compiti delle vacanze

I compiti delle vacanze: il quaderno per adulti

Ciao,
mi chiamo Justine, ho 44 anni, un figlio alle medie e una figlia alle elementari.
Lo so, non si dice più così: si dice scuola primaria e secondaria ma non mi entra e non mi entrerà mai in testa.
Questo non è un testo sulle gioie della maternità, anzi. Ci sono fatti della vita bellamente archiviati che, puntuali come la peperonata, mi si ripropongono attraverso il percorso scolastico dei miei amati figli. Sto parlando del mio incubo da ragazzina: i compiti delle vacanze!

Non ho mai amato i compiti delle vacanze, ero tra quelle che procrastinavano per poi arrivare a fine Agosto con l’angoscia cucita sotto pelle perché ormai troppo in ritardo.

Aggiungiamoci che i miei cugini francesi, con i quali trascorrevo le vacanze dai nonni, non avevano nemmeno mai visto un libro dei compiti delle vacanze… Invidia portami via! Per queste e altre questioni, come l’avversione dei miei figli alla parola ripasso, non riesco a capire a chi sia dedicato il Quaderno di compiti delle vacanze per adulti.

Giunto alla seconda edizione, come l’anno prima (in spiaggia col bagnino ecc. ecc.), vedo storie Instagram entusiaste, alle prese con la compilazione di suddetto Quaderno di compiti delle vacanze per adulti (PREMI QUI) che, di per sé, mi sembra non solo geniale ma anche ben fatto.

Ho imparato, ormai anni fa, che la migliore educazione che puoi dare ai tuoi figli non passa attraverso le parole ma dando l’esempio. Ok, ma no. Non lo comprerò. 

Se non hai figli o se li hai e son ligi alla scuola; se eri tra quelli che i compiti li facevano; se ti mancano le estati lunghe tre mesi in cui l’unico dovere erano i compiti: eccoti suggerito il tuo nuovo passatempo da ombrellone. Prego, non c’è di che!

Da alternare al ripasso di tutti gli articoli pubblicati su RIS8 (PREMI QUI), mi raccomando che poi interrogo.

E se capiteremo vicini di ombrellone, sappi che ero di quelle che suggeriva. Sapevo tre cose in croce ma suggerivo, quindi, se ti serve, non esitare!

Non mi resta che augurarvi una splendida estate.

Firmato Ju, quella dell’ultimo banco sempre