Il surf è una delle terapie più valide per il corpo, la mente e l’anima. Il surf terapeutico, infatti, viene utilizzato in caso di disabilità, traumi e disturbi post traumatici, depressione e autismo.
La terapia del surf ha un forte impatto su bambini e adulti vulnerabili. Giovani a rischio. Sopravvissuti ad aggressioni sessuali. Persone con dipendenze e reduci di guerra (PREMI QUI).
Il mare, come la vita, è in continuo cambiamento. Attraverso il contatto con la natura, l’alunno si allena ad affrontare le difficoltà e le differenti situazioni che gli si propongono, migliorando attenzione, memoria e prestazioni fisiche e cognitive.
Il surf vissuto come stile di vita crea una forte connessione sociale e regala una grande emozione positiva a volontari, istruttori e alunni.
Che cos’è il surf adattato? È divertimento! È surf!
Andrea Alari
Un grande esempio per tutti noi é Clay Marzo, un surfista professionista americano noto per il suo stile unico di virate e rotazioni a doppio snodo. Non tutti sanno che Clay ha la sindrome di Asperger.
Clay è cresciuto a Lahaina, Maui, Hawaii, dove attualmente risiede. É stato acclamato per la sua creatività e innovazione da giovane surfista ed è apparso in diversi film. A marzo 2007 è stata diagnosticata la sindrome di Asperger, una forma di autismo. Fino ad allora, il suo comportamento non convenzionale in casa e nel circuito professionistico era spesso frainteso da chi lo circondava.
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Un disturbo pervasivo dello sviluppo simile all’autismo. Si tratta di una patologia che comporta interazioni sociali difficoltose; difficoltà di espressione; tendenza a concentrarsi su attività ripetitive e fissazioni maniacali su un argomenti specifici.
La cosa curiosa della sindrome di Asperger, come sostenne il pediatra viennese che la scoprì, è che i suoi sintomi spesso sono il lato oscuro di un grande talento nell’arte o nella scienza… in questo caso permettetemi di dire del Surf!