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I Prodigy e Keith Flint, leggende per sempre

Keith Flint dei Prodigy ormai è scomparso da più di due anni. Quando arrivò questa brutta notizia il mondo rimase scioccato per un po’. Il frontman dei Prodigy fu trovato privo di sensi nella sua abitazione a Dunmow, nell’Essex (Inghilterra).

I Prodigy sono un gruppo che ha segnato intere generazioni e anche la musica di un secolo, grazie a molti brani come Firestarter oppure Breathe.

Keith Flint sempre stato una figura molto forte nel panorama musicale sia inglese che internazionale, in primis per le sue esibizioni dal vivo. La sua energia era un dono che nessuno ha mai avuto prima di lui e la riversava a pieno sul palco.

La sua personalità emergeva grazie al suo aspetto caratteristico: capelli sempre pettinati in modo selvaggio accompagnati da tutti i suoi tatuaggi.  L’ultimo album dei Prodigy risale al 2018 “Tourist” e, dopo la loro ultima data in New Zealand, non ci sono più state sue esibizioni dal vivo.

Keith Flint e Liam Howlett, hanno contribuito a creare un nuovo sottogenere nella musica elettronica.
Il loro stile incorpora elementi di altri generi passati come l’house, la drum and bass e soprattutto la techno per creare il genere con cui li conosciamo: il Big Beat.

Per darvi un paio di info, vi dico che The Fat of the Land, uscito nel 1997 è ancora titolare del Guiness World Record inglese: con 317.000 copie vendute nella prima settimana dopo l’uscita. Negli Stati Uniti, invece, vennero vendute più di 200.000 copie solo nella prima settimana. 

I Prodigy sono stati persino etichettati come i The Godfathers of Rave. E pensare che tutta la loro carriera partii da un evento chiamato The Labyrinth Venue nel 1990 (l’evento è stato organizzato da Ziggy, che è diventato il loro manager in seguito), davanti a circa una ventina di persone e il loro primo concerto all’estero fu proprio in Italia.

Comunque in Inghilterra c’è una frase che li ha sempre contraddistinti fin dall’inizio…
Sono una band o un gruppo?
SONO I #PRODIGY.