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Il Canottaggio e la cosa più difficile da spiegare

Qual è la cosa più difficile da spiegare sul canottaggio? La domanda, posta a diverse atlete, ottiene sempre la stessa risposta: è una barca, non è una canoa.

Sono effettivamente molti gli sport di cui sappiamo meno, anche se stiamo parlando della coppia dell’oro, riportato da Tokyo 2020, nel doppio pesi leggeri donne di canottaggio: Federica Cesarini e Valentina Rodini

A farci entrare nel loro mondo ci penserà Never Stop: storia di una barca e di una medaglia d’oro. Il progetto editoriale a fumetti con le parole di Ester Viola frutto dell’incontro virtuoso tra Fujifilm, Gazzetta dello Sport e FIC.

Nel volume potremo leggere delle fatiche e dei successi di queste studentesse che incastrano allenamenti e scuola come due pro del Tetris.

É chiaro l’intento di divulgare il più possibile il canottaggio, di attrarre nuovi appassionati e attirare i giovani in questo bellissimo mondo che è lo sport, però…

Da mamma, ma ancor prima da appassionata di sport rigorosamente dal divano o dagli spalti dei palazzetti, non capisco perché in Italia esista ancora così poco la cultura dello sport-étude, scuole statali nate in Francia negli anni ’60 al fine di combinare studio e sport.

Sul sito del Miur leggo che solo dal 2013 esiste una realtà che si avvicina al concetto di cui sopra: il liceo sportivo. É, di base, uno scientifico a indirizzo sportivo.  Consultando alcuni elenchi, noto che è raro trovarne due per città e che esistono pochissime sezioni per scuola: immagino, a questo punto, che non sarà semplicissimo entrarci, per lo meno mi risulta non lo sia a Milano.

Quello che invece non ho trovato nel sito istituzionale è la partecipazione attiva delle federazioni e del ministero dello sport in questo percorso scolastico, ma mi riservo di approfondire l’argomento.

La narrazione del sacrificio la conosciamo bene. Penso, però, che un conto sia spingere sé stessi oltre i limiti per perseguire un obiettivo, un altro sia creare un quotidiano sostenibile per arrivarci.

Durante la serata di presentazione di Never Stop, infine, sono state premiate sette atlete per i loro meriti agonistici alla presenza del presidente della Federazione Italiana Canottaggio Giuseppe Abbagnale.

Never Stop fa oramai parte del progetto femminile federale, sviluppato con FUJIFILM, che ha raggiunto l’apice con la conquista della medaglia d’oro olimpica da parte delle straordinarie atlete Federica Cesarini e Valentina Rodini. Aggiunge Giuseppe Abbagnale, presidente della Federazione Italiana Canottaggio. Due fantastiche ragazze che continuano la loro corsa verso i Giochi di Parigi 2024, sempre con al fianco FUJIFILM partner federale, che con dinamismo e creatività continua a regalare momenti di condivisione a tutti mettendo in campo anche la bella iniziativa del fumetto dedicato alle due campionesse. È anche grazie a queste iniziative se il canottaggio femminile continua a registrare una buona crescita tra gli sport olimpici. Bellissima anche l’idea di assegnare sia un riconoscimento al quattro di coppia, e alle atlete che attualmente lo compongono, per mantenere vivo l’interesse per questa specialità che a Tokyo 2020 si è fermata piedi del podio, che a un’atleta emergente protagonista nel singolo under 19.

Giuseppe Abbagnale

Articolo di Justine Romano