il signore delle mosche

Il signore delle mosche: tra libro e film

Ebbene sì, è tempo di libri e di film. Oggi parliamo del romanzo Il signore delle mosche di William Golding, Premio Nobel per la letteratura nel 1983. Questo è il suo romanzo più celebre e quello che ne ha consacrato il successo internazionale. Il signore delle mosche viene scritto alla fine della seconda guerra mondiale ed è frutto di un attento studio scientifico e antropologico della società.

La trama del romanzo, in cui un gruppo di ragazzi inglesi rimangono bloccati su un’isola deserta e devono lottare per sviluppare la propria società, è un esperimento di pensiero sociale e politico su base fittizia. La storia dei loro tentativi di civiltà e di devoluzione in ferocia e violenza mette il rapporto tra la natura umana e la società sotto un microscopio letterario.

Il signore delle mosche (Lord of the Flies) è diventato un film del 1963 diretto da Peter Brook. Fu presentato in concorso al 16º Festival di Cannes. È, ovviamente, ispirato all’omonimo romanzo di William Golding, scritto nel 1952 e pubblicato nel 1954. Il film ha avuto un remake, sempre intitolato Il signore delle mosche, diretto nel 1990 da Harry Hook.


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Il signore delle mosche

Durante una guerra senza nome, un aereo che trasporta un gruppo di scolari britannici viene abbattuto nel Pacifico. Il pilota dell’aereo viene ucciso, ma molti dei ragazzi sopravvivono allo schianto e si ritrovano abbandonati su un’isola disabitata, dove sono soli senza la supervisione di un adulto. I primi due ragazzi introdotti sono i principali protagonisti della storia: Ralph è tra i più grandicelli, bello e sicuro di sé, mentre Piggy, come viene derisoriamente chiamato, è un ragazzo grassoccio, occhialuto e asmatico ma dalla spiccata intelligenza.

Tra gli altri c’è Jack Merridew, un ragazzo aggressivo che si impone a capo del gruppo. Ralph, che gli altri ragazzi scelgono come capo, guida Jack e un altro ragazzo, Simon, in una spedizione per esplorare l’isola. Durante la loro spedizione determinano che si trovano, in effetti, su un’isola deserta e decidono che hanno bisogno di trovare cibo. Ben presto, però, dovranno porre un fondamento alla loro società...

Pubblicato nel 1954, all’inizio della Guerra Fredda, Il signore delle mosche è saldamente radicato nelle preoccupazioni sociopolitiche della sua epoca. Il romanzo allude al conflitto della Guerra Fredda, tra democrazia liberale e comunismo totalitario. Ralph rappresenta la tradizione liberale, mentre Jack, prima di soccombere all’anarchia totale, rappresenta il tipo di dittatura militare che, per l’America di metà secolo e la Gran Bretagna, ha caratterizzato il sistema comunista.

Il signore delle mosche e l’attualità

Ho deciso di scegliere questo libro perché mi sembra che la tematica sia molto attuale. Golding ambienta il romanzo in quella che sembra essere una futura realtà umana, in crisi dopo la guerra atomica. Il romanzo sfrutta la paranoia pubblica che circonda la bomba atomica che, a causa della corsa agli armamenti della Guerra Fredda, era al culmine. La rappresentazione negativa del personaggio di Jack, che rappresenta un sistema politico antidemocratico, e il suo suggerimento sulla realtà della guerra atomica, presentano il romanzo come un gesto di sostegno alla posizione occidentale durante la Guerra Fredda.

Il carattere pessimista della storia di Golding riflette l’enfasi dell’autore sulla necessità di una civiltà democratica.

L’evoluzione umana nel microcosmo letterario di Golding

Le allusioni di Golding all’evoluzione umana riflettono anche la sua formazione scientifica. I personaggi scoprono il fuoco, creano strumenti e formano sistemi politici e sociali in un processo che richiama le teorie sullo sviluppo dell’uomo primitivo. Un argomento di grande interesse tra molti popoli, compreso il pubblico occidentale della metà del secolo scorso. Il culmine della trama in guerra e omicidio suggerisce che l’ipotesi generale di Golding sull’umanità è pessimista, cioè ci sono istinti anarchici e brutali nella natura umana. Per contenere questi istinti è necessaria una democrazia ordinata o qualche altro regime.

Il signore delle mosche, con le sue caratteristiche distopiche, ha stabilito Golding come autore fantascientifico, genere che era super in voga negli anni ’50. Il libro descrive personaggi apparentemente realistici, ma la trama, che segue un piccolo gruppo di umani isolati all’interno di un paesaggio alieno, impiega o allude alle convenzioni dei romanzi di fantascienza popolari dell’epoca.

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