La Jordan 1 Shattered Backboard arrivarono nello stesso anno della prima stagione di Michael Jordan ai Chicago Bulls. Vi avevamo già raccontato la storia di come nacque il primo logo delle Air Jordan e di come poi la NBA le bandì dal campionato. La Nike, prese la palla al balzo e ci ricreò un’intera compagna pubblicitaria utilizzando l’accaduto.
Vi avevamo anche già accennato a tutte le varianti che sono apparse durante la sua lunga storia. Ad esempio la bellissima versione re-mix, passatemi il termine, di Virgil Abloh e molte altre. Nel 1985 però oltre alle classiche colorazioni da gioco tra cui la bianca, rossa e nera, c’è stata una versione apparsa in Italia esattamente a Trieste.
Il rosso è rimpiazzato dall’arancione e il bianco dal black toe.
Dopo la stagione da rookie, MJ, s’imbarcò in Europa per un tour sponsorizzato dalla Nike. All’epoca aveva 22 anni ed era già una star a livello mondiale. Aveva già conquistato l’oro olimpico a Los Angeles nel 1984, vinto il torneo nazionale della NCAA nel 1982 e aveva già messo assegno un paio di record.
In Italia all’epoca Trieste, mangiava, beveva e respirava pallacanestro. La Nike aveva trovato un discreto partner di fiducia in Giuseppe Stefanel all’epoca proprietario della squadra della città.
Le Jordan 1 Shattered Backboard hanno questa colorazione perché rispecchiano i colori della Stefanel Trieste.

In realtà MJ avrebbe dovuto giocare un tempo con Trieste e un’altro con la Juve Caserta. Solo che il ragazzo nato a Cumberland Hospital in Fort Greene, Brooklyn, si rifiutò di cambiarsi la maglia e quindi squadra per questo la scarpa appare solo con qui colori.
Trieste e Caserta aveva un bellissimo roster di giocatori come il talentuoso Oscar Schimdt e Otis Howard oppure Zerotti e Bertolotti. La partita fu bellissima e Michael Jordan inarrestabile segnando 41 punti e portando la partita ai tempi supplementari. Il PalaChiarbola non era pieno di più e dell’esterno non ne parliamo proprio.
Durante la partita dal nulla, MJ, creò in corsa sulla transizione una schiacciata tomahawk sulla testa di Tato Lopez. Il tabellone del canestro andò in mille pezzi.
-Pausa Senica-
-Seconda Pausa Scenica-
– Terza Pausa Scenica-
Gli spettatori increduli, gli arbitri che non sanno cosa fare e la partita che si ferma. Il canestro va’ sostituito e il pubblico sta ripensando a quello che ha visto mentre MJ lo interpreta come un momento normale di gioco. Fu qualcosa di selvaggio mai visto prima sul parquet sopratutto in Italia.
Il 27 giugno del 2015, Michael Jordan decise di omaggiare quella schiacciata proprio con una Jordan 1 Retro così da fissare questo momento nella memoria di ogni sneakerhead e ogni appassionato di basket.
La leggenda narra che gli store ne abbiano ricevuto solo un paio per taglia, anziché i soliti quantitativi, rendendo la scarpa ancora più rara e desiderata.
L’altra leggenda narra che 30-40 modelli dell’epoca siano stati inseriti nella suola della scarpa sinistra dei pezzetti di tabellone frantumato. Negli anni successivi, il brand Jordan ha modificato la coloraway in successive release: la Reverse nel 2016 , la Satin fino alle 3.0 nel 2019.
Oggi invece la Air Jordan 1 Low Golf ha continuato a rimasterizzare una serie di amate colorazioni, da Shadow a University Blue e con la sua ultima, la silhouette celebra l’ennesima versione iconica: la “Shattered Backboard”. Non dormite su questo che presto arriveranno su Nike.com.


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