Le tue strade con Miguel Atwood-Ferguson se sei un amante del genere Hip-Hop ti si sono incrociate sicuramente. Sopratutto se ami un sound che viene dalla città che se n’é andata per sempre, Detroit.
Potresti averlo visto come direttore d’orchestra e autore di: TIMELESS: SUITE FOR MA DUKES. In questo concerto ha letteralmente re-inventato i brani di Jay Dilla e creato anche un tributo per il compianto rapper Keith Elam; meglio conosciuto come G.U.R.U., ossia Gifted Unlimited Rhymes Universal parte leggendaria della cultura BLACK dei giorni nostri e voce del duo epico GANG STARR.
Il concerto prese vita il 23 Luglio a Los Angeles, in California nel 2011, quindi qualche anno fa’, ma la musica lo sai, non muore mai. Timeless è l’olimpo del suono dedicato ad uno dei compositori che ha influenzato il genere hip-hop nel modo più letterale e profondo del termine.
Il Dvd mette in mostra tutta le sue capacità da compositore se poi c’è anche a condurre anche Miguel Atwood-Ferguson con un orchestra di 60 elementi arriviamo a un capolavoro da 12 su 12 nella notte degl’oscar.
Sentire l’orchestra ripercorre alcune delle sue composizioni partendo dal concetto di campionamento è un qualcosa che cambierebbe l’esistenza a chiunque. Ma Dukes ha sempre amato il figlio e ha sempre avuto una forte influenza musicale su di lui, infatti da bambino lei ascoltava i dischi classici in questa stanza dove il piccolo James giocava ai sui piedi, il “Suite For Ma Dukes” significa proprio il ricordo ed il dono che lui ha fatto alla madre e non solo.
Miguel Atwood-Ferguson è un polistrumentista, arrangiatore, compositore, direttore musicale, produttore, dj, ed educatore che ha all’attivo più di 700 registrazioni e innumerevoli esibizioni dal vivo.

Ha un dono raro che non si è mai manifestato prima sulla terra se non nella sua personalità creativa; così creativa che riesce ad unire l’elettronica alla classica con l’hip-hop al jazz senza battere ciglio o senza ritirare i 1000 passando per il via come nel monopoly.
È cresciuto a Topanga Canyon, soprannominata “Topanga Symphony Orchestra” per il fatto che la città sia un’enclave bohémien che attira artisti, attori, scrittori e registi da Woody Guthrie, a Neil Young, passando per Devendra Banhart, Billy Preston, Joni Mitchell, Gram Parsons, Jim Morrison, Alice Cooper, Van Morrison, Ryan Bingham, Leif Eason, Mark Andes, Jay Ferguson, John Locke, Matt Andes, Kirby Cohee, Neil Diamon, Marvin Gaye e molti altri artisti.
Le composizioni di Miguel Atwood-Ferguson sono un mantra che purifica l’anima dell’ascoltatore.
Nel concerto ci sono anche questi tre brani di natura diversa come l’originale Betrayal prodotta da Dj Premier tratta dallo storico Moment of Truth dei Gang Starr che viene ri-composta, ri-arrangiata e re-inventata da Miguel con Aloe Blacc al microfono in DELIVER THE WORD. Dove la frase «I pay my respect to the voice of the architect», rispecchia il rispetto che hanno questi due artisti per GURU (R.I.P.) che cambiò letteralmente con le sue lyrics il suono del mondo intero.
Il “pay respect” è un concetto della cultura americana che usano molto e che noi ci sogniamo, una sorta di: “lui ha asfaltato/pagato la mia strada prima di me grazie alle sue gesta”. Un violinista che coordina un musicista elettronico con un batterista fuori dalla norma e un bassista dalla personalità spiccata? Non credo sia mai possibile.
Invece si! Perché Miguel in Drips/Take Notice è riuscito a creare una sinergia unica tra Flying Lotus (laptop) Evan Francis (flute) Dontae Winslow (trumpet) Joey Dosik (alto sax) Kamasi Washington (tenor sax) Garrett Smith (trombone) Rebekah Raff (harp) Marcel Camargo (guitar) Brandon Coleman (keys) Stephen ‘Thundercat’ Bruner (bass) Chris ‘Daddy’ Dave (drums) e Nikki Campbell (percussion)…
Come è finita? 2 anni di psicoterapia ai musicisti che hanno assistito all’accaduto il resto degli ascoltatori “non pervenuti”.
