Milan e Inter

Milan e Inter sono davvero il meglio d’Italia?

Si chiude la quinta giornata di Serie A. Una quinta giornata ricca di avvenimenti inaspettati. Non li definirei colpi di scena, perché questo Campionato d’agosto ce ne ha mostrati talmente tanti da anestetizzarci. Così, l’Atalanta é in testa da sola. Milan e Inter hanno giocato un Derby ricco di emozioni ma molto povero di tutto il resto. La Roma é stata demolita da un’Udinese fisicamente impressionante. Il Napoli ha domato la Lazio e la Juventus si é pesantemente involuta a Firenze. Insomma, l’unica certezza di questo inizio di stagione é il Monza: 5 partite e 5 sconfitte.

Il Milan batte l’Inter 3 a 2, ma se questo é il miglior calcio d’Italia, c’é da preoccuparsi.

Il Milan ha meritato di vincere il Derby. Non lo ha meritato in assoluto, a mio parere, fosse finita 3 a 3 non ci sarebbero state particolari recriminazioni, ma ha meritato più dell’Inter.

Il Milan ha battuto l’Inter in una partita farcita di errori tecnici e tattici, inaccettabili per le due prime squadre d’Italia da ormai due stagioni.

Il Milan gioca a memoria, ma se svia dallo spartito va in tilt. Un po’ come i calciatori dell’Atalanta di Gasperini, che fuori dal sistema spariscono. Vedi Franck Kessié che, a oggi, nel Barcellona ha giocato in tutto 37 minuti. Qui in Italia era decisivo.

Osserviamo Charles De Ketelaere sul gol di Brozovic, per fare un esempio: si perde l’uomo e nessuno riesce a trovare una soluzione per fermarlo. É l’ultimo arrivato e deve ancora rodarsi, tecnicamente sembra valido: fisicamente? Brozo ha fatto metà campo dritto per dritto senza interferenze. É possibile una roba del genere? Nella squadra Campione d’Italia che tutti prendono ad esempio per il gioco?

Lo ha detto Calabria a fine primo tempo:

Se tutto non funziona al meglio facciamo fatica a recuperare.

Bravissimo Pioli a organizzare una macchina perfetta, ma stupisce la pochezza dei singoli se escono dal proprio compito. Meno bravo Simone Inzaghi, per i calciatori vale lo stesso discorso. Che poi è quello che intende Allegri quando parla di livelli. Ci sono calciatori capaci di decidere e calciatori bravi a eseguire. Se le migliori squadre italiane hanno più calciatori del secondo tipo, è un bel problema.

La partita si é decisa per gol arrivati da errori altrui o da una giocata singola di Leão (a seguito dell’ennesimo errore dell’Inter in uscita) che nessuno ha neanche provato a contrastare.

Durante Milan-Inter non sono arrivati gol da azione strutturata tranne quello di Edin Dzeko. Sono tutti arrivati da gravi errori.

Il Milan ha fatto una preparazione più leggera e va di più. Ha pressato di più. L’Inter é indietro di condizione, non ha avuto mai la lucidità di uscire dal pressing rossonero. Lo ha fatto finché ha retto, giocando anche meglio e segnando, poi é sparita.

Questa é l’importanza di Lukaku per i Nerazzurri. Sull’1 a 0 avrebbe permesso all’Inter il lancio lungo e lo strappo che ha dato Leão al Milan durante tutti i 90 minuti. Non c’é grande differenza tra le due squadre al completo. Ci passano solo la convinzione, la preparazione e un Mike Maignan strepitoso. Mi vanto di averlo detto da subito. Essendo un amante della Ligue 1 lo conoscevo e ho sempre sostenuto fosse meglio di Gigio Donnarumma. Fortunata la Francia con lui e Lloris.

Calabria ci spiega che si trovano bene a giocare:

Come giocano all’estero da tanti anni, ma in Italia é più difficile. Noi ci proviamo e ci riusciamo bene.

Quando sento certe cose ho la pelle d’oca. Sì, perché se poi ti capita di cambiare canale e di vedere Manchester United vs Arsenal o una partita a caso di un qualsiasi altro campionato si vede immediatamente che vanno a un’altra velocità. Che la palla corre con una forza, una rapidità e una pulizia che in Italia ci scordiamo. Io capisco l’entusiasmo dei tifosi per un Derby con 5 gol e tante emozioni ma:

Se quello di Milan e Inter, in vetta da due anni, é il calcio con più qualità in Italia, siamo più indietro di quello che pensassi.

Parliamo di problemi nei fondamentali. Nello stoppare il pallone. Nel passarlo. Problemi nelle marcature. Ci esaltiamo per il pressing di Sandro Tonali, che dovrebbe essere semplice routine; per le scorribande di Rafael Leão, che salta i difensori come birilli… perché sono birilli (o Bastoni)! Sono confusi. Oluwafikayomi Oluwadamilola Tomori e Pierre Kazeye Rommel Kalulu Kyatengwa non sono dei fenomeni, semplicemente marcano gli avversari, cosa che in Italia non succede più da un pezzo.

Per questo Bremer finisce per costare 50 milioni. É semplicemente uno stopper che marca gli avversari. Non trasforma l’acqua in vino, eppure lo han pagato 50 milioni. Perché, ormai, in Italia, i difensori marcano le intenzioni, non gli avversari.

Prima di Milan e Inter, infatti, la Juventus si è salvata da un ottimo secondo tempo della Fiorentina proprio grazie alla tenuta difensiva e a Perin. Oggi ha la miglior difesa insieme all’Atalanta prima in classifica.

Tutti insultano Max Allegri per il pessimo gioco della Juventus. Non mi pare di aver visto l’Olanda di Rinus Michels o il Brasile di Pelé calcare i campi di Serie A, quindi avrei pazienza. Sono convinto che lui e Mourinho, cui tutti davano dei bolliti l’anno scorso e che ho sempre difeso, alla fine sapranno trovare la quadra. Sapranno dare la mentalità giusta a entrambe le squadre. Conta solo questo fino a novembre: gettare le basi e restare agganciati al vertice. Il resto si deciderà a gennaio.

Mourinho prende bene la pesante sconfitta del Friuli per non spegnere l’entusiasmo della piazza. L’Udinese, per fisicità e velocità, è una delle poche squadre che può mettere in difficoltà la Roma dei giganti. Milan e Atalanta puntano sugli stessi principi, ma non hanno quella forza fisica. Forse l’Inter, ma ha ben altri problemi al momento e un Lukaku in Belgio.

La Roma è una squadra dalla grande fisicità e penso se la giocherà fino all’ultimo, come la Juventus, contro Milan e Inter che restano, abbondantemente, le favorite, pur non convincendomi ancora.

Il Napoli e la Lazio mi piacciono. Luciano Spalletti ha strapazzato Maurizio Sarri a domicilio. Patricio Gabarrón Gil, in arte Patric, e Alessio Romagnoli, infatti, non sono riusciti a marcare le intenzioni di Kim Min-jae e Khvicha Kvaratskhelia secondo i dettami di Sarri. Le inserisco entrambe nella corsa scudetto, ma le trovo, ad oggi, ancora un po’ troppo ballerine.

L’Atalanta si prende il primo posto, fermata solo dal Milan. Ha rischiato di essere a punteggio pieno. Se Gasp attendeva di essere primo per dichiararsi in corsa per lo Scudetto, eccolo servito. La Dea non ha le Coppe europee, ha rifatto la squadra da capo e questa è una situazione che al suo Mister piace, lo esalta. Ci scappa pure che abbia preso dei giocatori promettenti. Vedi Ademola Olajade Lookman e Rasmus Winther Højlund.

Potrebbe, l’Atalanta, essere la sorpresa del Campionato e insediare Milan e Inter nella lotta scudetto?

Intanto la Dea riposa su 19 materassi mentre le altre affronteranno il primo capitolo dll’Odissea europea pre-Mondiale. Inizia dopo cinque giornate di alti e bassi vertiginosi da parte di tutte. Il Milan è stato pessimo a Sassuolo, migliore contro l’Inter. I Nerazzurri, come la Juventus, hanno balbettato più di altre. Udinese e Torino hanno stupito tutti. Le romane ballano pericolosamente. L’Atalanta pare solida e avrà tempo per riposare più delle altre. Dovesse arrivare a gennaio vicina alla vetta, magari con meno convocati di altre per il Qatar, potrebbe davvero coronare un sogno che a Bergamo pensavano di aver chiuso ormai a chiave nel cassetto.

Le prossime cinque giornate, di Milano ma non solo, ci diranno di che pasta sono fatte le squadre di Serie A, per ora è ancora presto anche per tirare i primi sommari giudizi. L’unica certezza è che il campionato d’agosto è una schifezza che spero non decidano di replicare mai più.