Bob Dylan, il Cafe Wha? e la sua Triumph Tiger T100

Bob Dylan non è nato a New York ma la città lo ha accolto come se gli avesse dato la vita. Ci siamo stati a Greenwich Village, ci sono stato più e più volte ma non ho mai capito perché diavolo abbiano realizzato lì una cover per Bob Dylan come se fosse Abbey Road dei The Beatles.

I newyorkesi, sopratutto quelli di Manhattan, non la chiamano nemmeno con il nome intero, per loro è solo “village”.
In questa zona ancora oggi però si respira un aria un po’ blues, anche se i tempi e i generi musicali siano letteralmente cambiati. Al Cafe Wha? ci sono persone che ti indicheranno ancora precisamente dove parcheggiava la sua Triumph Bob Dylan.

Qui, Bob Dylan, per un po’ di tempo dopo il suo arrivo ha suonato per un 1 dollaro a sera.

Il locale si chiama Cafe ma non ci puoi fare colazione perché apre sempre e solo dalle 20 in poi fino le 3 del mattino seguente. Eppure, a cavallo di quella moto, Dylan aveva portato tutto il blues del Mississippi nella grande mela.

Andare a sud degli Stati Uniti d’America non è facile, e provare a toccare i punti del Mississippi Blues Trail ancora meno. Quest’ultimo è una sorta di sentiero lunghissimo che tocca varie città, non solo nello stato del Mississippi, ma letteralmente in tutti i posti più significati della storia del BLUES, è la U.S. Route 66 della musica.

La voce di Bob Dylan è così blues che a ogni sua intonazione potrete sentire e assorbire ogni chilometro nato tra la fine degli anni venti e i primi anni trenta.

Restando nel Village Gate passando per Bleecker Street, al numero 158, c’è questo nightclub che ospitò diversi nomi della musica popolare, del jazz e del teatro.

Bob Dylan

Nel 1962 però, nel seminterrato dell’edificio viveva con Chip Monck, un amico di Dylan che lo vide scrivere A Hard Rain’s A-Gonna Fall.

Piccola parentesi, Monck iniziò la propria carriera al Gate per poi chiuderla come maestro a Woodstock nel 1969.

Nella medesima strada, al 147, la piccola discoteca The Bitter End ogni martedì sera presentava “hootenannies”: artisti folk salivano sul palco e facevano del loro meglio. A metà degli anni 70 nacque il Rolling Thunder Revue, con musicisti come Roger McGuinn, fondatore dei Byrds e la divina Joni Mitchell.

Bob Dylan ci passò nel 1975 mentre registrava Desire, che contiene il meraviglioso brano Hurricane. Quindi ricapitolando oggi cominciamo la giornata con: When You Gonna Wake Up, Hurricane, Like a Rolling Stone, Blowin’ In The Wind, False Prophet + My Own Version Of You.

Don’t Sleeep on ThisssSs!

«Non hai bisogno di un meteorologo
per sapere da che parte tira il vento».
Bob Dylan


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