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Streaming Film: Vince Papale con Invincible

Vince Papale, purtroppo, non può far parte delle leggende stellate del football americano perché non è un Pro Football Hall of Fame. Non è tanto il fatto se fosse un fuoriclasse o meno, qui si parla di una delle più belle storie sportive d’America.

Fu il Wide Receiver dei Philadelphia Eagles solo per tre stagioni, tra il 1976 e il 1978. Nacque a Chester, nei sobborghi di Philadelphia, non un luogo bellissimo dove crescere. Pensate che in quel luogo, in quegli anni, i ragazzi si arruolavano per scelta e non per chiamata.

Papale non aveva mai giocato a Football prima, se non con gli amici al campetto. Frequentò da buon cattolico l’Università di Saint Joseph, grazie a una borsa di studio meritata per l’atletica;in quegli, il programma di football non esisteva.

Si dimostrò un grande atleta. Si distinse nel salto in lungo, salto con l’asta e triplo. Fu anche un ottimo corridore, sopratutto al terzo anno. Dopo il college finì in una squadra minore di football, molto amatoriale, dove si giocava poco, male e, sopratutto, non si guadagnava.

Per vivere, Vince, iniziò a lavorare come barista, senza mai abbandonare il campetto con gli amici. La moglie lo piantò sin da subito con la giustificazione che o riteneva un fallito.

L’unica cosa che non lo abbandonò mai, fin da piccolo, fu la fede per i Philadelphia Eagles. La funzione domenicale e il verbo, ovviamente, erano praticati e diffusi con gli amici storici.

Nell’estate del 1976, gli stessi Eagles, per riacquistare credibilità dopo una stagione non proprio fortunata, decisero di organizzare un training privato. Dick Vermeil e il general manager Jim Murray volevano scrutare e trovare qualche giocatore nuovo, senza contratto o proveniente dal nulla.

Dal nulla arrivò Vince Papale con 6-feet 2-inches (1.88 m) and 195 pounds (88.5 kg). Abbondantemente sotto la stazza media di un pro-player. Se ci aggiungete il fatto che aveva già 30 anni, senza nessuno che lo rappresentasse, il suo futuro nella NFL non sembrava davvero possibile.

Durante quell’allenamento Papale non andò giù una sola volta, neppure mentalmente. Non mollò neanche con i lividi e i dolori insostenibili. I soprannomi come vecchietto, ricevuti dagli altri compagni di squadra, non lo smossero di un millimetro.

Piano piano, giorno dopo giorno, quel soprannome cambiò in Rocky. Sì! Avete capito bene, lo stesso del film del ’76, che non va mai a tappeto e lotta fino a svenire.

Dal nulla entrò in squadra. Diventò l’idolo di tutti; della sua città e di quei suoi amici, distrutti dalle birre, che in lui avevano trovato una motivazione per vivere.

Continuò a giocare sempre nel ruolo di wide receiver nello special team, durante questo periodo. Giocò in 41 delle 44 partite di stagione regolare. Le partite totali furono 14, nel 1976-1977, e 16 nel 1978. Registrò due recuperi fumble e un 15-yard in ricezione.

Fu votato come Capitano dello Special Team dai suoi compagni di squadra e Man of the Year degli Eagles nel 1978, per le sue numerose attività di beneficenza.

Un infortunio alla spalla chiuse definitivamente la sua carriera nel 1979.
Dopo il ritiro dalla NFL, ha lavorato sia in TV che alla Radio, ma nel 2000 gli fu diagnosticato un tumore al colon… ovviamente non si è arreso.
L’ha sconfitto! Qui s’incarna perfettamente lo spirito dei padri fondatori americani: Se vuoi, puoi.

Io credo che ognuno di noi vorrebbe avere un po’ dello spirito che ha avuto e ha, dentro di sé, Vince Papale. Diventare qualcuno dal nulla. Tutti nasciamo con del talento, spesso nel posto sbagliato, al momento sbagliato.

Il film del 2006, diretto da Ericson Core, è prodotto dalla Walt Disney che, di solito, un po’ di contorno alla storia lo mette, spesso la romanza, ma, in questo caso, non è successo. Forse sono state omessi alcuni aspetti del periodo buio. Non si approfondisce da dove sia arrivata la grinta lo ha spinto a farcela, ma questi sono sensazioni che può provare solo l’uomo venuto dal nulla. Buona Visione.


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Vince Papale