L’ultimo singolo di Subconscio è uscito qualche mese fa’ ma tra qualche giorno pubblicherà il suo nuovo EP: Il Mondo Invisibile. Lui è un artista da tenere d’occhio per tutto questo 2022 perché è una delle voci e non solo, più promettenti del panorama soul/r&b italiano.
Originario di Rignano Garganico (FG) ma bolognese di adozione già nel 2014 si avvicinò al Neo Soul/R&B stringendo un forte legame con Davide Luzi, bassista e beatmaker sotto il nome di Luzee. Il suo progetto solista ha pochi anni di vita ma è già in loop nelle playlist di molti ascoltatori. L’uscita del singolo “Giungla” e successivamente il primo EP hanno battezzato il suo ingresso nel gruppo delle nuove speranze italiane.
Dopo le aperture di concerti in giro per l’Italia di artisti come La Rappresentate di Lista e Davide Shorty, nel 2022 ha pubblicato per l’etichetta Totally Imported i singoli Distante (feat Arya) e Qualcosa di speciale.
Lo abbiamo intercettato telefonicamente durante una delle ultime sessioni di registrazione per il suo nuovo EP ma niente #spoiler! Buona lettura:
Quando ti ho scoperto nel 2020 m’innamorai del tuo intro all’EP omonimo che hai pubblicato su Spotify… Suoni, andamento e quella voce un po’ nascosta che ti fa assaporare già la bellissima Giungla.
Da allora è successo sicuramente Qualcosa Di Speciale, com’è nato il tuo ultimo singolo?
Subconscio: Ciao, è un piacere!
Intanto grazie davvero per la citazione sull’Intro del primo EP, è un brano a cui tengo tantissimo perché lo vedo un po’ come l’anello che congiunge tutti i mondi a cui appartengo. Unisce tutte le sfumature del mio percorso, dalla Bass Music, Trip Hop fino ad arrivare alla scuola J Dilla.
“Qualcosa di Speciale” è nata un po’ per esigenza, per dar risposta a tutte quelle domande che continuavo a pormi sui rapporti più intimi, ma soprattutto perché mi resi conto che in quel momento ero come appannato, quasi assente, non mi stavo prendendo affatto cura delle persone a me più care e vicine.
Quando ti sei innamorato per la prima volta della musica?
Subconscio: È stato tutto abbastanza naturale e spontaneo, ma sicuramente i dischi di Pino Daniele, macinati per ore ore durante i lunghi viaggi Puglia – Emilia Romagna, hanno avuto senza dubbio un ruolo fondamentale nella mia cultura musicale e probabilmente anche nel mio percorso artistico.
Qual è il brano più triste che il tuo Subconscio ha mai sentito e che ti strugge dentro ogni volta che va in play?
Subconscio: Diciamo che ce ne sono diversi ma se dovessi scegliere tra tutti direi: “Il Mostro” di Samuele Bersani tratto dal disco “C’hanno preso tutto”.
Il soul e l’amore vanno a braccetto… Come vivi l’incontro tra questi due colossi?
Subconscio: C’è una connessione assolutamente speciale, senza soul non esiste amore e viceversa. Ricordo del film di animazione della Pixar intitolato “Soul”, che consiglio a tutti di vedere, una frase in particolare, che mi è rimasta abbastanza impressa: “Il cuore è una connessione tra due anime. Senza distanza, senza fraintendimenti, niente può spezzarlo.”
5 Brani che rispecchiano 5 momenti della tua giornata?
In ordine: risveglio, viaggio, aperitivo, sesso, notte.
Subconscio: Hahah gran bella domanda!
Difficilissima allora:
Risveglio: Durand Jones and The Indications – “The Way That I Do”
Viaggio: Drs feat. Lsb & Tyler Daley – “The View” (calibre rmx)
Aperitivo: Jordan Rakei – “Add The Bassline”
Sesso: D’angelo – “Untitled” (how does it feel)
Notte: Pino Daniele – “Notte che se ne va”
Credi che il Soul/R&B in Italia abbia una speranza con le major come la vita di Anderson.Paak? Cioè voglio dire… lui vedeva la madre picchiata e maltrattata poi senza tetto e poi iper ricco partendo da un chiosco di fragole; poi l’uragano, poi la madre e il compagno al gabbio per frode al fisco… poi la nascita del figlio senza lavoro, poi batterista dei Sa-Ra Creative Partners, poi boom e il successo, poi Dr.Dre e ora è quello che è.
Il suo sound è tra i più freschi e tra i più seguiti.
Ma tu che lo vivi in prima persona, in Italia, che ne pensi?
Subconscio: Spesso mi sono ritrovato ad affrontare questo tema anche con diversi amici. Dal mio punto di vista, in Italia il Soul/R&B ha iniziato a prender vita seriamente negli ultimi anni, nel senso che: sta emergendo una “nuova scena” che per troppo tempo è rimasta nel sottosuolo.
Non so se sia una questione legata al mercato musicale Italiano o semplicemente al fatto che non faccia parte del nostro immaginario culturale, ma ad oggi possiamo dire che questo sound c’è, esiste e sta portando anche qualcosa di veramente innovativo.
Non so se avrà mai vita con le major e sinceramente mi interessa fino a un certo punto, possiamo dire però che il primo passo è andato, ovvero: accettare e comprendere che ormai non è più possibile fingere di non vedere questa famiglia.
Il secondo sarà comprenderla e darle lo spazio che merita davvero, in modo da diffondere queste sonorità sempre di più. Inoltre il Soul in italiano inizia a prendere una sua forma, un suo linguaggio ben specifico e credo che quest’aspetto sia il punto più importante da sottolineare.
Stai per salire su di un grande palco davanti a più di 15 mila persone chi vorresti con te per uno show senza eguali?
Subconscio: Se proprio vogliamo sognare, senza alcun dubbio:
J Dilla, Fugees, Notorius BIG e Anderson Paak ma forse è meglio non salire sul palco.
I Social Network sono morti?
Subconscio: I Social Network sono vivi, forse siamo noi che stiamo perdendo il vero contatto con la realtà. Al tempo stesso, è pur sempre una nostra scelta che peso dare a questi mezzi all’interno della nostra vita.
Ti passa a prendere DOC dal film Back To The Future con la DeLorean DMC-12, in quale epoca andresti e a fare cosa?
Subconscio: Probabilmente andrei verso la fine degli anni 70 per poter vivere un concerto di Bob Marley.
In italia andiamo matti per il cibo, qual è il tuo piatto preferito e a che brano lo abbini?
Subconscio: Allora, il mio piatto preferito è la pasta alla norma, che so cucinare benissimo vorrei sottolineare… lo abbinerei volentieri a “Fingerprints” – Hiatus Kaiyote (clicca qui).
Durante i live succedono mille cose, cavi che non vanno, impianti da bruciare al momento… qual è la data che ha messo a dura prova la tua pazienza e che poi è andato tutto alla grande? Quella che ti ha cambiato fortemente?
Subconscio: Duranti questi anni di live è successo di tutto, ma la data che mi ha stressato di più dal punto di vista mentale e fisico è stata proprio l’anno scorso.
Mille imprevisti, 800 km fatti, locale chiuso, assenza totale della strumentazione richiesta per suonare, assenza totale di personale disposto ad aiutarci, ma nonostante questo siamo riusciti a portare a casa un gran bel live (grazie anche all’aiuto di qualche conoscenza in zona che ci ha concesso gentilmente parte della strumentazione).
Mentre un live che mi ha cambiato fortemente è stato a Bologna nel 2020 subito dopo la prima ondata Covid, con le prime riaperture. Davvero surreale, il pubblico seduto, le mascherine, la paura si percepiva nell’aria, una sensazione che non dimenticherò mai.
Cosa ti dice il tuo Subconscio per il futuro? Cosa ci aspetta?
Subconscio: Il mio subconscio continua a dirmi di fare musica in libertà totale, senza alcun limite, senza alcun rimorso.
Per il futuro, finalmente posso dire che il nuovo disco “Il Mondo Invisibile“ sarà disponibile da venerdì 16 settembre e non vedo l’ora di poter condividere questa nuova parte del percorso. Dentro questo disco c’è un pezzo della mia anima, ho dato davvero tutto.
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