guillermo garcia lorca

Guillermo Lorca Garcia e l’universo onirico

Siamo giunti al quinto appuntamento di Arte in una domanda, rubrica di Linda Ferrari per RIS8Lifestyle. Questa volta ha incontrato Guillermo Lorca Garcia (PREMI QUI), un artista che non necessita di essere presentato.


Guillermo Garcia Lorca (PREMI QUI) mi ha colpita come uno sciame di farfalle che si fanno strada nello stomaco, le sue opere contengono tutto quello conferisce luce al lato oscuro dentro di noi e lo illumina in ogni suo antro.

Come quando da piccoli si visitavano le case abbandonate – io lo facevo – e con la torcia si buttava il fascio di luce su oggetti restati nell’ombra da immemore tempo. Il fascino delle cose inanimate che, siatene certi, sono li ad osservarvi. 

Ammirando le sue tele si è catapultati direttamente alla pagina 5 del più famoso tra i romanzi di Nabokov:

Adesso voglio esporre il seguente concetto. Accade a volte che talune fanciulle, comprese tra i confini dei nove e i quattordici anni, rivelino a certi ammaliati viaggiatori – i quali hanno due volte, o molte volte, la loro età – la propria vera natura, che non è umana, ma di ninfa (e cioè demoniaca); e intendo designare queste elette creature con il nome di «ninfette».

E poi ancora:

…discernere a prima vista, grazie a segnali ineffabili – il profilo impercettibilmente felino di uno zigomo, la snellezza di una gamba appena velata di lanugine, e altri indizi che la disperazione e la vergogna e le lacrime di tenerezza mi vietano di enumerare –, il micidiale diavoletto tra le brave bambine; e lei, non ravvisata dalle sue compagne, posa tra loro a sua volta ignara del proprio fantastico potere.

Avete visto i dipinti di Guillermo Garcia Lorca? Ditemi se non siete stati proiettati tra queste pagine.

Caro Guillermo, non ti chiedo della tecnica impeccabile, della pennellata veloce e data con maestria, non ti chiedo di come hai cominciato perché so che sei nato con il pennello ed i colori.

Ti chiedo di sollevare, se possibile, anche solo in parte, il velo onirico che cela quel mondo sommerso, popolato di animali e ninfette, e di svelarci parte di quell’universo. Come fossimo Dante esploratore e tu un Virgilio sulla porta degli inferi.

Guillermo Garcia Lorca: «É molto interessante il passaggio che citi da Nabokov. Ricordo che nel mio primo dipinto tentai di prendere qualcosa da quel potere di ninfetta, ma ora altri personaggi hanno popolato la mia mente e ho trovato nuove fonti di ispirazione, le quali sono molteplici, dall’arte antica a quella contemporanea, al cinema.  

Nonostante tutto, credo di poter citare alcuni personaggi decisivi: Rembrandt per l’atmosfera misteriosa, la bellezza e la forza delle sue pennellate. Tiepolo e Rubens sono i miei grandi riferimenti quando si tratta di organizzare le composizioni. Le animazioni giapponesi, come l’opera di Miyazaki e il film Akira, mi hanno influenzato molto.  

Anche Gustave Doré è un illustratore che non posso fare a meno di nominare, dato che è stato uno dei miei primi approcci all’arte e le sue illustrazioni mi hanno profondamente commosso da bambino, soprattutto quelle de Tales of yesteryear.  

Nella ricerca di un modo per illustrare una serie di sensazioni che provo quando sento di volermi connettere con un luogo profondo in me, appaiono alcune immagini che nel tempo sono diventate protagoniste dei miei dipinti. 

La ragazza dai capelli colorati, ad esempio, è una delle grandi protagoniste dei miei quadri.  Credo che abbia quell’aspetto per una certa influenza dagli anime giapponesi, ma la immagino anche come una specie di spirito antico con quell’aspetto, che non invecchia e resiste in quella forma, è come un alter ego di quella che soggettivamente sento come la parte più preziosa e forte della mia anima.  

Anche gli animali sono i protagonisti che interagiscono con diversi personaggi e che hanno tutti i tipi di attributi, alcuni più vicini ai protettori e altri ai demoni. A seconda del quadro c’è qualche forza che prevale rispetto all’altra, ma in generale c’è una ricerca di equilibrio e di bellezza in un mondo violento e ostile.