Ci sono alcune icone della cultura e dello sport per le quali la semplice pronuncia del nome suscita trascendenza e stile. Tutto quello che viene dopo di loro è paragonato alla loro creatività e innovazione. Michael Jordan lo ha fatto nel basket, Miles Davis con la sua tromba e Jimi Hendrix con la chitarra. Nello skateboard c’è Mark Gonzales.
Nato Mark Gonzales, lo skateboarder e artista professionista americano è affettuosamente conosciuto come The Gonz o semplicemente Gonz, ma è anche meglio conosciuto come il pioniere dello street skateboarding.
Un vero precursore che ha preso il freestyle e l’originalità dello street skating e ci ha costruito non solo una carriera artistica, streetwear e cinematografica, ma uno vero e proprio stile di vita. The Gonz evoca tanti momenti emblematici nei film sullo skate, nelle mostre d’arte e negli spot pubblicitari, così come per la cerchia dei suoi collaboratori, che sono diventati famosi in tutto il mondo: Spike Jonze, Hiroshi Fujiwara, Tom Sachs e l’intero gruppo Beautiful Losers.
Sì, perché ci sono persone che hanno la capacità di diventare leggende e di far diventare leggenda chi le circonda. Una di queste è senza dubbio The Gonz.
Nato in California nel 1968, Mark Gonzales è entrato nel mondo dello skateboard all’età di 13 anni. A 16 anni era già sulla copertina della rivista Thrasher. Nominato Lo skateboarder più influente di tutti i tempi da Transworld Skateboarding, Mark Gonzales è uno dei nomi più riconoscibili nello skateboard, nell’arte e nello street style. Non per caso, quindi, il rinomato editore di libri Rizzoli ha pubblicato, nel 2020, il primo libro in assoluto sull’icona dello skate Mark Gonzales.
Mark Gonzales: Adventures in Street Skating è più un testamento che un libro. Una volta aperta l’elegante copertina rigida, infatti, si rimane intrappolati nel mondo sfaccettato di Gonz. In parte fotografia di skate, in parte ritratto intimo, questa audace raccolta di lavori è magnificamente rappresentata attraverso le iconiche fotografie di Sem Rubio, coautore di questa potente monografia. Questo volume raccoglie anche testimonianze visive e verbali dal mondo che gravita intorno a Mark Gonzales, con interviste a nomi come Tommy Guerrero, Spike Jonze, Hiroshi Fujiwara, KAWS, Ed Templeton, Gus Van Sant e altri.
Mark Gonzales: Adventures in Street Skating, in sintesi, è un libro di arte, foto, moda e fotografia, che mostra come lo skateboarding abbia influenzato attività culturali di ogni genere. Un’opera che non può mancare nelle vostre librerie, assolutamente da avere, guardare e riguardare.
Se non avete familiarità con The Gonz ora, non temete: lo sarete sicuramente entro la fine del libro. Un volume che descrive l’universo di Mark, che incarna sia il suo skateboarding che la sua arte, anche attraverso le fotografie dell’amico e collaboratore decennale Sem Rubio.
Sem Rubio si è fatto le ossa come artista diventando uno dei fotografi di skateboard più famosi al mondo. Vive a Blanes, in Catalogna, dov’è nato. Scritturato da brand del calibro di Thrasher, 032C, Vans e Carhartt, Sem ha iniziato la sua carriera come:
Uno skateboarder frustrato dagli infortuni e alla ricerca di qualcos’altro che lo tenesse in contatto con lo skateboard.
Non gli ci volle molto, quindi, perché iniziasse a fotografare i suoi amici, trasformando lo skate in una passione completamente nuova.
Sem ama «rimanere fedele a ciò che faccio e ciò che mi piace». Dissipando le tendenze, che non hanno alcuna rilevanza per questo fotografo, Sem afferma: «Ho fatto le mie cose da quando ho iniziato», permettendo a un senso artistico unico di emergere dal suo lavoro. In tutta la sua produzione, tuttavia, c’è un elemento che presiede la sua opera fotografica. Sem si concentra su ciò che è importante quando si tratta di un’immagine, prescindendo a sua volta dalle informazioni irrilevanti: «Scatto solo cose che mi fanno sentire bene o che trovo interessanti».
Sem ha incontrato Mark nel 2010 in Brasile. Fino a poco prima lo conosceva solo in un contesto professionale.
Sono cresciuto guardando Mark sullo skate come un milione di altri. Ha una prospettiva molto particolare e persino ingenua sullo skateboard che mi ricorda quando ho afferrato per la prima volta uno skateboard quando avevo 12 anni.

Per Sem, Mark è una di quelle persone fortunate, nate benedette, con un dono, sia per lo skateboard che per l’arte. Non solo è sempre rimasto impressionato dai risultati di Mark, ma anche dal fatto che:
Niente diventa mai una routine per lui. Mi ispira davvero a tutti i livelli, professionalmente e personalmente.
L’idea del libro nacque nel 2017 quando Mark, Tia (sua moglie) e Sem si erano recati a Palermo per pattinare insieme a Blondey McCoy e Lucas Puig. Al ritorno dal viaggio, Sem si rese conto che in soli cinque giorni aveva scattato tante belle foto. Pensando a sé stesso esclamò: «Se facessimo altri due o tre viaggi come questo?». L’idea per il libro gli era improvvisamente balenata in testa e la palla aveva iniziato a rotolare.
Mark Gonzales: Adventures in Street Skating segna, quindi, una visione inedita del lavoro di Mark Gonzales, unendo sia la sua arte che lo skateboard.
Un ritratto non lineare del pioniere dello street skateboard accompagnato dalle parole di figure rispettate in entrambi i campi, perché:
Tutto ciò che Mark fa sono semplicemente facce diverse della stessa medaglia.
Un libro immerso in un’atmosfera liberatoria che va di pari passo alla nostalgia delle vacanze, conservando momenti liberi nel tempo per uno dei più grandi skateboarder della storia.
Articolo di Tommaso Lavizzari