Andy Stott e il suo suono fotografico

Andy Stott ha quest’anima senza colori che non cogli dalle sue cover album ma puoi percepire attraverso la sua musica. Una volta schiacciato play, fin dalla prima traccia, tutto quello che ascolterete si colorerà con le sfumature del suo sound inglese.

Il suo ultimo lavoro, intitolato Never the Right Time è ispirato da una foto di Kurt Hutton, ma lo scatto rappresenta tutt’altro. 

Questo contrasto di espressione è un suo marchio di fabbrica. Pochi producer nell’era moderna riescono a produrre un suono così contemporaneo con un’ancora ferma alla realtà d’espressione. 

Niente astrattismo. La concentrazione passa su un particolare che l’ascoltatore conosce ma che non ha mai visto in quel modo. In questo disco i suoni da club vengono quasi eclissati o meglio reimpostati sotto una chiave conscious per trasmettere la stessa sensazione che si prova ammirando la cover. 

Andy Stott
Andy Stott

La copertina di It Should Be Us è una foto di Julie Lemberger che ritrae una zebra da dietro ma nessuno di noi l’ha mai vista con quei colori e quella espressione. 

Questo disco poi è uno di quelli che ha consacrato Andy Stott tra i migliori artisti elettronici di questo secolo.

Dal 2000 in poi, dopo la sua prima pubblicazione, la Manchester elettronica non è stata più la stessa. È riuscito a strappare una parte di pubblico destinata al sound rock di gruppi come gli Oasis e i Joy Division.

Andy Stott con un passato da operaio per Mercedes, dove si occupava di verniciare macchine, vantava una ritmica sotto i 120bpm.

Quasi nessuno ci riesce con questo stile e questo tocco nei bassi che fanno vibrare la pancia all’interno di un club. 

Andy Stott

Una musicalità insolita in un basso profondo che avvolge l’ascoltatore in mille sensazioni. La sua natura divorante, come nel brano Answers, gli ha creato un nuovo pubblico dal vivo. È un brano che ti cambia letteralmente la vita se lo ascolti suonato dal vivo. 

Alison Skidmore è l’unica voce che lo accompagna nelle tracce fin dalle sue prime pubblicazioni.

Gli stati d’animo cinerei e l’elettronica riccamente strutturata per l’emozione è tutto quello di cui hai bisogno. Anche se fuori è una bellissima giornata su Milano e di colori ne abbiamo mille e del tutto saturati, a volte bisogna sporcarli con la cenere per rendere il paesaggio bianco e nero in modo da provare nuove emozioni.

DON’T SLeeepp! on THISsSs!


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