Le Horsegirl di Chicago ci presentano nel 2022 un suono indie rock pieno di sensazioni noise intramontabili. Difficile dimenticare questo disco una volta ascoltato tutto di un fiato.
Dopo essersi incontrati nei locali della vita musicale di Chicago, Nora Cheng (chitarra, voce), Penelope Lowenstein (chitarra, voce) e Gigi Reece (batteria) hanno formato Horsegirl, all’umile età di soli 17-19 anni, ci regalano uno dei dischi più belli del mese.
Il disco è ispirato allo shoegaze e ai suoni post-punk dell’indie underground statunitense e britannico degli anni ’90. Le voci frizzanti e una narrazione impassibile creano il debutto della band dietro un’impressionante originalità e un tocco di dipendenza per un gruppo così giovane.
Dopo una serie di singoli di successo, Billy, Ballroom Dance Scene e Sea Life Sandwich Boy, le Horsegirl stanno attirando l’attenzione di molti. Come ogni band che si rispetti nella città del vento il loro comportamento e la loro spettacolarità durante i live è fuori da ogni immaginario. Se cercaste una vera rock band, con quella passione mai vista prima su di un palco allora dovete passare per questi locali in questa città.
Le Horsegirl sono membri di spicco di una scena indie di Chicago in gran parte adolescenziale, e il loro debutto è addobbato con i consigli di buon auspicio degli anziani della scena: John Agnello (Dinosaur Jr., Sonic Youth) mentre Steve Shelley e Lee Ranaldo suonano in Billy e Beautiful Song.

Quando ascolti i loro pezzi devi lasciarti coinvolgere come come un cane sdraiato al sole su delle mattonelle fresche altrimenti non lo stai ascoltando.
Lowenstein e Cheng, che si scambiano funzioni vocali insieme a chitarre e basso elettrico a sei corde, manipolano i toni fuzz come palloncini sbattuti dal vento, mentre Reece colpisce i piatti come qualcuno che lancia secchi di vernice in un fienile. Hanno l’equilibrio giusto: niente esplosioni, solo un costante, nervoso agitazione che interrompe continuamente la placida superficie della musica.
Nora, Penelope e Gigi erano una band, in un certo senso, anche prima di diventare Horsegirl. Uscivano insieme e l’amicizia era già con un intesa alle stelle, c’è un libro che però le ha legate di più di qualsiasi altra cosa. Stiamo parlando del libro di Kim Gordon, musicista, compositrice e artista statunitense, famosa per aver militato nel gruppo Sonic Youth come bassista, cantante e chitarrista e fa attualmente parte del supergruppo Free Kitten.
Versions of Modern Performance è un album di debutto stupendo, il primo tassello per una carriera longeva. Dopo i King Hannah loro sono un altra band super interessante per un futuro musicale roseo e senza trucchi da social network.
Don’t Sleep On ThisssS!