fbpx

Le Rap Lyrics sul basket, solo le migliori

Le Rap Lyrics sono il metro di misura per capire se un rapper/trapper ha il talento giusto per sfondare o meno. A volte non serve usare paroloni incomprensibili in rima o similitudini straordinarie ma basta anche raccontare la verità o la realtà con il giusto flow e tono accessibile a tutti.

Per un attimo facciamo finta di svegliarci in una stanza di un palazzo ad Harlem, nel cuore nero di New York. Affacciandoci dalla finestra sulla 55th & 8th strada, c’è il Rucker Park, ossia il campo da basket all’aperto più ambito del pianeta, meglio conosciuto con il soprannome di The Mecca.

Qui senza usare la fantasia possiamo vedere come Jay-Z o Fat Joe o P. Diddy, The Game, Kendrick Lamar, allenino o finanzino o addirittura giochino nell’EBC Tournament della città che non dorme mai. Si, si, avete capito bene i rapper che amano ciò che accade su quei 28 metri che appaiono nei video di Made You Look, di Holdin it Down e di molti altri.

Il Basket e l’Hip-Hop vivono in simbiosi. Infatti nell’Hip-Hop, soprattutto nel Rap Game, le metafore e le citazioni nei testi o meglio ancora nelle cosiddette lyrics sono all’ordine del giorno.

Citando Allen Iverson, giocatore di basket ma anche rapper discreto, nella pancia dello spogliatoio di Gara 1 contro i Lakers nelle NBA Finals ’01:
«LET’S GET DIRTY, LET’S GET DIRTY !! da subito! ». 
Un newyorkese in esilio come me, deve partire per forza da Pharoahe Monch con Official.

Pharoahe Monch & Allen Iverson

Il basket, il baseball e il football sono il centro di tutti i versi del brano ma la seconda strofa è letteralmente devastante:

«Yo the realness stuck, females Blauch my Knob like Chuck 
Dispense to standing in count commence to rebound like Buck Williams

Three on one like Phi Slamma Jamma
|..|Not Allen Iverson, forget crossin-over shake men
Similar to Troy, I bring the pain destined to Aik-man|..|

I walk the earth with my Rod in this Strick-land 
Promise, people thought I was Thomas Hearns the way I Hit Man.» 

Il rapper from NYC con lo street name ispirato dalla bambola Monchhichi, cita per primo Charles Linwood “Buck” Williams, che nel ’99 insieme a gli altri New York Knicks portò la squadra alle NBA Finals contro gli Spurs. Chi sono i Phi Slamma Jamma? Sono i giocatori allenati da Guy V. Lewis della University of Houston classe 1981-82, ossia: Rob Williams, Michael Young, Micheaux, Clyde “The Glide” Drexler e Hakeem “The Dream” Olajuwon.

In quella parte, Pharoahe si riferisce al loro contropiede in una situazione di 3 contro 1 che spesso si chiudeva con un schiacciata da capogiro, infatti, lo “slang” del soprannome deriva dalla parola Slam Dunk (schiacciata).

Cita inoltre il velocissimo cambio di mano che spezzava le caviglie ai difensori di Allen “The Answer” Iverson ed usa un gioco di parole su Rodney “Rod” Strickland, ex giocatore della NBA nativo del Bronx, pescato al draft dai NY Knicks e leggenda dei campetti newyorkesi, finito poi nella scuola dei campioni: la OAK Hill Accademy.

Quest’ultimo viene citato in molte Rap Lyrics: persino Raekwon si paragona a lui in Triumph con i Wu-Tang Clangiocatore sublime!Per saperne di più contattami in privato. Comunque Monch chiude il pezzo in grande stile con: «Omnipotent on the D like Clyde Frazier»; “on the D” sta per “in difesa” con il senso di onnipotenza che aveva Walter “Walt” Frazier detto “Clyde”, perché era solito portare il cappello come Warren Beatty, che aveva interpretato Clyde Barrow in Gangster Story, ma per capire la citazione occorrerebbe mandare in play la rubata su Jerry West in uno dei due titoli vinti dai NYK ed il documentario When the Garden Was Eden.

Wale e i “What Ifs”

Anche se il brano ha il nome di un leggendario giocatore di football, Wale cita nelle sue Rap Lyrics in maniera unica episodi e giocatori come: Jordan, Minor, Bias, Bibby ed altri. Ma procediamo con ordine:

|..|I’m Michael Jordan major, you niggas Harold Miner|…|
Vic Page never made it, Len Bias never made it
See God gave us the talent, but the devil make us famous |..|
With this recording I’m as sick as Jordan before Game 6 
Jazz talkin, I bet I pick and roll with your bitch ||
You got some paper for me?

Hit me on the Hornacek |…|
Man, you Olowokandi I’m just being Pacific I’m just bein’ prolific|…|
All them bitches Converse with me off that React Juice ||
Now Jordan III my shoe, Double M G my crew ||

When you do it big as Manute you make it seem minute ||
Ricky Moore Flightposite, Mike Bibby blue Foams ||
Interscope feeling like Charlotte when they traded Kobe you know? ||
But I let it go, Rozay finna re-up ||
He got himself a Kobe and they stuck with Vlade Divac ||
And we no la de de da|…|

Parto dal paragonarsi a Jordan sopra Harlod Miner, ex cestista durato poco che aveva il soprannome di Baby Jordan appena uscito dal college,  deluse con grande rammarico tutte le aspettative vincendo solo 2 NBA Slam Dunk Contest. Bellissimo e anche di nicchia il richiamo alle storie di Vic Page e Len Bias, con il talento donato da Dio ma tolto dal diavolo. Infatti entrambi hanno delle bellissime storie a livello collegiale sopratutto Bias (approfondiremo poi).

Queste storie in gergo newyorkese vengono tradotte in: One of the greatest “what-ifs” in basketball history.  Basti pensare che Len Bias fu scelto alla numero 2° nel Draft del 1986, dai Boston Celtics di Larry Bird sotto la guida di Red Auerbach e la sua vita si spense qualche notte prima ancora di indossare quella canotta bianco verde con il numero #30. 

Victor Page leggendario in Washington DC soprattutto negli HOYAS del ’95-’96-’97, spalla perfetta di Allen Iverson. Attualmente fa avanti ed indietro dal carcere ed ha perso anche un occhio.

Un altro riferimento cade su Jordan con la gara 5, The Flu Game delle NBA Finals ’97 contro gli Utah Jazz di MaloneStockton e HornacekDove MJ giocò con una intossicazione alimentare addosso chiudendo con 38 punti e la GAME 6, The Shoot, dell’anno dopo che lo consacra il più grande cestista di sempre. Wale è un “head sneakers” quindi cita: le Jordan III, poi Mike Bibby con le Blue Foams e Ricky Moore con le Flightposite sempre di casa Nike.

Usa inoltre la vicenda Kobe Bryant – Vlade Divac,nella trade, ossia nello scambio che portò Kobe ai Lakers come la sua fine con la Interscope Records.

Shad e le pause nelle Rap Lyrics senza eguali

I see these kids tryna network, NBC
Plaque and master’s in the same week? NBD
I’m still marching to the same beat: MPC
I just feel like I see the same tweets and MP3s
I guess we not in the same league, MVP

Guess that means we’re in the same league, but I’m 23
That’s LeBron, that’s Jordan either way I’m the best draft: MGD|..|

Dal romanzo di Philip K. Dick. da cui prese vita Blade Runner nacque un’androide sotto il nome di Shadrach Kabongo. Questa strofa di Shad è illegale in 52 stati!!
Infatti lui è nato in Kenya ma cresciuto a Londra, il brano invece l’ha composto in Canada e l’ultima strofa accende il pulmino portando molti rapper con le jewels da record a scuola. Troppo bella da spiegare, dovrebbe essere lasciata così com’è.

Il primo riferimento è al network che i ragazzini provano a costruire senza senso mentre lui ha vinto i Juno Awards. Ha conseguito un master in Liberal Studies presso la Simon Frasier University nella stessa settimana. Nessun grosso problema (NBD), giusto?!
La sua equazione tecnica/qualità d’espressione non ha eguali.

Quanto arrivano alte le Rap Lyrics di Rhymefest?

|…|Fuck waitin’ for an alley-oop
Get up off your ass and work on your jump shot 
Get high nigga|…|
You my Sarah Palin baby, we mavericks || Introduce to the JohnsonMagic
What you want, material or passion?

Le prime righe citate dalla strofa di Phonte sono materiale da tatuaggio per un appassionato del gioco. Smetti di aspettare la palla per una schiacciata al volo. Alza il culo, lavora sul tuo arresto e tiro, punta in alto.
Rhymefest fa riferimento al titolo dei Dallas Mavericks del 2011. Il leggendario numero #32 dei Los Angeles Lakers Earvin Johnson Jr detto “Magic” e alla politica di Sarah Palin.

Skyzoo & Penny Hardaway

|…|Another day, another dollar, we just tryna get a day
And pull a whole decade within a day

Promise you my Penny straight
Straight enough to ’95 Hardaway penetrate 
And open up a lane if they don’t give a lane|..|

Sinatra diceva se lo fai a New York lo fai ovunque… 
Skyzoo in giro sul ritmo della sua Range Rover tra Brooklyn Broadway. Se poi nei live gira anche con un trombettista (prima seguito da OJ ora da Sean Taylor) è game set and match! Gregory Skyler Taylor è un amante della palla a spicchi come pochi, infatti di riferimenti nei suoi testi ce ne sono, ma è particolarmente innamorato di Anfernee “Penny” Hardawayfuoriclasse esploso negli Orlando Magic che arrivarono alle NBA Finals nel ’95.

Con un paio di caviglie in più si sarebbe parlato forse un po’ meno di Jordan nel ’96-’97, infatti lui insieme a Shaq portarono l’anno prima ai Magic, il titolo di Conference battendo proprio i Chicago Bulls di MJSkyzoo oltre a indossare e collezionare tutte le Nike Air Penny indossa spesso la sua canotta con la #1 quindi se mai doveste riguardare il video Written In The Drumsnon dite che non ve l’avevo detto eh!.

Drake come Steph Curry

If I ain’t the greatest then I’m headed for it
That mean I’m way up
The 6 ain’t friendly but that’s where I lay up
*This shit a mothafuckin’ lay up 
 I been Steph Curry with the shot Been cookin’ with the sauce, 
Chef Curry with the pot, boy|..|

Beh, da 0 a 100… la carriera di Drake ma anche quella Wardell Stephen “Steph” Curry IISiamo testimoni diretti di quello che sta creando oltre oceano, persino il TG1 gli aveva dedicato 2 minuti di servizio e pensare che di media non li concede nemmeno alla nazionale italiana di basket.

Questi due non sono dei semplici imbianchini ma dei Sandro Botticelli… uno prestato all’arte delle Rap Lyrics e l’altro all’arte del basket.

Entrambi ossessivi nelle loro discipline, nessuno dava ad entrambi du spicci all’inizio delle loro carriere, ancora ricordo i primi pezzi di Drake con i Little Brother e delle giocate di Curry con la maglia di Davidson College che non entrava nelle Elite Eight dal ’69.

Drake è ossessivo sui testi, non smette mai di migliorarsi nelle liriche, nella pronuncia, lui  ha sempre un incastro che lo classifica attualmente nell’olimpo dei rapper. Un po’ come Curry. Infatti quest’ultimo da ragazzo era sempre con il pallone in mano, nel cortile, nelle palestre dove si allenava il padre ed in casa.

La sera gli nascondevano il pallone per farlo dormire ma lui nel letto, al buio, quando non riusciva a dormire, si toglieva i calzini, li appallottolava e da sdraiato eseguiva il movimento di tiro finché non entrasse nel mondo dei sogni. Il binomio Curry-Drake è qualcosa di storico: gemelli ossessivi separati dalla nascita.

Common, figlio d’arte nel Rap Lyrics

|..|I’m going downtown like Julie Brown,
I’m the round mound
Not of rebound, but like a hound, I get down
|…|For pest control, I suggest some soul
As far as dick I got it but I have no breath control
So gimme a T.O. baby like umm, Chris Webber|..|
I got skills like Tim, and I’m coming in a Hardaway
So keep the crossover, Common is a b-boy |…|

Il nome Lonnie Lynn vi dice qualcosa? no?? aggiungiamoci il soprannome “POPS”, niente ancora? aspettate proviamo Pop’s Rap sul Resurrection’s Album di Lonnie Rashid Lynn, Jr. a.k.a. Common Sense?? niente ancora?? va beh… ci rinuncio. Tutta questa tiritera per dire che Common è cresciuto nel South Side di Chicago sui campetti e con un pallone bianco, rosso e blu da basket sempre in mano perché??

Perché il padre detto “Pops” giocava per i Pittsburgh Pipers della American Basketball Association negl’anni 70 infatti il figlio oltre a citare e a far parte del jet set della palla a spicchi, ha recitato anche in film e documentari aventi come trama la pallacanestro.

Precisamente in questo brano con: I’m the round mound || Not of rebound fa riferimento ad uno dei soprannomi di Charles Barkley ad una bruttissima giocata costata il titolo NCAA al leggendario artista del post alto, Chris Webber e al cambio di mano devastante di Tim Hardaway detto “bug”.

Che tu faccia rap o meno se ti piace l’Hip-Hop devi andare oltre. È una cultura e niente e nessuno abbasserà mai la radio in un campetto da basket. 

Ogni volta che scrivi una rima ricordati di andare sopra al ferro, come si dice tra gli addetti ai lavori se lo fai al The Mecca in NYC lo puoi fare ovunque!
Dall’altronde il genere l’hanno inventato loro…