Burial sul vocabolario della vostra lingua lo troverete sicuramente sotto la voce: Elettronic Legend. Tutte le migliori storie di eroi cominciano nell’anonimato e quella di Burial non è da meno. Che abbia rivoluzionato il genere dell’elettronica è scontato, ma non è stato così facile o meglio per il suo talento sì ma per gli ascoltatori no.
Prima di Frank Ocean, prima di Jai Paul, c’era Burial, il primo enigma musicale del 21° secolo. Prima del 2007 di lui si aveva soltanto un riflesso in una pozzanghera. Quella che vedete qui sotto è l’unica foto ufficiale pubblicata in concomitanza dell’uscita di Untrue nel 2007. Ricordo ancora quando alla BBC 6, Mary Anne Hobbs annunciò il primo brano di Burial.
Quando uscì Untrue tutti ipotizzarono che il produttore dietro quelle tracce fosse o Aphex Twin o Fatboy Slim. Solo nel 2008 William Bevan fu costretto a rivelarsi al pubblico. Nel febbraio dello stesso anno la rivista inglese The Independent pubblicò un articolo nel quale venne rivelato che era un alunno della Elliott School. La scuola che si trova nella parte sud di Londra, ha avuto tra i suoi banchi anche Joe Goddard, il pianista e la voce degli Hot Chip.
Anche Four Tet insieme a Jamie XX hanno frequentato questa stessa scuola.
Il suono Burial ha avuto una leggere evoluzione negli anni ma il suo impatto non è mai cambiato. La pubblicazione della scorsa settimana insieme a Blackdown dal titolo Shock Power Of Love lo conferma.
Inoltre negli ultimi anni, il suono di Burial è diventato intramontabile grazie ai suoi remix. Infatti, purtroppo, su You Tube spesso troviamo anche quelli non ufficiali o semplici imitazioni.

Qual è il selfie più importante nella musica? Ce ne sono vari, ma questo di Burial è quello che sicuramente ha avuto un riscontro maggiore, prima ancora del concetto di viralità.
Vi sfidiamo a trovare altre foto dell’artista in posa sul web. Burial è un progetto nato contro la modernità ma anche incredibilmente innovativo. Qui si parla di musica di suono e non di effetti, scenografie o video promozionali da milioni di dollari.
Spesso i samples vocali delle sue canzoni sono presi da alcune telefonate che fa con
alcuni amici o conoscenti. Durante la conversazione Burial fa cantare qualcosa per poi registrarlo e modificare tutto in fase di produzione.
A volte prende anche singole parole e formula nuove frasi all’interno di un brano cambiando cadenza e tonalità. Tutti i suoi brani sono caratterizzati dal fruscio, la cosiddetta noise che la puntina provoca solcando un vinile durante l’ascolto.
Burial ti fa saltare dal bordo dell’oscurità senza paura. Può aiutarti sia quando ti innamori di qualcuno che quando provi a cambiare il tuo mondo.

Burial è un brivido d’opera geniale, è l’atmosfera del nostro tempo.
Antidawn è il su nuovo EP dove ha tradotto in musica atmosfere inedite, attraverso cinque tracce dal medio-lungo minutaggio nelle quali prende vita un vero e proprio itinerario di suoni. I brani hanno come protagoniste voci indistinte, organi e white noise.
Quello però di cui vi innamorereste oggi invece è il suo nuovo singolo con For Tet: Nova / Moth uscito prima solo su vinile in edizione limitata. La coppia ha collaborato per la prima volta nel 2009 per creare Moth, una traccia di nove minuti che arriva sull’impronta di Four Tet insieme a una seconda traccia intitolata Wolf Club.
Per questo lunedì devi assolutamente inserire un suo brano nella playlist. Qui abbiamo selezionato alcuni adatti ad ogni emozione, c’è solo l’imbarazzo della scelta, buon ascolto:
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