The Batman: alla canna del gas

Ammetto che la notizia dell’uscita di The Batman, di Matt Reeves, mi ha fatto storcere il naso ancor prima del trailer. Dalla scelta dell’attore protagonista all’essenziale inutilità di un altro film su Batman fino alle tre ore di durata, sono molti i motivi che mi trattenevano dall’andare al cinema a vederlo. Comunque sono andata, l’ho fatto per il resto del cast, specialmente per Jeffrey Wright e Zoë Kravitz, e per il direttore della fotografia Greig Fraser, già candidato all’Oscar per Dune. La fotografia e alcuni membri cast sono le uniche cose che tengono in piedi questo film brillantemente definito dal The New Yorker come svuota-cervello.

Il microcosmo della criminalità di Gotham

L’Enigmista ha appreso che molti dei funzionari della città, in particolare quelli coinvolti nelle forze dell’ordine, sono stati corrotti dalla mala; quindi cerca di coinvolgere Vendetta nel tentativo di smascherarli. Batman viene coinvolto ancora di più nell’intricata cospirazione quando incontra accidentalmente un altro vendicatore mascherato, Catwoman (Zoë Kravitz), che, nei panni di Selina Kyle, lavora in un night club gestito da un gangster di nome Oz. Quest’ultimo, soprannominato il Pinguino e interpretato da Colin Farrell, ospita nel club altri criminali come Carmine Falcone e alcuni funzionari corrotti.

Quando la sua coinquilina e amante, Annika Koslov, che l’Enigmista ha coinvolto nella cospirazione, scompare, Batman la aiuta a indagare. Lei lo aiuta a districare la rete di corruzione che l’Enigmista ha individuato e a catturarlo. Nel frattempo, Batman lavora con il detective Jim Gordon (Jeffrey Wright) che sta cercando di smascherare colleghi e superiori corrotti.

Come si può notare, la storia è sempre la stessa, con dei piccoli cambiamenti e colpi di scena (andate al prossimo paragrafo per evitare spoiler).

Il Batman di Pattinson non sembra navigare nell’oro, quindi niente meraviglie tecnologiche del Cavaliere Oscuro di Nolan e, soprattutto niente Corvette. L’unica novità tech è l’introduzioni di lenti a contatto in grado di registrare quello che la persona che le indossa vede e sente (vi ricorda Black Mirror per caso?). Le novità in termini di trama, una delle poche cose che ho apprezzato, sono essenzialmente due. La prima è che Catwoman sarebbe la figlia illegittima di Falcone, la seconda che i genitori di Bruce non erano totalmente integerrimi.

The Batman e le tre ore di nulla

The Batman è un film inspiegabilmente lungo che andrebbe guardato a velocità 1.5. La lentezza di Robert Pattinson nelle scene di tensione fa venire il latte alle ginocchia. L’esempio lampante è la scena in cui deve tirare fuori la busta dalla gabbia di un pipistrello che, non scherzo, dura 4 minuti. L’inizio del film ha uno sviluppo molto lento, ci mostra un Bruce Wayne sulla ventina che si improvvisa vendicatore nelle ore più buie. Da qui il soprannome Vendetta, già, da brividi.

Batman descrive il suo difficile ruolo di vendicatore con una voce fuori campo che fa sperare che il supereroe sia dotato di un livello medio di soggettività e attività mentale. Non abbiamo questa fortuna: quella voce fuori campo ha lo stesso valore di un comunicato stampa sui pensieri del protagonista. Le sensazioni descritte da questo io narrante non sono pervenute nell’interpretazione del protagonista che, impassibile, mantiene la stessa espressione per tutto il film.

La sua nemesi, l’Enigmista, è un sadico ammiratore di Saw che condivide le sue imprese su una specie di piattaforma social. Nulla a che vedere con l’Edward Nigma di Batman Forever, interpretato da un incredibile Jim Carrey. Il villain in questo film è acerbo e manca di buongusto nel vestire.

Personaggi e interpretazioni, le votazioni

Arriviamo al succo: i protagonisti del film. Purtroppo l’impressione è che siano ridotti a una manciata di tratti e che vengano definiti esclusivamente dalla loro funzione nella trama.

Alfred – Andy Serkis

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L’Alfred di The Batman è diverso dalla figura alla quale siamo abituati. Nonostante questo personaggio nella mia mente sia sempre stato interpretato da Michael Caine, ammetto che Andy Serkis è riuscito a non sprofondare del tutto nell’oblio con la sua performance. Alfred qui è un ex agente segreto incaricato di proteggere la famiglia Wayne e che ha insegnato tutto sul combattimento a Vendetta. Voto 7.

Il Pinguino – Colin Farrell

Nonostante l’impressionante impalcatura, Il Pinguino rimane un personaggio asettico, un fantasma del Il Pinguino di De Vito con qualche tocco di Robin Taylor. Personalmente non ho trovato Farrell sul pezzo, De Vito rimane il migliore. Mi ricrederò con lo spin-off/serie tv con lui come protagonista? Vedremo. Voto 4.

James Gordon – Jeffrey Wright

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James Gordon è un raggio di sole in un mare di oscura banalità. Jeffrey Wright, che ho amato in Westworld e nel recente French Dispatch, è all’altezza degli interpreti dei precedenti commissari, anche di Gary Oldman e Bryan Cranston. Voto 9.

L’Enigmista – Paul Dano

Il villain del film è il prototipo del protagonista di True Crime ma manca della follia ironica che il personaggio dovrebbe avere. Lo scopo principale dell’Enigmista è, oltre a ogni altra cosa, superare in intelligenza Batman ed essere il nuovo miglior detective del mondo, ma qui sconfina ferendo anche persone che non c’entrano nulla. La complessità psicologica di questo personaggio viene liquidata con una risata isterica. Voto 5.

Catwoman – Zoë Kravitz

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Altra nota positiva di The Batman è Zoë, una Catwoman figlia di Halle Berry e Michelle Pfeiffer. Selina ci regala una serie di look iconici, con parrucche che ci ricordano Nathalie Portman in Closer, ma rimane una semplice sidekick con poco spazio per risolvere le sue Daddy Issues. Il passamontagna poteva essere studiato meglio. Voto 7.

Batman – Robert Pattinson

La maschera di Batman sta bene proprio a tutti, anche a Ben Affleck per dire, quindi il regista decide che è il caso di tenerla su per quasi tutto il film. L’espressione contrita di Pattinson potrebbe suggerire qualsiasi cosa, dall’autodisciplina all’angoscia esistenziale, anche se lo vedo come uno sforzo sovrumano per non scoppiare a ridere di fronte all’incredibile lavoro dell’hair-stylist. In ogni caso non mi sento di colpevolizzarlo, sarebbe come sparare sull’ambulanza, dico solo che ci sono dei rumor che sostengono che il sequel di questo film avrà come protagonista Keanu Reeves. Voto 4.