Fa caldo. La granita diventa una necessità. Ice Kacang, ad esempio, è il dolce più amato a Singapore e in Malaysia. Una granita pscihedelica che sembra uscita da un film di fantascienza. Colori sgargianti, forme surreali e consistenze extra-terrestri.
L’ingrediente fondamentale dell’Ice Kacang (Ice Kachang, Ais Cagang, Air Batu Campur o ABC) è il ghiaccio tritato.
Gli ambulanti che lo preparano lo arricchiscono con sciroppi dolcissimi dai colori improbabili; latte condensato; fagioli rossi; mais dolce; gelatina; semi di palma e qualunque cosa possa colpire la fantasia. Il risultato è un dessert che sembra nato da un sogno di Willy Wonka.
Ice Kacang è un dolce di ghiaccio tritato. Usare il ghiaccio tritato per i dolci, non è una novità.
Alle Hawaii ci sono i coni neve; in Sicilia le granite; nelle Filippine l’halo-halo; in Giappone il kakigori. La granita diffusa tra Singapore e in Malaysia, invece, è tutta un’altra storia.
Ice Kacang significa ghiaccio di fagioli rossi. Agli azuki, che sono alla base della ricetta, vengono aggiunti altri ingredienti tipici della regione: semi di palma; agar; arachidi; mais; gelatina di riso, ecc. ecc. Una sorta di Pokè Bowl dolce e ghiacciato.
I puristi dicono che l’Ice Kacang nacque a Singapore, allora parte della colonia britannica, quando entrò in funzione la prima macchina del ghiaccio negli anni ’30. Avete presente l’inconfondibile profumo dei negozi di caramelle? Immaginative che vi esplodesse in bocca. Questo è, più o meno, il sapore dell’Ice Kacang.
Un po’ di questo; un pizzico di quell’altro; sciroppi mischiati da sapienti alchimisti e una guarnizione finale, spesso croccante; non vi ricordano una versione dolce di un Poke? Chissà che l’Ice Kacang non diventi la prossima tendenza metropolitana.
Assomiglia a quei concentrati di zucchero che, da bambini, venivano concessi solo in rarissime occasioni.
A Singapore e in Malaysia, invece, si possono acquistare in qualsiasi momento della giornata, per pochi spiccioli. Quando affonderete il cucchiaio nella coppa, il ghiaccio si scioglierà come neve, ma la dolcezza vi stordirà, nel vero senso della parola. Sarà un viaggio psichedelico. I diversi gusti si alternano, come le consistenze, stratificati come per ere geologiche. Si continua a scavare fino al tesoro nascosto. I semi di palma in fondo al bicchiere.
Ricetta:
Ingredienti:
- 1 tazza di fagioli azuki
- 100 g di zucchero semolato
- la punta di un cucchiaino di sale
- 2 tazze di ghiaccio per persona
- gelatina agar o gelatina di frutta
- atta chee (frutto di palma) in sciroppo
- cendol (gelatina)
- mais in scatola
- banane a fettine
- sciroppo di rose
- latte condensato
- granella di arachidi
Procedimento:
- Prepare i fagioli ammollandoli in acqua fredda per una notte e scottandoli per dieci minuti.
- Gettare l’acqua di cottura, coprire gli azuki con acqua fresca a filo, assieme allo zucchero e al sale. Lasciare sobbollire finche i fagioli diventano morbidi. Scolarli e lasciarli raffreddare.
- Preparare il ghiaccio. Pochi cubetti in un frullatore a bassa velocità. Spaccandolo a mano, per chi è più abile, grattugiando grossi blocchi di ghiaccio. Ognuno avrà la propria tecnica per ottenere la granita della consistenza preferita.
- Tagliare a cubetti la gelatina di agar o gelatina di frutta e il cendol.
- Sistemare sul fondo di una coppa una manciata di semi di palma.
- Quindi procedere per strati: ghiaccio tritato, gelatina, fagioli rossi, cendol, mais e banana.
- Terminare con un’ultima spruzzata di ghiaccio. Guarnire con sciroppo di rosa, latte condensato e le arachidi.