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Food jar, il cibo nel barattolo: pratico e sostenibile

Qualche anno fa, dagli Stati Uniti, arrivò anche in Italia una nuova tendenza: il food jar. Il cibo nel barattolo. A New York, in particolare modo, divenne una vera e propria moda, grazie alla comodità, alla praticità e alla sostenibilità. Il barattolo in vetro, infatti, è estremamente ecologico. In caso ci si prepari il pasto in casa, infatti, lo si può comodamente lavare; in caso di consegna a domicilio, invece, il barattolo può essere riconsegnato, altrimenti si perde la caparra.

La vasocottura

Esiste la vasocottura, che consiste nel distribuire il cibo dentro vasetti chiusi ermeticamente e cuocerli a bagnomaria. In sostanza, si pongono i barattoli su una teglia con acqua fino ai due terzi dell’altezza dei vasi e si cuoce in forno una decina di minuti. Il risultato è simile alla cottura al cartoccio, è salutare e decisamente molto pratico. Il contenuto, che può essere il più vario, si consuma e si conserva direttamente nel barattolo, con tutte le implicazioni pratiche che questo comporta.

Food Jar: pratico, sostenibile e perfetto on the go!

A noi, però, interessa più il food jar nel vero senso della parola. A strati, da sistemare in un barattolo, si possono infatti servire molte ricette sfiziose e solo fino a poco tempo fa insospettabili. Spaghetti, pinzimonio, insalate, yogurt con muesli, dessert, verdure e persino le melanzane alla parmigiana.

Il food jar si porta in ufficio per la pausa pranzo (ed è più cool della schiscetta) o in campagna per un picnic. A patto, però, di seguire alcune regole base.

Chiaramente, infatti, è molto importante la scelta del barattolo, in base a ciò che dovrà contenere. Inoltre, è fondamentale sterilizzare il barattolo; facendolo bollire in una pentola di acqua bollente per circa mezzora; lavandolo e lasciandolo nel microonde per circa un minuto oppure lavandolo in lavastoviglie ad alta temperatura.

La disposizione degli ingredienti nel food jar

Molto importante per il food jar è la disposizione dei vari ingredienti all’interno del barattolo stesso, affinché non si rovinino. Lasagne, melanzane alla parmigiana, tiramisù, ecc. ecc. Spesso i piatti stessi della tradizione italiana si presentano a strati, disposti in modo da non contagiarsi a vicenda, né in cottura né se serviti freddi.

Come si dispone un’insalata in versione food jar

Per conservare un’insalata, ad esempio, occorre un vero e proprio metodo. Occorre partire sempre dal fondo e salire verso l’alto.

  1. Sul fondo, infatti, verrà versato il condimento, a piacere e nelle quantità necessarie.
  2. Successivamente si disporranno le verdure più dure, che assorbono poco il condimento e si conservano intatte.
  3. A questo punto si possono inserire legumi, cereali, pasta, riso, ecc. ecc.
  4. É il turno dei formaggi e/o delle proteine, come tonno, pollo, uova sode, ecc. ecc.
  5. Ormai isolati, possono essere inseriti ortaggi e frutta, come avocado, mais, pomodori tagliati, ecc. ecc.
  6. Ecco il momento dell’insalata. Ben lavata e accuratamente asciugata. Possibilmente sminuzzata a mano, poiché lame di vario tipo rischiano di scurirla. Per dare un bell’effetto cromatico è buona norma scegliere varie tipologie di foglia: radicchio, rucola, cavolo cappuccio, ecc. ecc.
  7. Infine, ecco la frutta secca e i semi, parte gustosa e croccante dell’insalata.

Se si vuole conservare più a lungo in frigorifero il food jar, inoltre, si può anche evitare di inserire sul fondo il condimento. In tal caso occorre lasciare un po’ di spazio in cima al barattolo; ritagliare un pezzo di carta da forno di almeno un centimetro più largo del barattolo; spingerlo leggermente all’interno; versare il condimento e bloccare il tutto chiudendo il barattolo con il coperchio. Al momento del pasto, basterà togliere il pezzo di carta da forno e lasciar scivolare il condimento nel food jar.

Non solo insalate nel food jar

Non solo le insalate vanno bene per il food jar; bensì piatti tradizionali cui non serve separazione tra gli ingredienti, come ad esempio una pasta condita, una zuppa, una vellutata. In tal caso, basterà semplicemente scaldare il food jar qualche istante in un microonde oppure gustarlo a temperatura ambiente.

Un paio di idee per il food jar 

Si possono preparare anche piatti espressamente pensati per il food jar, mantenendo la stessa logica spiegata per le insalate. Come ispirazione sfruttiamo due ricette dal libro Food Jar… tutto in un barattolo di Ilaria Mazzotta, uscito nel 2015 per edizioni Gribaudo.

Riso profumato e gamberi

Ingredienti:

  • 100 grammi di riso basmati jasmine
  • 50 g di code di gamberi sgusciate e pulite
  • 1/2 avocado
  • Il succo di un lime
  • 1 cucchiaio di olio a piacere
  • Sale q.b.
  • Peperoncino piccante in polvere o spezie a piacere
  • Vinagrette alla soia

Preparazione:

  1. Cuocere il riso coprendolo con tanta acqua quanto il doppio della sua quantità e leggermente salata.
  2. Pulire l’avocado e tagliarlo a pezzettini.
  3. Scaldare l’olio in una padella e buttarvi i gamberi puliti. Spruzzare il succo di lime e condire con sale e un pizzico di peperoncino o spezie a piacere.
  4. Versare la vinagrette sul fondo del barattolo; il riso; l’avocado e per ultimi i gamberi. Il tutto secondo lo schema per le insalate spiegato precedentemente.

Farro al pesto

Ingredienti:

  • 200 g di farro
  • 80 g di pesto fresco
  • Pomodorini q.b.
  • 8 noci
  • 50 g di ricotta
  • Sale
  • Pepe
  • Scorza di limone

Preparazione:

  1. Far bollire il farro in acqua salata e, una volta scolato, condirlo immediatamente con il pesto.
  2. Tagliare i pomodrini.
  3. Condire la ricotta con sale, pepe e scorza di limone.
  4. Sistemare sul fondo il farro condito; poi i pomodorini; le noci e infine la ricotta condita. Un paio di foglioline di basilico per abbellire il tutto.