judy trim

Judy Trim: SURFragette urrà!

Judy Trim era una splendida, bravissima e impavida surfer australiana che si è trovata sola contro la mentalità bigotta e retrograda australiana che permeava anche il surf-mondo.

La carriera di Judy Trim è stata splendida ma breve e non a causa sua. La sua breve storia da surfista avrebbe potuto e dovuto essere motivo di vanto per l’Australia. Invece è motivo di vergogna.

Nel 1968 la 15enne Judy Trim diventò campionessa nazionale australiana. Andò da sé che venne invitata al campionato del mondo a Porto Rico. Nat Young e Midgett Farrelly (rivali per stile e personalità, N.d.R.) per l’occasione ebbero il viaggio, il vitto e l’alloggio pagati in quanto uomini. Lo stesso non valeva per le donne. Era un viaggio costoso e Judy ci sarebbe potuta andare solo a spese del suo sponsor Shane surfboards, se non fosse che  il brand la scaricò per essersi rifiutata di posare nuda, sdraiata sotto un surfboard che avrebbe dovuto abbracciare. 

Judy Trim perse quindi lo sponsor, ma la pubblicità apparve lo stesso con la didascalia: I love my Shane. La bionda biotta abbracciata al surfboard il cui volto è poco visibile non è Judy Trim, ma di fianco, in una foto in bianco e nero, compariva un bel primo piano di Judy Trim. Scaricata, truffata, umiliata ed esclusa dal campionato mondiale. Al suo posto andò, infatti, Margo Godfrey che riuscì a pagarsi il viaggio.

Il finire dei 60’s e i primi 70’s è stato il periodo dei bronzed aussies e della nascita del professionismo e del big money, ma fu anche un periodo di regressione a bieco conformismo perpetrato da parte degli stessi che, fino a poco prima, si erano messi ai margini della società australiana sotto la sigla NRNRH . 

Questa vicenda scandalosa passò sotto il silenzio dei media australiani e venne perpetrata all’interno del surf-mondo australiano.

Siamo nel 1968 e Shane Stedman, proprietario di Shane surfboards, è un simpatico e sorridente hippie strafatto e anticonformista (che tra l’altro ha inventato gli Ugg, N.d.R.) e suona in una r’n’r band. I bronzed aussies non erano meno hippie e peace&love ma questa cosa è una via di mezzo tra Salem e l’Iran.

Ma Judy is a punk, pardon: Judy is a surfer e ama il surf. Nel 1972 è ancora campionessa australiana di surf e le spetta nuovamente la partecipazione ai mondiali che si svolgono, stavolta, a San Diego. Anche questa volta, però, zero dollars dalla A.S.A. (Australian Surfing Association) e dagli sponsor, non se ne parla nemmeno per scherzo perché, nel frattempo, Judy aveva fatto coming out dichiarando di essere lesbica.

Rimase nel circuito dei contest per altri 3 anni. Nel 1975 si ritirò, all’età di 22 anni, e smise di surfare. In realtà, che abbia smesso di surfare è un’ipotesi, perché Judy Trim è scomparsa dai radar… anche se nei radar non c’era nemmeno prima perché su di lei, purtroppo, non c’è materiale in pellicola mentre surfa.

Se in quegli anni, negli USA, il surf femminile era ignorato, in Australia era addirittura svilito e osteggiato, come dimostra la damnatio memoriae di cui Judy Trim è stata vittima.

Judy riprenderà a surfare all’età di 54 anni per il proprio piacere personale, dopo dei trascorsi mica tanto belli ma superati con la dipendenza da sostanze.

Judy Trim ci ha lasciato nel 2018. 

Articolo di Francesco Aldo Fiorentino