Quello che non sapevi sull’Air Jordan Wings Logo

Il logo Air Jordan Wings by Nike è stato disegnato da Peter Moore e ormai è diventato una leggenda nella Sneakers Culture. Il primo bozzetto lo creò sul volo di ritorno da Washington, DC, dove aveva avuto un incontro con Michael Jordan e il suo agente David Falk.

Fu proprio Falk a lanciare l’idea del nome Air Jordan. Peccato che all’epoca con questo stesso nome esisteva già una compagnia aerea affidabile, legittima e redditizia.

 Rob Strasser, il responsabile del marketing Nike realizzò il capolavoro legale per pubblicare e utilizzare il nome senza complicazioni legali. Nel mentre il logo creato da Moore divenne anche il sinonimo delle prime due sneakers di Michael Jordan.

Air Jordan

L’episodio che ha portato alla conclusione di questa idea è arrivò poco prima della partenza sull’aereo. Peter, vide questo ragazzino che indossava delle ali di plastica sulla maglietta. L’assistente di volo le aveva regalate con i saluti del capitano e lui stesso ne chiese due uguali passando alla fine per un tipo strano. Da lì a poco iniziò a disegnare delle ali con un pallone al centro su un tovagliolo da cocktail.

L’idea di Moore era quella di creare un carattere tipografico sans serif ma con un po’ di stile e doveva piegarsi, infatti, il posizionamento delle lettere è stato eseguito a mano dopo aver tagliato ogni carattere.

Il tocco finale però arrivò sul colletto delle Air Jordan I. Il logo è stato messo sul lato laterale, dove era impossibile non vederlo. Il risultato è stato un logo che ti fa sentire come parte di un club, un elegante lounge di prima classe. 

Negli anni comunque la storia conferma proprio questo concetto. Le scarpe pubblicate ci svelano che il logo ispirato al volo, e il marchio a cui era associato, è decollato sia tra gli appassionati di sport che tra gli appassionati di sneakers fin da subito.

Le prime 50.000 paia di Air Jordan andarono SOLD OUT nel giro di pochi giorni grazie anche alla campagna promozionale creata da Nike: Banned; perché la NBA, la lega professionistica dove giocava Michael Jordan per i Chicago Bulls, le reputò troppo appariscenti da indossare durante le partite. Per questo motivo la Nike pagò tutte le multe intestate al giocatore e alla squadra per aver permesso l’utilizzo delle scarpe in campo nella stagione 1984-1985.

Prima del successo delle Air Jordan I, Moore era noto per il suo lavoro con i manifesti. Era la mente dietro le famose immagini concettuali dello Swoosh, immaginando atleti in mondi diversi, come il poster di Moses Malone in cui tiene in mano un bastone. 

I poster sono andati così bene che alla fine venne promosso, diventando il primo direttore creativo di Nike.

Air Jordan

Il logo delle ali è diventato un tale fenomeno che il seguito dell’Air Jordan I, ha evitato sulla scarpa lo Swoosh di Nike.

La silhouette OG Jordan divenne il perno principale di tutta la campagna persino il packaging indossava gli stessi colori e loghi.

Wings venne sotituito dall’odierno Jumpman con la pubblicazione della Air Jordan III. Ritornò solo con la Air Jordan numero XXXII.
Le origini del Jumpman logo possono essere ricondotte ad un servizio fotografico per la rivista Life fatta da Jordan nel 1984.
Prima dell’accordo con Nike, la bellissima posa di Jordan che spicca il volo venne immortalata da Jacobus Rentmeester.

La foto è stata messa in scena con Jordan che esegue un tradizionale salto.
Ecco, quel salto è noto come grand jeté per far sembrare che stia saltando per una schiacciata. Anche questo logo ha lasciato il suo segno nella storia della moda e nella cultura odierna.

Il marchio Air Jordan ad oggi conta più di 32 versioni delle sue iconiche scarpe.
Non male per una azienda a cui fu bandita la sua prima scarpa.
Don’t Sleep on thisssS!


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