GP IMOLA

GP di Imola: mi rifiuto di chiamarlo con un altro nome

RedBull al GP di Imola non ha sbagliato niente. Già nello Sprint ha ben figurato Checo Perez. Bravo che si è preso un terzo posto. Max è partito male, poi ha fatto l’unico sorpasso che doveva fare e l’ha fatto benissimo. In gara, invece, è partito bene e basta. Era già davanti e da quel momento in poi non l’ha toccato più nessuno. 

Redbull con quei 2 kg in meno è arrivata con un setup della macchina più bilanciato e ha fatto il suo primo uno-due dal 2016. Non si sono fatti mancare anche il giro più veloce. La macchina non ha dato problemi e se, non esplode, è la macchina da battere. 

Non invitate più Elkann. Al GP Imola come la Turchia nel 2019

Sainz di nuovo sfigato. Allo sprint di sabato ha recuperato fino al quarto posto, dopo una qualifica sfortunata. Domenica è stato sportellato da Ricciardo, peccato. Leclerc, invece, è partito male e ha finito peggio. Le gare sul bagnato sono sempre una menata, si sa. Il margine d’errore è bassissimo. Fino al 19esimo giro i box sono incollati a meteo.it, raccomandando ai piloti di conservare le intermedie.

Fino all’errore di Leclerc, però, nessuno era andato in sbattimento per la gara. Per chi guardava il GP di Imola, anzi, i giri dal 3 al 50 potevano essere una mail. Ferrari se la stava giocando, era sul podio, la macchina stava andando bene e, probabilmente, Perez non lo avrebbe mai passato. In ogni caso era chiaro che ci avrebbe messo tutta la gara per fare solo quello. Fatto è che, se già la Ferrari non sembrava perfetta, Leclerc ci ha messo del suo.

Sarà il primo errore cha fa, va bene, ma va anche detto che ha fatto una cazzata enorme. Non è questione di sfortuna. Non è la meccanica che ha tradito. Ha deciso di tagliare completamente una chicane, è volato sul cordolo, gli si è girata la macchina ed è andato a muro. Gli è andata ancora bene che si è danneggiato solo l’alettone anteriore. È tornato al box, ha cambiato gomme e musetto e ha mostrato la superiorità della Ferrari rispetto a tutte le altre. Ha subito passato tutti fino alla sesta posizione, ma ormai il danno era fatto. 

Chi vuole vincere un mondiale certe cose non se le può permetttere. Se valeva per Verstappen l’anno scorso quando voleva vincere il mondiale a ogni curva, allora vale anche oggi per Leclerc.

Non puoi fare cazzate perché se la classifica sarà combattutta fino all’ultimo punto dell’ultima gara, le tre posizioni perse ieri contano. Soprattutto perché, come l’anno scorso, le macchine sono molto vicine tra loro.

Russel salva Mercedes, McLaren risorta.

Super contento per Landino Norris, che merita il terzo posto con una McLaren che sta migliorando. Ha fatto una gara da quello che sa benissimo di non essere il più veloce, però è lì e non ha fatto errori. Arriva terzo perché gli errori li fanno gli altri. Ricciardo: normalmente alla prima curva ci si ci si incorna sull’asciutto, figuriamoci sul bagnato. Mi spiace ma, considerata l’età del pilota, ci si aspetterebbe un po’ più di testa. Per il resto inesistente. Bello il gesto di andare nel box Ferrari, a fine gara, per scusarsi con Sainz.

Quello che mi piaceva prima e mi sta piacendo sempre di più è Russell. Partenza pazzesca e poi tira fuori il meglio da una macchina che si affanna a metà classifica. George è specialista nel tirare fuori prestazioni decenti dai cassoni. La Mercedes non va per niente ma parte dal lato giusto e la porta lì, subito dietro ai pezzi grossi. Quarto con un paio di sorpassi veramente da applausi, bello da vedere.

Hamilton, invece, ha passato la gara a guardare il retro della macchina di Gasly. Doppiato da Verstappen con tanto di regia crudele che inquadra Toto Wolff.

Regia che oggi è arrivata a ignorare le auto di testa, Verstappen l’ho visto alla partenza poi è ricomparso al traguardo. Hanno giustamente seguito tanto Leclerc perché era sempre a distanza utile da Perez ma senza DRS. Il bello, invece, era in mezzo, con la Haas di Magnussen che va alla grande e sarà anche ora che il giovane Schumi si dia una mossa, perché la scusa della macchina non c’è. Vorrei vedere se ci sono le qualità. Gasly che tiene dietro Hamilton tutta la gara e Bottas che se la gioca con tutti fino a un bel quinto posto, recuperando anche 12 secondi dalla Mercedes di Russell.

Tsunoda e Russell dovevano essere gli apprendisti dei due compagni più esperti, ma stanno facendo vedere le cose migliori con due macchine che non sono al top. Sono stati loro che le hanno portate a punti. Per non parlare di Albon, che ha guadagnato 6 posizioni, durante la gara. La regia si è soffermata tantissimo sul quartetto con Ocon e Vettel, anche lui sei posizioni conquistate dalla griglia. 

Red Bull la testa al posto giusto ce l’ha già. Mercedes galleggia e McLaren sta dimostrando che la stagione non è ancora da cestinare. Quello lo deve fare la Ferrari con il GP di Imola.

Gran bella pista. Difficili i sorpassi, che non si riescono a fare senza DRS; a meno che non te li inventi come Russell alla Variante Alta… però in griglia di partenza era sul lato giusto. Quella che ti porta naturalmente sulla sinistra alla prima staccata. Gasly lo sa benissimo e ha tenuto dietro Hamilton tutta la gara. Non a caso facevano i trenini a metà classifica.