Massimo Alba

Massimo Alba: voglia di libertà

Massimo Alba presenta una collezione tanto colorata quanto affascinante. Giallo zafferano, verde bosco, magenta, acquamarina, arancio brillante. L’affascinante collezione autunnale di Massimo Alba è ricca di colori vivaci. Forse, dopo aver vestito James Bond, è stato un modo per abbattere l’idea sbagliata che i toni vivaci siano una scelta sartoriale troppo audace  per gli uomini.

Massimo Alba, infatti, la pensa diversamente. Vede abiti e colori come segni che portano un tocco distintivo a chi li indossa ed evocano la memoria di luoghi esotici in tutto il mondo. Le circostanze pandemiche non gli hanno certo permesso di viaggiare; per trovare ispirazione, ha semplicemente osservato il crogiolo di persone e vestiti colorati nella metropolitana di Milano.

Stiamo vivendo un’epoca in cui gli esseri umani vogliono sentirsi liberi. Sto solo cercando di fornire agli uomini un equilibrio, che implica l’uso di colori e motivi.

Pantaloni morbidi color magenta sono stati abbinati a camicie semplici in misto seta; i soprabiti a scacchi erano tinti con pigmenti color zafferano che evocavano un tocco vintage vissuto e la maglieria tattile di Alba era disponibile in versioni spugnose, pelose e pulite, tutte favolose.

Non abbiamo nessuna materia prima, nessuna merce, qui in Italia. Ma quello che abbiamo è questo patrimonio di lavorazione; lavorazione e gusto con cui modelliamo le materie prime. Le persone negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Francia lo apprezzano e lo riconoscono. Ma forse a volte lo capiamo meno qui in Italia. Parlarne non è pretendere di essere superiori in alcun modo, ma evidenziare un punto di differenza che è davvero unico.