Scusate il ritardo. Sono in vacanza. Quella settimana di mare a fine agosto che quando ci vuole, ci vuole. Sopratutto dopo 3 anni. Sono disperso per un’isola della Grecia, non esattamente preda della modernità. É vero, appena arrivato, ho visto Manchester United vs Liverpool, ma neanche qui hanno grande passione per la Serie A, salvo qualche ragazzo italiano che sfoggia orgoglioso la maglia del Torino o della Roma. Inoltre hanno delle prese della corrente che funzionano come vogliono loro e, per 48 ore, il mio portatile ha deciso di rimanere in vacanza, impedendomi di scrivere.
Torniamo a noi, seppur l’entusiasmo per questo inizio di stagione stia già sfumando nel più classico dei: «É tutto qui?».
Seconda giornata per la Serie A e per la Liga. Terza per i campionati più a Nord. Se la Premier League conferma un livellamento sempre più verso l’alto, da parte di quasi tutti i Club, ecco che la Serie A sta mostrando un pericoloso e ulteriore distanziamento tra le prime della classe e le altre. Tanto che, come scrivevamo settimana scorsa (PREMI QUI), sembra che ci sia ben poca gara tra le prime 8 e le altre 12 squadre. Certo, come dimostra il pareggio tra Lazio e Torino: dove gli insiemi si avvicinano, avviene un’incidenza e si crea un sottogruppo di squadre interscambiabili. Parliamo di 4 o 6 Club al massimo, però. La domanda, che si ripete ogni anno é:
Non converrebbe ridurre drasticamente il numero delle partecipanti alla Serie A?
Si parla spesso di ridurre a 16 il numero delle contendenti ma, a conti fatti male, già 12 sarebbero sufficienti. L’interscambiabilità del secondo ipotetico gruppo di Club può portare a 16, in effetti, ma almeno 4 squadre sono decisamente di troppo. Sì, perché la critica che viene rivolta a Francia e Germania è che che PSG e Bayern Monaco non abbiano rivali e vincano di goleada. Non scordiamo che, dal 2001/2002, in Italia, hanno vinto solo Juventus, Inter e Milan: c’è differenza? Siamo sicuri che se Bayern e PSG giocassero in Serie A non fioccherebbero i 6 a 0?
Il sistema, in Germania e Francia, sta portando i Club a crescere. Il sistema italiano, invece, porta a livellare tutto verso il basso e, chi sta un po’ meglio o ha più potere, necessariamente genera il vuoto alle proprie spalle. Basta vedere la quota salvezza e il distacco tra l’ottava e la nona della passata stagione.
Oggi, le squadre che sembrano messe peggio, in Serie A, sono il Monza e il Verona.
Certo, forse il Napoli non è stato il miglior avversario per cominciare la stagione. Il Napoli, infatti, è la vera sorpresa di questo inizio di 2022/2023. Senza alcun dubbio. La settimana scorsa aveva brillato, questo week end si è ripetuto, lucidato dall’entusiasmo per i tre acquisti della settimana: Tanguy Ndombele, Giacomo Raspadoi e Giovanni Simeone.
Abbiamo scritto che, con loro, ci sarebbe stato da temere il Napoli. Così pare, anche se è decisamente presto per trarre giudizi. Al netto delle condizioni atletiche, infatti, le incertezze del mercato non sono un dettaglio trascurabile, come dimostra, appunto, la società di De Laurentiis.
Quattro sono stati i gol del Napoli, comandato da un super Khvicha Kvaratskhelia e da Victor Oshimen. All’appello risponde anche Kim Min-jae con un gol alla Kalidou Koulibaly, proprio mentre l’ex napoletano vede prima i sorci verdi e poi il cartellino rosso a Leeds, che fa 3 a 0 al Chelsea.
3 a 0 anche per l’Inter, all’esordio a San Siro contro uno Spezia che ha giocato peggio di quello che sa fare.
Un primo tempo in cui l’Inter avrebbe potuto dilagare su uno Spezia spaurito. Un secondo tempo, al contrario, in cui l’Inter ha preso il largo, di fronte a uno Spezia decisamente più simile a sé stesso. Molto lucido Luca Gotti, che sembra aver già dato una prima impronta di stile agli Aquilotti: vuole giocarsi le partite.
Tanto, per suo stesso dire, alcune partite di Serie A sono ingiocabili per qualche Club, tanto vale provare a giocarle al massimo, per migliorare e scrollarsi di dosso alcune paure. Giusta mentalità, ma torniamo al discorso precedente: hanno senso tutte queste squadre in Serie A?
Dopo una prima giornata senza pareggi, ecco che la seconda giornata ha già visto gambe molli…
…e non siamo ancora entrati nel tour de force che avrà inizio dalla chiusura del Calciomercato. É il caso, in primis, della Fiorentina, che impatta 0 a 0 nel sentito match contro l’Empoli, in 10 dal 66°. Le fatiche di coppa e di questo agosto atipico si sono fatte sentire. Gambe molli, oltre che per Torino e Lazio che hanno letteralmente passeggiato, anche per Salernitana e Udinese.
Penso che, più che gambe molli, possano essere definiti: punti furbi.
Lazio e Torino, infatti, han preso un punticino comodo, senza fare troppi sforzi. Idem Udinese e Salernitana in ottica salvezza. Sa bene Davide Nicola quanto sia prezioso un punto a fine stagione. A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca. Diceva un vecchio tifoso romanista.
Unico brivido del sabato, oltre al tiro a segno dell’Inter, è stato l’eurogol di Domenico Berardi. Fresco di rinnovo, Mimmo ha confermato la mia idea.
Se nel calcio ci fossero stati i soldi che girano oggi anche nel passato, non sarebbero mai esistite le bandiere. Se non in rarissime occasioni, come avviene anche oggi.
Chi non accetterebbe il doppio dello stipendio che percepisce per andare a giocare in un Club spesso più forte di quello per cui si tifa da sempre o in cui si gioca da parecchio?
Lo dimostra la storia del calcio, sin dal Grande Torino. Chi non ha cambiato é perché non aveva grande convenienza economica, sportiva o di altro tipo. Lo ha confermato Berardi.
Leggermente meglio, dopo l’unico sussulto pomeridiano al Diego Armando Maradona, la serata della domenica di Serie A.
Sempre due pareggi, è vero, ma almeno con reti. Bologna e Verona giocano una buona amichevole di fine agosto. Il Milan, invece, si fa sorprendere da un’Atalanta non arrembante come d’abitudine, ma più guardinga ed efficace. L’Atalanta si è fatta sorprendere, al contrario, su un quasi calcio d’angolo trasformato in gol dal volitivo Alexis Saelemaekers e dal colpo da biliardo di Ismaël Bennacer.
La squadra di Gian Piero Gasperini è ancora poco decifrabile, mentre il Milan di Pioli sembra ancora imballato e, forse, incompleto.
La forma da agosto pieno è, senza dubbio, la causa principale di un inizio un po’ troppo leggero, ma resto dell’idea che ai Rossoneri manchi un po’ di fisicità in mezzo al campo, dopo la partenza di Franck Kessié. I tre gol in due partite, dopo quello cui ci avevano abituato i Campioni d’Italia, sono un piccolo campanello d’allarme. Vedremo se il mercato porterà alcuni inserimenti.
Stesso discorso vale per la Roma che, purtroppo, perde quello che avevo definito il miglior calciatore approdato in Serie A. Lo perde Mourinho, lo perde l’Olanda, lo perdiamo tutti noi.
In bocca al lupo allo sfortunatissimo Georginio Wijnaldum. In Serie A ci sono pochi campioni, dopo l’infortunio di Paul Pogba e Angel Di Maria, questa non ci voleva proprio.
Lo dico per il nostro divertimento e, soprattutto, per lui, che ha già saltato l’ultimo Mondiale con l’Olanda intera. Nonostante la sua assenza, comunque, la Roma riesce a vincere anche contro la Cremonese. Risultato di misura, come la prima giornata. Mourinho riesce a fare 6 punti con il minimo sforzo. Non un aspetto trascurabile.
Non riesce a vincere, neppure di cortomuso, la Juventus di Allegri. Pareggia 0 a 0 contro la Sampdoria. Adrien Rabiot segna, ma il gol è annullato dal VAR per un fuorigioco millimetrico di Dusan Vlahovic.
Lo stesso Rabiot che é stato rispedito al mittente dal Manchester United per via delle richieste della madre procuratrice. Che poi, a giudicare dal monte ingaggi dei Reds, non erano neppure così scandalose.
La squadra di Erik ten Hag, fresca dell’acquisto di Carlos Henrique José Francisco Venancio Casimiro, batte il Liverpool di Jürgen Klopp per 2 a 1. Questo è il risultato più clamoroso del Week-End. Senza dubbio.
I giochi, però, sono appena iniziati e restiamo convinti che sia presto per trarre conclusioni e dare giudizi, anche su Massimiliano Allegri che sembra l’unico a far giocare male una squadra a metà agosto. Avete visto le partite o parlate per moda? Avrò visto forse 2 squadre che riescono a giocare sopra al livello: sfida in spiaggia scapoli e ammogliati. Eppure vorrebbero confermare questo inizio anticipato anche le prossime stagioni. Ecco come i nostri dirigenti lavorano per risolvere i problemi del calcio italiano.