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Sakhir: male ma non malissimo

Test alla mano si era già capito chi avesse fatto i compiti a casa e chi no, ma la gara di Sakhir è stata il primo spartiacque della stagione di F1. Sono stati 57 giri in cui le uniche emozioni sono arrivate dalle Aston Martin e dalle Ferrari. Su alcune di queste, la regia cagna ha colpito ancora, proponendoci la difesa di un 18esimo posto al secondo assalto di Alonso su Russell.

La stessa regia che ringrazio per aver ignorato Verstappen in gita domenicale a Sakhir, che usa gli specchietti per due curve poi mette il gomito fuori dal finestrino. 

Perez non sembra avere nemmeno quel paio di riserve sulla macchina, che aveva l’anno scorso, e si vede. Unico sussulto il sorpasso su Leclerc, dove ha avuto bisogno di due tentativi (capirai che fatica, N.d.R.). Per il resto, l’unica nota è il distacco dal compagno di squadra.

Fernando Alonso sul podio è musica per i romantici dello sport. Quasi fatto fuori da Stroll sull’altra Aston Martin, gli unici veri sorpassi sono tutti suoi. Improvviso e arrogante quello su Hamilton, l’unico guarda caso a dargli filo da torcere. Certo, per il podio Leclerc è stato fatto fuori dal suo motore ma, visto come Nando ha messo all’angolo il suo connazionale in Ferrari, non so se Carletto avrebbe potuto fare molto più di un Hamilton negli ultimi giri. 

Sir Lewis ha portato a casa il meglio dei punti rimasti, ma la situazione rimane grigia per le Mercedes. Sempre in cattedra, come ha fatto vedere il duello con Alonso, con cervello sempre acceso, rinunciando nel finale ad attaccare Sainz, alla fine arriva quarto. Ciò non toglie che, esclusi i problemi altrui, avrebbe fatto comunque tanto bene. Russell ha potuto qualcosa contro Alonso, ma ha dovuto cedere a uno come Stroll. Chapeau per aver corso da convalescente, ma se avesse davvero fatto fuori Fernando alla prima curva ne parleremmo molto diversamente.

Se in qualifica, a Sakhir, tutte e quattro le vetture sembravano perlomeno vicine, pur con diverse inclinazioni per la domenica, una volta in gara i numeri sono stati spietati. 

Una settimana fa era già ovvia a tutti la rivoluzione Aston Martin con l’arrivo di Dan Fallows & C. da RedBull. Alcuni parlavano di Aston Martin come quarta forza, qualcuno osava anche dire terza. Oggi, forse, dovremmo dire seconda. Certo, hanno rifatto quasi tutta la macchina, quindi suppongo di budget per lo sviluppo in corso di stagione ne sia rimasto poco, ma finché dura: che cosa importa? Se Verstappen e RedBull dovessero andare avanti così, l’unica cosa che rimarrà da fare è guardare dal terzo posto in poi con lo scotch sul televisore e andare di fantasia.

(S)Profondo rosso a Sakhir. Il terzo posto mancato di Ferrari è invece molto grave. Rompere qualcosa al primo GP, correndo di sera su un circuito che non stressa il motore come altri, è brutto. L’hanno menata con il motore bomba e con l’incredibile lavoro sull’affidabilità per tutto l’inverno e tac! Uno rimasto a piedi e l’altro zoppo. Come se non fosse abbastanza, la macchina che si mangia le gomme è chiaramente un limite enorme per un campionato… e alla prima occasione salta fuori che nemmeno il motore è un problema risolto. Fortuna che non ci sono state grandi scelte strategiche di mezzo perché non sono sicuro avrei voluto avere un assaggio anche di quel comparto Ferrari. 

Se non fosse per McLaren sicuramente quello delle Rosse a Sakhir sarebbe l’esordio peggiore. Era difficile fare peggio. Piastri si è ritirato dopo 15 giri e l’unico contributo di Norris alla competizione è stato fare da riferimento per notare che Hamilton non stava spingendo su Sainz. Fine della McLaren. Va un pò meglio ad Alpine perché Gasly parte ultimo e arriva nono. Bravo. Ocon, invece, ha collezionato penalità mentre scontava penalità che poi i giudici di gara avrebbero annullato.

Sì, avete letto bene, le gag della Federazione sono cominciate alla grande quest’anno. Gli hanno affibbiato una penalità per la velocità in corsia dei box, dov’era entrato per una penalità che poi gli hanno tolto. En plein. 

L’unica che si è fatta un pò vedere nella plebaglia è stata la combo mallett e baffo di Bottas, che mi piace sempre vedere a punti. Le Williams sono migliorate parecchio, più che altro in qualifica. In ogni caso, il decimo posto di Albon è cosa buona e giusta. L’americano Sargeant non ha fatto male, anzi. 

Stessa cosa Haas, alla faccia del target punti di Gunther ma siamo solo alla prima, o Alpha Tauri, che quasi agguanta dei punti. Mi sembra sempre poco per una succursale RedBull. Sembra quasi che facciano i test per passare i risultati a Newey invece che lavorare sulla propria vettura e poi rimangano con gli avanzi del budget. Vedi la presentazione da 28 secondi.

Adesso abbiamo due settimane di pausa per il prossimo round a Jeddah. Così, su due piedi, dubito ci sarà un cambiamento drastico. Più che altro trovo difficile rimanere positivi sul resto del campionato dopo un ouverture del genere. Mercedes si era capito avere un problema, ma ha portato in fondo entrambe le vetture come sempre. Mclaren e Alpine sono scomparse. Se Ferrari si confermasse quella della scorsa stagione, rimarrebbee solo il Principe delle Asturie… e non so per quanto potrà ancora inseguire le RedBull. Dobbiamo sperare nella maledizione di Sakhir?

Articolo di Francesco Cazzaniga