La Nike Air Griffey si chiama così perché la indossava Ken Griffey Jr., oggi membro della Baseball Hall Of Fame. Il suo soprannome era ed è ancora The Kid, il ragazzo che ha cambiato letteralmente il gioco e soprattutto l’amore per lo sport americano più vecchio di sempre.
Il baseball in Italia non ha molta attenzione, sopratutto dai media. Il suo fascino di gioco però nel nostro campionato non ha niente da invidiare a quello oltre oceano.
Griffey è diventato durante la sua carriera uno degli atleti più popolari e amati che il gioco del baseball abbia mai visto. Ha battuto il record precedente detenuto da Tom Seaver per la percentuale più alta di voti al 99,32%.
Quando si parla di baseball, pochi nomi saltano fuori come quello di Griffey. Quando si tratta di sneakers, il suo nome è tra i più grandi e iconici atleti. Nella storia del brand Nike ci sono alcuni atleti che configurano attorno al suo logo. Insieme a leggende come Michael Jordan, Bo Jackson e Andre Agassi c’è il volto del ragazzo da Donora in Pennsylvania.
Proprio come Jordan, Bo e Andre, anche Griffey aveva la sua linea caratteristica che è celebrata ancora oggi. La sua sneaker è la più popolare e più retro di sempre.
La linea da baseball Griffey Max è iniziata nel 1996 con le Nike Air Griffey Max 1.

Il suo lancio arriva nel 1996, il solo fatto di essere il modello distintivo di uno degli atleti più famosi del pianeta non ha sicuramente danneggiato le sue vendite.
Il design audace però si è distinto anche con l’introduzione del cinturino alla caviglia, lo Swoosh a punta larga, l’Air Max nel tallone e nell’avampiede e le colorazioni dei Seattle Mariners con gli accenti verde acqua di tendenza.
Nei vent’anni successivi, è diventata la scarpa da ginnastica per erba e parquet più ripubblicata di sempre. È forse una delle scarpe che ha da sempre mantenuto il suo look originale pur uscendo numerose volte e innumerevoli nuove colorazioni.
Una stupenda versione è la InductKid bianco con accenti bronzo creata per onorare l’ingresso nella Hall of Fame di Griffey. Recentemente la Nike sta per pubblicare la versione Los Angeles con la sua colorway che senza dubbio rimanda alla città.
Quest’ultima è realizzata con un rivestimento in nabuk nero e presenta una base in neoprene sfumato che mette in risalto i colori della squadra di LA Rams, Dodgers e Lakers.
I contrasti blu e gialli sono notevoli intorno alle aree marchiate e lo Swoosh rappresenta i Rams e i Dodgers. Anche il testo “LAX” visto in rilievo sul cinturino rende omaggio alla città, mentre il numero 24 è un cenno a Kevin Griffey Jr. Ulteriori dettagli includono il testo “Los Angeles” scritto in corsivo sulle punte di pizzo viola per celebrare i Lakers. La scarpa si trova su un’intersuola bianca e blu per completare il design.
La Nike Air Griffey Max originariamente aveva tre colorazioni nel 1996. Le due colorazioni ispirate ai Mariners in “Freshwater” ed “Emerald” probabilmente conosci. Molti dimenticano che la colorazione “Varsity Royal” ha avuto due modifiche. La combinazione di colori royal, bianco e giallo neon sembra essere stata rilasciata in quantità relativamente limitate rispetto alle due famose versioni del 1996.
Una versione sul campo della scarpa è stata indossata da Griffey durante le partite che presentavano lo stesso design della tomaia con una tacchetta metallica con ammortizzazione ad aria.
Non solo un PE, l’Air Griffey Metal è stato rilasciato anche al dettaglio, consentendo a tutti i giocatori di baseball di provarlo. Griffey ha effettivamente iniziato a indossare la versione con tacchetti alla fine della stagione 1995 prima del rilascio ufficiale.
Le nostre ultime elezioni presidenziali del sembrano solo un grande, brutto scherzo, ma nel 1996 c’era qualcosa di cui ridere in modo positivo oltre oceano. Al momento delle elezioni di quell’anno partì la campagna pubblicitaria “Griffey nel ’96” di Nike.
La serie prevedeva una falsa corsa presidenziale per Junior, con politiche che includevano un aumento del divieto di pepe (inventato) della MLB. La campagna includeva anche Griffey nell’abbigliamento del ’96 come magliette, adesivi e spille.
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Don’t Sleeeep in tHiSsS!








