Ben Marc: il disco che riflette il jazz e l’elettronica

Ben Marc, londinese al suo primo album, arriva sul mercato senza le regole ordinarie che avvolgono la fusione di musica house, jazz, classica ed elettronica. Fin dalla prima traccia ci ritroviamo davanti a dei ritmi ipnotici e riflessivi. Sono passati due anni da quando Ben si è unito, durante una serata al Jazz Café di Camden Town, per eseguire una rivisitazione jazz di Endtroducing di Dj Shadow.

Cresciuto a Birmingham e nei Caraibi, ha lavorato con il sassofonista Shabaka Hutchings, il polistrumentista ethio-jazz Mulatu Astatke e il grime MC Dizzee Rascal. Insieme quest’ultimo si è unito con lui nell’EP del 2020 Wait

Ben Marc è perfetto e sempre a suo agio nei sound transdisciplinari con l’influenze tra l’hip-hop strumentale alla J Dilla e l’elettronica di Machinedrum ma con le combinazioni interplanetarie di Sun Ra.

In Jaw Bone, c’è una enorme mancanza di ego o ansia ma il medley pesante di distorsioni e il sax contralto mettono assegno una bellissima atmosfera di tensione.

Questo disco è arrivato tardi. Ben ha iniziato a lavorarci nel 2018; nel mentre si è formato un background impressionate.

In questo disco fonde il suo jazz con il profondo amore per la musica elettronica.

I jazzisti puri odieranno questo disco perché non ci sono momenti di assolo.
In Dark Clouds, Marc e il poeta nigeriano-britannico Joshua Idehen interpretano il ruolo di bucanieri, navigando in acque tempestose e gettando a bordo tutta l’Inghilterra: parlamentari scontrosi, maniaci di perle di Kensington e una scena jazz elitaria londinese di fronte alla politica anticoloniale della sua nuova ondata. NON DORMITE SU QUESTO BRANO!

Questo disco conferma Marc come il portavoce dell’unione del jazz con lo spirito di tutta la musica che lo circonda nel mondo. C’è un empirismo solido dietro a tutto questo. Sta sperimentando le armonie e i polirtmi tra improvvisazione e perfezionamento.

La complessità di questo disco si ritrova in diversi punti ma la sua quiete al rallentatore in alcuni suoni ti trascina nel suo mondo in maniera costante.

La musica può assumere varie forme, Ben Marc qui imita l’arte del respiro sul tempo e nei suoni.