato dell’allora tecnico del Derby County Brian Clough e del suo fidato secondo Peter Thomas Taylor.
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Brian Clough e Thomas Taylor che, dopo aver raggiunto una storica promozione in Prima Divisione, avevano riportato i The Rams a vincere la Premier League, proprio ai danni del Leeds, nel 1972.
Scostante, intrattabile, permaloso e arrogante, Brian Clough nutriva un odio profondo nei confronti del Leeds United. La causa di questo sentimento era il gioco profondamente scorretto e violento che, l’ormai ex allenatore Donald George Revie, aveva impostato durante i 13 anni del suo regno. Nonostante i sentimenti negativi provati nei confronti dei Peacocks, il bizzarro Manager del Derby County, spinto dal suo orgoglio e dalla smania di successi, non rifiutò la panchina lasciata libera da Don Revie. Brian Clough era convinto di riuscire a trasformare Bramner e compagni, da prime donne scorrette, in autentici campioni di fairplay.
Clough affrontò l’avventura a Leeds da solo, mentre il suo fidato amico Peter Thomas Taylor accettò l’offerta del Brighton & Hove, squadra di Terza Divisione.
L’avventura al Leeds United durò solo 44 giorni. Infatti, Revie fu fortemente rimpianto dai giocatori del Leeds nei 4 mesi in cui l’ex allenatore del Derby County allenò la squadra. Gli interpreti di quel maledetto United, infatti, affermarono che lo stesso allenatore Brian Clough cercasse di far retrocedere il Leeds schierando i giocatori peggiori e non facendo allenare i giocatori durante l’allenamento. I principali promotori di questo ammutinamento nei confronti dell’allenatore furono Joe Jordan e Gordon McQueen. Infatti, dopo 44 giorni nel Leeds United, Clough venne esonerato. Prese, come clausola per la rescissione, 25.000 sterline, il pagamento delle sue tasse sulla propria casa ad opera del Leeds e una Mercedes. Questo momento depresse profondamente Brian Clough portandolo all’alcolismo e al tabagismo, ma la vita, come dice Forrest Gump, è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti aspetta.
Una piccola squadra di seconda divisione, il Nottingham Forest Football Club, infatti, decise di offrire una nuova possibilità a Clough e Taylor.
Fu questo l’inizio della cavalcata che, tra il 1975 al 1993, portò i Garibaldi Reds a vincere sotto la guida dell’eccentrico Manager: un Campionato Inglese, due Coppe dei Campioni, un Charity Shields, quattro Coppe di Lega, una Supercoppa UEFA, un Torneo del Centenario della Football League e due Full Members Cup.
Il suo acerrimo nemico Don Revie non raggiunse la qualificazione all’Europeo e venne allontanato dalla nazionale inglese tra le critiche, finendo la propria carriera in Medio Oriente, per poi morire, nel 1989, a Edimburgo di Sclerosi laterale amiotrofica.
A dispetto del suo carattere, Brian Clough, si è meritato pienamente il titolo di football genius, perché è stato un allenatore che, in un calcio legatissimo alle tradizioni come quello inglese, portò realmente delle novità e seppe imporle con i risultati.
Morì nel 2004 di tumore quando ancora non si erano placate le accuse a riguardo delle sue presunte affermazioni razziste nei confronti di John Fashanu, che seguivano quelle più famose rilasciate dopo la semifinale di Coppa dei Campioni che il Derby County perse contro la Juventus e con le quali si rifiutò di parlare con i giornalisti Italiani, mettendo anche in dubbio il coraggio dei nostri soldati durante la Seconda Guerra Mondiale:
No cheating bastards will I talk to; I will not talk to any cheating bastards! (Non voglio parlare con nessun bastardo impostore).
The Damned Utd da libro a film
Il maledetto United è un romanzo del 2006 scritto da David Peace. Lo scrittore inglese, con il suo inconfondibile stile, rimbalza tra passato e presente, paranoia e lucidità, scava nella realtà e la trasfigura fino a riportarla alla sua essenza più brutale, tra la paura del fallimento e la fame di successo. Palpitante, tagliente e dal ritmo inesorabile, con grazia miracolosa, riporta in vita gli irruenti anni settanta del calcio inglese, consegnando ai lettori un libro che è già un culto.