Omaggio a Bill Russell, 2 partite in streaming e non solo

Bill Russell è una leggenda non un ex-giocatore o un ex-allenatore oppure un dirigente sportivo o un attivista statunitense. Purtroppo ieri è morto all’età di 88 anni e sopratutto il basket senza di lui, oggi, non esisterebbe così come lo conosciamo.
La NBA piange la scomparsa di uno dei più grandi giocatori di sempre. Ha vinto undici titoli NBA in tredici anni con i Boston Celtics, diventando il giocatore più vincente della storia. Non solo… se volete impersonificare il concetto di vittoria siete nel posto giusto.

Al liceo aveva già vinto tutto prima ancora di cominciare e poi al college ha vinto due titoli NCAA in altrettanti anni con 55 vittorie consecutive. Ha vinto anche una medaglia d’oro alle Olimpiadi del 1956 inoltre Russell ha anche vinto due titoli NBA da capo-allenatore. La sua passione per questo sport l’ha portato a diventare il primo e l’unico afro-americano nella Hall of Fame di Springfield inserito sia come allenatore che come giocatore.

Nella post season NBA c’è un trofeo che prende il suo nome. Aspettate ma che dico… un trofeo?!?!? IL TROFEO! Quello più ambito da ogni giocatore che gioca le NBA Finals o che ami il basket, ossia il: Bill Russell NBA Finals Most Valuable Player Award.

Bill Russell

Precedentemente il trofeo era noto solo come NBA Finals Most Valuable Player Award.
Il premio è deciso da una giuria di undici membri dei media, che hanno espresso i voti dopo la conclusione delle finali . La persona con il maggior numero di voti vince il premio. Il premio era originariamente un trofeo nero con una sfera dorata a forma di basket nella parte superiore, simile al Larry O’Brien Trophy , fino a quando un nuovo trofeo è stato introdotto nel 2005 per commemorare Bill Russell. Barack Obama l’ha omaggiato indicandolo con una frase: «Gigante e pioniere dei diritti civili». È stato sempre in prima linea marciando con Martin Luther King e stando accanto a Mohammed Ali, lottando per l’uguaglianza e annientando le discriminazioni razziali che ancora oggi minano la nostra società.

Bill Russell è stato un mentore per molti giocatori che sono venuti poi a cambiare in meglio questo sport che amava tanto. Lui stesso aveva una concezione particolare sull’amore e in campo o attraverso i suoi compagni lo si vedeva a occhio nudo.

Amare qualcuno non è niente, essere amati da qualcuno è qualcosa, amare qualcuno che ti ama è tutto. Questa era una frase che ripeteva spesso ai giornalisti dopo una stagione fatta di sacrifici, dolori e gioie. La sua etica del lavoro era fuori dalla norma. È stato l’unico a sconfiggere più volte uno dei centri più forti e decisivi della storia del basket. I suoi duelli con Wilt Chamberlain sono una delle cose più belle che siano mai esistite su questo pianeta. In un altra cultura probabilmente entrambi sarebbero stati dei semidei.

 Bill Russell

La rivalità Boston contro Los Angeles nasce con loro due e gli altri giocatori dell’epoca tra cui: Jerry West, John Havlicek, Elgin Baylor, Bob Cousy, Rod Hundley, K.C. Jones, Tom Sanders, Red Auerbach, Dick Barnett e molti altri.

Per omaggiarlo abbiamo scelto due partite proprio contro i Lakers in cui la pallacanestro di Bill Russell è celestiale. Buona visione.

Il cuore dei campioni ha a che fare con la profondità della nostra motivazione e con quanto bene la tua mente e il tuo corpo reagiscono alla pressione, ovvero essere in grado di fare ciò che sai fare meglio con il massimo del dolore e dello stress.

Bill Russell


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