Arriva a Milano il primo ristorante interamente dedicato alla cultura spagnola dove gustare l’alta gastronomia di tutto il paese. Señorío diventa il punto di riferimento, a Milano, per il patrimonio gastronomico e vitivinicolo iberico.
Señorío (PREMI QUI) si sviluppa su un’area di 300 metri quadri, all’interno di una splendida corte in via Bramante, a Milano.
É stato progettato dal noto architetto ispanico Andrés Córdoba, che ha realizzato prestigiosi ristoranti a Barcellona, Madrid e in altre città del mondo. Ogni dettaglio è curatissimo e ragionato. I mobili sono stati disegnati dal rinomato studio valenciano Aranda Aloy Enblanc. L’illuminazione è stata pensata da diversi noti designer come Patricia Urquiola e Chris Basias; Valerio Sommella & Anonima Luci e Noé Duchaufour Lawrence.
Señorío nasce per essere un vero e proprio luogo di divulgazione della ricchezza culturale e folcloristica spagnola. Nella sala ristorante, ad esempio, vi è una dedica speciale al mitico torero Paquirri.
La Vinoteca di Señorío rappresenta il meglio della produzione vitivinicola del paese, con ben più di 250 etichette.
Dietro al lavoro di ricerca e di selezione delle cantine spagnole presenti nella Vinoteca di Señorío, troviamo l’argentino Jorge Luis Oggero. Sommelier e Wine&Spirit Consultant, con oltre 20 anni di esperienza, ha lavorato in tutto il mondo, da Barcellona al Brasile, fino a Milano.
Non manca neanche la birra, che vanta grande popolarità nella cultura gastronomica iberica. Sarà possibile scoprire, infatti, una variegata gamma di birre del gruppo San Miguel in 15 differenti referenze.
Señorío rappresenta la tradizione culinaria spagnola e le sue unicità.
Il menu si basa sulla stagionalità dei prodotti. Con proposte speciali presenti tutto l’anno, coinvolge ogni regione del territorio spagnolo. La Spagna, infatti, è divisa in 17 regioni o comunità autonome e due città autonome: Ceuta e Melilla. Ciascuna di esse presenta tratti propri e caratteristici che si riflettono nei monumenti e nelle città, nelle feste, nelle tradizioni e nel sapore della gastronomia.
La ricchezza del mar Cantabrico, del Mediterraneo, dell’Atlantico e dei fiumi che attraversano il paese rappresenta una delle maggiori risorse gastronomiche nazionali. La grande varietà climatica della Spagna, inoltre, assicura pascoli eccezionali per l’allevamento del bestiame. Questo garantisce un’affermata produzione di carni pregiatissime, salumi e formaggi tipici che ritroviamo in un’accurata selezione nel menu di Señorio.
Tra tutti, il re dei prosciutti spagnoli: il Jamón Ibérico. Nella prestigiosa varietà 100% Pata Negra, proveniente esclusivamente da maiali di razza iberica pura, allevati in libertà e nutriti in natura solo con ghiande.
Alla guida della cucina di Señorío lo chef spagnolo Alberto Rodríguez che, per oltre 30 anni, ha condotto le cucine di alcuni dei ristoranti più prestigiosi di Barcellona, come il Botafumeiro.
In autunno sarà possibile provare la Romescada de Peix, zuppa di pesce con salsa romesco – a base di pomodoro, aglio, mandorle, nocciole e ñora – originaria di Tarragona – da accompagnare con il rosè Bierzo DO 2021 di Pago De Los Abuelos; oppure il Lacón con Grelos, piatto a base di carne tipico della Galizia, in perfetto abbinamento con il rosso La Nit de les Garnatxes Panal Montsant DO 2021 di Celler de Capçanes.
Per l’inverno ci spostiamo ai Paesi Baschi, dove la cucina è sempre stata un importante fenomeno culturale. Scopriamo il Baccalà al Pil Pil, cucinato lentamente a bassa temperatura in olio d’oliva, da abbinare con il vino Nº 12 Rias Baixas DO 2021 di Paco y Lola; i Callos a la Madrileña, uno dei piatti più emblematici del capoluogo spagnolo, che consiste in uno stufato preparato con diversi tipi di carne. Quest’ultimo si può accompagnare con il vino Altos Ibéricos Rioja DOC 2020 di Familia Torres.
Per la stagione primaverile potremo ritrovare i colori dell’Andalusia in piatti come Las Migas, tradizionale di Cordoba, è preparato con il pane raffermo e servito con melone e sardine alla brace, si abbina allo spumante Selección Raventos Brut 2020 di Codorníu. Immancabile il Pescaito Frito, il fritto misto andaluso la cui frittura diventa piacevolmente croccante, grazie all’utilizzo della farina di ceci. In estate ci si potrà rinfrescare con il Ajo Blanco, una zuppa fredda tipica di Malaga o gustare le Albóndigas de Choco – polpette di seppia – ricetta tradizionale di Huelva. Il primo piatto è perfetto in abbinamento al 12 Lunas Blanco Somontano DO 2021 della cantina El Grillo y La Luna,il secondo invececon il rosè 3055 Penedès DO 2021 di Jean Leon.
Non mancano le tapas, ovviamente, segno distintivo della Spagna in tutto il mondo. Tra le proposte si trovano grandi classici adattati all’alta cucina.
L’Accademia della lingua spagnola definisce la tapa come una piccola porzione di cibo che viene servita come accompagnamento a una bevanda. In realtà, sono diverse sono le teorie sull’origine della tapa in Spagna nella cultura popolare. Alcune sono legate a importanti monarchi come Re Alfonso XIII. Altre sostengono che derivi dall’antica usanza delle osterie e locande di coprire tazze e bicchieri con un pezzo di pane o una fetta di prosciutto. La tapa è sinonimo di convivialità, va condivisa con gli amici che spostandosi di locale in locale ordinano le specialità di ognuno esattamente come per i Bacari di Venezia.
É per questo che la cultura spagnola non può essere compresa senza bar, taverne o ristoranti.
Grande è l’attenzione degli spagnoli per l’aperitivo, considerato un rituale in diverse zone della Spagna come a Milano. Da Señorio, proprio come nei Paesi Baschi, il Vermouth viene accompagnato da una selezione di conserve ittiche – servite direttamente nella loro lattina – della celebre Conservas Mariscadora.
Insomma, le eccellenze della gastronomia e della viticoltura spagnola tornano, quindi, a rallegrare le serate meneghine ad altissimo livello.