Carpineto

Carpineto, al Vinitaly tra USA e Canada

I Mercati USA e Canada sono stati il tema sotto i riflettori dell’apertura di Vinitaly 2022. Paesi strategici per l’export enoico del Bel Paese. Paesi rispetto ai quali c’è una case history toscana particolarmente emblematica di strategie, obiettivi, performance. Performance anche in epoca di pandemia: Carpineto (premi qui).

Quando iniziai ad occuparmi del Canada, vent’anni fa, avevamo un piccolo agente in Ontario ed uno in Quebec. Il lavoro era tutto da sviluppare. In un Paese con quasi 10 milioni di chilometri quadrati di superficie; 5 fusi orari e 38 milioni di persone, l’impresa non era facile. Inoltre, il commercio del vino e dei prodotti alcolici è riservato ai monopoli di stato, con un paio di eccezioni. La strategia fu quella di fare un lavoro di tipo capillare ed esperenziale prima che questo diventasse di moda. L’unico modo era quello di conquistare i consumatori uno alla volta. In questo i nostri agenti, in particolare in Quebec, furono bravissimi. Negli anni sono stato in ogni cittadina del Canada con più di 30.000 abitanti, da Terranuova all’isola di Vancouver, passando per il circolo polare artico. Banchieri, petrolieri, minatori d’oro, coltivatori di grano, proprietari di latifondi grandi come una provincia italiana. I risultati di queste avventure si sono visti nei numeri. 

Antonio Michael Zaccheo, produttore ed export manager Carpineto

Carpineto Grandi Vini di Toscana al Vinitaly tra Canda e USA

Carpineto anche quest’anno è tra i 130 migliori produttori italiani selezionati da Wine Spectator per Opera Wine. Anteprima di Vinitaly svoltasi alle Gallerie Mercatali sabato 9 aprile. É secondo fornitore di vini toscani del Canada e decimo fornitore italiano; primo fornitore toscano in Quebec con tre prodotti leader di categoria. Negli USA ha triplicato il volume di affari negli ultimi vent’anni.

Negli USA, la situazione che ho ereditato era già molto evoluta. Il primo container era partito per New York già nel 1971, per cui il brand era già in parte conosciuto. C’era solo da sviluppare il lavoro con Opici, oggi il nostro importatore storico, da oltre trent’anni. All’inizio la presenza era principalmente sulla costa est dove avevano, ed hanno tuttora, la loro distribuzione. L’ambizione, però, era quella di coprire tutti e 50 gli stati dell’unione. Un risultato che abbiamo raggiunto solo negli ultimi anni facendo un lavoro molto taylor made, personalizzato. Appena infatti un nuovo stato cominciava ad acquistare i nostri vini andavo sul posto in prima persona e, insieme ad un rappresentante del distributore, facevo un training sul nostro brand, ma non solo, anche sui vini Italiani in generale. Spesso si doveva partire, da molto, molto lontano, proprio dall’abc delle nostre denominazioni per poi farli innamorare dei nostri prodotti. Avere quindi un’ottica non solo commerciale ma invece fare cultura del vino. Sempre ovviamente in un’ottica di abbinamento con la cucina.

Antonio Michael Zaccheo, produttore ed export manager Carpineto

Grazie a questo spirito di avventura, sempre contando sulla forza che deriva dalle competenze descritte sopra, negli ultimi vent’anni Carpineto ha triplicato il volume di affari negli USA.

A rappresentare l’azienda al Grand Tasting il Vino Nobile di Montepulciano Riserva 2016 DOCG.

Una lunga storia di valorizzazione del Nobile alle massime espressioni quella di Carpineto. Lenta evoluzione in bottiglia nello stile dell’azienda, iscritta in un progetto di alta valorizzazione nato oltre 20 anni fa. Unica azienda a produrre solo Riserva e un cru di Nobile, sangiovese in purezza, il Vigneto Poggio Sant’Enrico, destinato alle Pievi.

La Tenuta di Montepulciano della Carpineto, cuore moderno e totalmente green dell’azienda, è la più ampia e affascinante delle 5 tenute. É aperta all’enoturismo con una vasta gamma di proposte di ospitalità. Un wine retreat di 184 ettari dedicati a vigneto, uliveto, seminativo, bosco. Una vera e propria oasi di natura e ambiente all’insegna della sostenibilità. É anche la tenuta dove negli ultimi vent’anni si è assistito e si assiste alle operazioni più vivaci di rinnovo e reimpianto.

Il Vino Nobile Montepulciano Riserva, tra le icone della storica azienda toscana e fortemente identitario. Vanta, negli anni, grande fortuna critica e una continuità di premi É entrato per 3 anni (annata 2010, 2011, 2013) tra i top 100 al mondo nella classifica di Wine Spectator; sempre pluripremiato anche nelle Guide e Ratings nazionali.

Debutta quest’anno a Vinitaly il Brunello di Montalcino Riserva 2016 Carpineto, uno dei fiori all’occhiello della giovane e già molto affermata enologa Caterina Sacchet.

Le uve della Riserva provengono unicamente dal vigneto Paradiso, il vigneto più alto della tenuta, oltre 500 mt slm. Le uve, vendemmiate a fine settembre, sono state raccolte a mano e selezionate. La posizione panoramica e ventilata dona ai vini grande eleganza, mineralità e longevità. Le bottiglie prodotte sono 6.000.