Kobe Bryant e le sue adidas leggendarie

Se il modo girasse nel verso giusto forse non inizieremmo a parlare di Kobe Bryant con un amaro in bocca gigantesco. È passato un po’ di tempo da quando Dio ha deciso di portarlo accanto a se insieme a sua figlia. Ricordo ancora quando vidi le immagini dello schianto del suo elicottero su quella collina nella città degli angeli. Una vita spezzata, la vita di sua figlia spenta prima del tempo e il cuore di mille amanti del basket in più di mille pezzi.

Perché c’è una cosa che le persone normali non capiscono, Kobe Bryant al contrario di Michael Jordan è stato l’amore supremo del basket come John Coltrane nel Jazz. Questa però è un’altra storia da romanzo.

Questa ultima cosa magari la spiegheremo in un altro momento ma basti pensare al cortometraggio e alla lettera che ha dedicato al gioco prima del suo ritiro ufficiale. Clicca qui per capire di cosa si sta parlando. Adesso parleremo solo delle sue sneakers e del suo legame con adidas. A Los Angeles ci siamo stati spesso qui su RIS8, ci siamo stati per le Jordan II firmate Union LA o con la rubrica Spotlight. Ci torniamo per iniziare questo viaggiano insieme a KB8-24 e l’eredità che ci ha lasciato fin da quando è arrivato tra i professionisti.

With the 13th pick…

Il 23 Maggio del 1996, nella palestra della Lower Marion High School, addobbata per il ballo di fine anno come in un film della Walt Disney… Kobe “Bean” Bryant from Philly Sound si presentò alla festa lasciando poche ore prima la sua ragazza storica per Brandy Norwood, la nota stella dell’R&B americano.
Perché? Perché da lì a poco, il figlio del talentuoso Jo “JellyBean” Bryant, si sarebbe poi dichiarato eleggibile per entrare nel mondo cestistico dei Pro.

A 12 anni giocava nelle Cantine Riunite di coach Cantarella in Italia e, fino a 16 non riuscì mai a battere il padre 1vs1. Nei suoi anni alla high school non solo vinse, ma distrusse con umiliazione ogni avversario o record che gli si pose davanti. 

Jerry West, che all’epoca era il GM dei Los Angeles Lakers, rimase impressionato da lui che derise Michael Cooper (ex miglior difensore della NBA) come Zorro con il sergente Garcia in un workout pre-draft lottery.

Innamorato come pochi, West, lo portò nella città degli angeli scambiando Vlade Divac dagli Charlotte Hornets con la chiamata numero 13 al draft. Per firmare quel contratto occorre la firma del padre, perché Kobe è così giovane che per legge non può farlo. Il talento però ad occhio e croce è molto più che maturo, anche perché in Italia aveva studiato bene i fondamentali del gioco.

Nel suo stereo e nelle cuffie andava in play Young, Gifted and Black di Big Daddy Kane e ogni volta che andava al ferro era uno spettacolo però Allen Iverson nel suo anno da Rookie gli rovinò i festeggiamenti come miglior giocatore. Però in questo primo anno ha sicuramente ridato vita nel basket al brand adidas finito da un po’ nel dimenticatoio.

The Rookie Sneakers 1996-97

A differenza del collega Allen Iverson, Kobe non era ancora allo stato di avere una scarpa firmata, ma proprio come l’Allen lo era per Reebok, Bryant era il nuovo volto di adidas. 

Da rookie, Kobe promuoveva i modelli Feet You Wear del marchio nella linea di basket EQT. Indossava la Top Ten 2000, la Top Ten 2010 e l’EQT Elevation. Quest’ultima sarebbe diventata la sua scarpa più iconica dei suoi tre anni, poiché indossava un PE of the Elevation in viola accattivante sulla strada per vincere la gara di slam dunk all’All-Star Weekend ’97.

La tecnologia Feet You Wear è stata sviluppata e progettata da Frampton Ellis, un inventore di terze parti al di fuori di adidas, che ne ha poi concesso in licenza l’uso al marchio. 
Il progetto imita le curve naturali e la forma del piede umano. Ellis dopo aver notato come le suole squadrate dei modelli di calzature tradizionali fossero una delle principali cause di oscillazione della caviglia e instabilità generale nelle calzature. 

Ha creato una base più ampia e più bassa al suolo con una curva organica dalla suola all’intersuola così la scarpa ha fornito una migliore stabilità per i movimenti laterali. Dopo che Ellis ha acquistato la tecnologia in vari marchi, è stata adidas a dare il via ai primi modelli Feet You Wear nel 1996 con l’intenzione di utilizzarla nella maggior parte delle loro calzature ad alte prestazioni in futuro. 

Secondo Anno e Terzo anno

All’inizio della sua seconda stagione, adidas aveva fatto indossare a Kobe la sua prima scarpa firmata, l’adidas KB8

Continuando la linea Feet You Wear, il design è ad oggi il modello adidas più famoso di Kobe, ancora in rotazione regolare come Crazy 8 all’interno del catalogo retrò del marchio. Kobe le ha indossate anche nella stagione successiva fino ai playoff del 1999.

Il terzo anno di Kobe arriva con la sua seconda scarpa firmata, la KB8 II, che ha indossato per la maggior parte della stagione regolare. Come la KB8, anche la KB8 II è ancora rilevante nella linea di cerchi adidas, ricevendo di recente la sua prima corsa retrò sia in colorazioni originali che nuove. 

Durante la fine della stagione ’98-99, adidas aveva pronto la KB8 III, che ha debuttato solo durante i playoff del 1999.

Quarto anno: la svolta per adidas e le NBA Finals

Kobe ha continuato a indossare la KB8 III, il suo ultimo modello con tecnologia Feet You Wear, per l’inizio del suo quarto anno in campionato. Poi è passato al Forum 2000 per circa la seconda metà della stagione (in questo periodo adidas era in una controversia sulla licenza con il creatore originale della tecnologia FYW e ha dovuto interrompere la produzione di calzature che la utilizzavano)

Arrivato alle finali NBA solo nel suo quarto anno in campionato, Kobe ha poi debuttato con il suo prossimo modello distintivo, The Kobe. Sei partite dopo, Kobe Bryant ha avuto il suo primo anello e il prossimo e ultimo capitolo del suo tempo con l’adidas.

Quinto anno e la fine con adidas

Se eri al liceo nel 2000 e giocavi a basket ricorderai sicuramente cosa diavolo indossava Kobe ai piede durante le partite. The Kobe era diversa da qualsiasi sneaker precedente, era caratterizzata da un design futuristico ispirato alla marca di auto sportive preferita di Kobe, Audi. 

Un importante allontanamento dal linguaggio di design Feet You Wear, l’adidas The Kobe è sicuramente una scarpa che o si ama o si odia.  Kobe era molto figo con quelle al piede, perché le ha indossate per tutta la stagione regolare, i playoff e fino alle finali del 2001 per il suo secondo titolo con Shaq e i Lakers.

Se pensavi che la Kobe 1 fosse originale, la Kobe 2 era ancora più disponibile in relazione al tradizionale design delle sneaker da basket. Simile al primo modello Kobe ma ancora più squadrato, la scarpa è stata ancora una volta modellata sull’Audi di Kobe. 

Sfortunatamente, non sarai in grado di trovare molti fan della scarpa né dal punto di vista estetico né da quello delle prestazioni. 

Kobe ha indossato uno speciale paio con copertina grafica della bandiera degli Stati Uniti. Tutto orchestrato in onore dell’attacco dell’11 settembre al World Trade Center per la serata di apertura della NBA nel 2001. Dopo quel debutto patriottico, Kobe ammise di non essere un fan della scarpa. A volte indossava The Kobe 1 durante quella stagione, e indossava il suo modello precedente a tempo pieno nei playoff del 2002.

Il design sfavorevole della Kobe 2 si sarebbe rivelato il catalizzatore della fine della relazione di Bryant con adidas. Uscirono anche le Kobe 3 con un design ancora più futuristico ma questa fu proprio la motivazione della rottura tra Braynt e le Tree Stripes.

Questi anni di Kobe e adidas hanno dato sempre delle bellissime emozioni al basket e a i suoi appassionati. Alcune commercial sono diventate storiche come quella della Crazy 8. L’inizio del video vede Kobe al campetto sotto la pioggia appena arrivato a Los Angeles. Il look è emblematico, shirt a maniche lunghe nera e la sua canotta dei Lakers.

Cos’ha di particolare? Un ombrello in testa e il pallone sotto al braccio esclamando: Welcome To Sunny California!?!

Una volta tornato il sole, si gioca e si gioca per davvero a modo suo, come sempre e come ogni volta che entrava su di un parquet.

Eccovi le migliori commercial di Kobe per adidas:


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