Film-time: Interstellar

Nel 2014, l’odissea epico-fantascientifica di Christopher Nolan, Interstellar, è esplosa nelle sale cinematografiche con un successo pari solo a una manciata di predecessori dello stesso genere. Interstellar è stato il primo film di Nolan dopo la trilogia del Cavaliere Oscuro e si può dire che abbia letteralmente fatto di tutto per regalare al pubblico un’avventura avvincente, con ottimi attori e credibile da un punto di vista scientifico.

La trama è tipica del genere apocalittico che, come saprete, io amo follemente. Il pianeta Terra sta diventando un ambiente inabitabile per l’uomo e sta esaurendo le risorse. Per questo motivo un gruppo di scienziati appartenenti a quello che un tempo era la NASA, decidono di sfruttare un “wormhole” per superare le limitazioni fisiche del viaggio spaziale e coprire le immense distanze del viaggio interstellare, alla ricerca di un nuovo pianeta abitabile. A tal scopo Cooper (Matthew McConaughey), un ex pilota di talento, viene convinto a lasciare i propri figli per imbarcarsi in una missione che ha lo scopo di salvare l’umanità.

La storia travagliata di un film spaziale

Il concepimento di Interstellar è avvenuto nel 2005, quando la produttrice cinematografica Lynda Obst ha telefonato al fisico teorico e futuro produttore esecutivo Kip Thorne per fare un brainstorming. Il turbinio di idee ruotava intorno a un film di fantascienza che sarebbe andato oltre ciò che la maggior parte dei registi aveva raccontato. Dopo aver coinvolto Steven Spielberg come potenziale regista, il team ha assunto lo sceneggiatore Jonathan Nolan, fratello di Christopher, per la sceneggiatura. Jonathan ha sfornato tre versioni della storia tra il 2008 e il 2010. Mentre scriveva studiava relatività al California Institute of Technology per garantire l’accuratezza scientifica necessaria per renderlo credibile. Tuttavia, quando Steven Spielberg è stato costretto ad abbandonare il progetto nel 2009, il film è rimasto improvvisamente nel limbo, senza un regista. Rimanendo in attesa per due anni e mezzo.


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Nel 2012, spinto dal fratello, Christopher Nolan ha firmato il contratto per dirigere Interstellar e ha scritto la versione finale della sceneggiatura. Il budget totale per il film è stato fissato a 165 milioni di dollari, finanziati da Paramount Pictures e Warner Brothers Studios. Le scene principali sono durate quattro mesi e sono state girate in luoghi come l’Islanda (su un ghiacciaio che sarebbe diventato il pianeta del dottor Mann), varie parti del Canada e a Los Angeles.

La riflessione nel microcosmo umano

Uno dei temi principali di Interstellar è quello dell’isolamento e della solitudine, e di come mettono alla prova la nostra capacità di pensare razionalmente e operare da un punto di vista etico anziché da un mero punto di vista survivalista. Nel corso del film, alcuni personaggi, come il dottor Mann, abbandonano tutto ciò che rappresentano per rimanere in vita. Altri diventano più animaleschi e tornano ai bisogni istintivi, come quando Romilly e Cooper ascoltano il suono della pioggia e dei grilli per aiutarli a far fronte alla loro distanza dalla Terra.

Sia l’amore che la connessione umana sono temi significativi in Interstellar. La dottoressa Brand (Anne Hathaway) è la prima a dire esplicitamente che l’amore, come forza, è in grado di trascendere il tempo e lo spazio. Un’idea che tornerà alla ribalta quando Cooper si ritroverà nel tesseract. Il suo amore per Murph gli permetterà di entrare in contatto con lei e di aiutarla a risolvere il problema della gravità. In Brand la parte razionale del cervello va in conflitto con il suo desiderio di rivedere Wolf Edmunds, un fatto che Cooper cita come motivo per screditarla.

Brand sostiene che l’attrazione che prova nei confronti di Edmunds non sia un motivo per escludere le sue argomentazioni, ma piuttosto per prenderle sul serio. Crede che sia possibile quantificare l’amore e influenzare i risultati tanto quanto qualsiasi altro dato. Quando Cooper si ritrova a connettersi con Murph all’interno del tesseract, si rende conto che aveva ragione.


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