MF Doom è un artista che ha plasmato la musica di oggi in ogni suo dettaglio.
Se ami sopratutto l’Hip-Hop o il Rap o la Trap non puoi non conoscerlo.
I suoi dischi hanno cambiato la vita a milioni di ascoltatori.
Uno su tutti è uscito nel 2004 e s’intitolava Madvillainy, fu pensato, prodotto e costruito insieme a Madlib. Due anni fa arrivò la notizia che MF Doom, ossia Daniel Dumile, si è spento a 49 anni. Lo ha annunciato sua moglie Jasmine quel 31 dicembre del 2020 con un comunicato che purtroppo non conteneva altre informazioni.
Era nato a Londra ma è cresciuto e aveva vissuto a New York, dove si era trasferito con la famiglia. Non fidatevi di chi vi dirà che MF Doom è stato un artista di nicchia, probabilmente quest’ultimo non è mai entrato in un negozio di dischi o non ha mai comprato un disco.
Infatti quel disco entrò anche in classifica Billboard.
In più, la sua copertina, ormai storica, ideata da Jeff Jank e scattata da Eric Coleman fu ispirata dal primo disco di Madonna.
Per quanto riguarda la maschera diffidate dalle imitazioni, anche perché la sua storia è tanto complessa quanto affascinante.

L’inizio della sua carriera cominciò insieme al fratello Dj Subroc e Onyx The Birthstone Kid con il gruppo KMD. Fin dal loro esordio con la Elektra Records si capì subito che questo gruppo avrebbe avuto un futuro roseo.
Peachfuzz, Who Me? divennero dei classici in rotazione perenne su Yo!, MTV Raps e su Rap City. Concerti, interviste, concerti, interviste e un nuovo album resero il 1993 l’anno più importante del gruppo.
Peccato, però, che Subroc, il fratello di MF Doom venne ucciso da un pirata della strada prima dell’uscita del loro secondo album.
Il disco non vide mai la luce e dopo la perdita del fratello, Dumile si allontanò dall’hip-hop ma anche dalla vita reale. Aveva ricevuto una delusione immensa dal business discografico, lui stesso in un’intervista raccontò di aver vissuto per molto tempo senza casa, camminando per le strade di Manhattan e dormendo sulle panchine.

Nel 1997 raggiunse Atlanta e qui riuscì a pubblicare come bootleg su tape e cd, il disco che l’industria musicale aveva scartato.
Black Bastards, in pochissimo tempo, arrivò in maniera non ufficiale ai vertici dell’hip-hop underground. Ma nessuno sapeva che fine avesse fatto Dumile, anche perché alle serate Open Mic si presentò sempre con il volto coperto da una maschera che era diventata il simbolo della sua vendetta.
Non esistono sue fotografie senza di essa, se non alcuni brevissimi estratti da video come Mr. Clean e le foto scattate nei primi anni di carriera con i KMD.
La sua identità deve molto al fumetto della Marvel Doctor Doom ma la sua maschera è la replica esatta di quella indossata da Massimo Decimo Meridio nel film Il gladiatore.
L’uscita di Operation: Doomsday, avvenuta nel 1998 per l’etichetta indipendente Fondle ‘Em, segna un punto di svolta nella suacarriera ma l’apice arriva proprio con il disco insieme a Madlib che abbiamo citato prima.
Non puoi vivere una vita giusta se non hai mai ascoltato questi brani: Accordion, Strange Ways, Fancy Clown, All Caps e Raid.
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