Se proprio non volete impelagarvi nell’acquisto di un surfboard da mettere sotto il vostro o altrui albero di Natale, che come abbiamo visto è una cosa da non prendere sotto gamba, una buona opzione sarebbe rivolgere la vostra attenzione verso ottimi surf-book.
Sicuramente, surfando in interne,t troverete milioni di info sul surf e sulla sua cultcha, ma farete fatica a trovare un percorso organico che faccia sì che non vi perdiate via. Qualsiasi libro ben fatto ha uno storytelling da cui ne deriva la godibilità.
Ecco qua un elenco di surf-book che ci sentiamo di consigliarvi vivamente:
- GIORNI SELVAGGI di William Finnegan, Edizoni 66th & 2nd
Un volume ponderoso, da ponderare bene. Ha vinto il premio Pulitzer. Per certi versi non è meno importante del film Un mercoledì da leoni per la storia del surf. É un memoir, quindi autobiografico, ma con momenti da romanzo d’avventura alla Jack London.
L’autore descrive le passione del surf che lo accompagna per tutta la sua esistenza, che non è immersa nel surf tout-court ma non lo abbandona mai. Lo segue fin da bambino nel suo evolversi a livello umano e nella carriera lavorativa. Non mancano riflessioni sociali e politiche accanto a quelle personali tipiche del genere memoire. William Finnegan scrive che ciao a tutti e, infatti, è editorialista del New York Post.
- THE WORLD IN THE CURL: THE UNCOVENTIONAL HISTORY OF SURFIN di Peter Westwick e Peter Neushul, Crown Publisher.
Anche in questo caso, gli autori non sono due pirla qualsiasi. Infatti sono due storici della scienza e tecnologia dell’ambiente e della Guerra Fredda, nonché surfer impenitenti dalla tenera età.
Non è un surf-book da prendere sottogamba. Analizza il mito del surf inserito nella cultura USA, tra counter culture, mass culture, mito waldeniano e capitalismo spinto.
Non è un libro semplice ma non per questo non coinvolgente. Negli USA è un testo universitario. Edizione solo in lingua inglese.
- BUSTIN’ DOWN THE DOOR di Wayne ‘Rabbit’ Bartholomew e Tim Baker, Harper Collins Publisher
Libro da cui è stato tratto il bellissimo film omonimo con Edward Norton. Parla degli inizi frugali del surf in Australia e dell’ascesa dei bronzed aussies, short board, soldi a palate, muscle car di lusso, droga e contrasti da hard boiled con gli hawaiian. Divertente e scorrevole e interessantissimo anche per aneddoti su Nat Young, Michael Peterson, Mark Richards, Tom Carroll e Kelly Slater. Edizione solo in lingua inglese.
- SURFPLAY di Francesco A. Fiorentino e Tommaso Lavizzari, Edizioni Passamonti
Un’avvincente e scorrevole storia del surf e della fenomenologia del surf. Le influenze su fashion, design, comunicazione, cinema, fotografia, grafica , costume, musica e molte altre discipline. Sorprenderà per facile fruibilità e scorrevolezza anche chi non è ancora introdotto nel surf-mondo.
Mirabili illustrazioni del comic-artist Paolo Bacilieri.
- SURF TALES volume 1 e 2 , AA VV , Edizioni Passamonti
Un’altra interassantissima novità per la piccola ma dinamica casa editrice ai limes di Roma. Stiamo parlando di una antologia di racconti formato pocket che usa il surf come passepartout per entrare nel racconto di genere o, meglio, nei racconti di genere, poiché si passa dall’horror all’hard boiled passando per il racconto introspettivo e via così.
Formato di impaginazione a due colonne – tipo vecchi Urania o Gialli Mondadori – con inserzioni pubblicitarie di prodotti del surf-mondo.
Gli autori sono vari ed alcuni noti mentre alti esordienti ma la differenza non si nota tra gli uni e gli altri perché il livello è il medesimo, alto e tutti conoscono il medium che è il surf. Tramite tra un racconto e l’altro è il misterioso Surfer Straniero. Come nel caso di Surfplay l’editore Passamonti si distingue per le splendide cover che rompono la monotonia delle brutte e scontate copertine che funestano la tapina editoria italopiteca. Nell’attesa del numero 3 godetevi i numeri 1 e 2.
- BACK TO THE WATER di Alessandro Dini, Autoedito.
L’Alessandro Dini – presente in Surf Tales volume 1 – è sempre stato one (crossed) step beyond in Italia e allineato con gli USA in fatto di surf trend setting anche a livello letterario.

Dopo due surf-book come Sale grosso e L’ultima onda, il protagonista dei due precedenti romanzi, Andrea Del Bono, si trova catapultato in una avventura back in the days. Vi immaginate due buffalo soldier niggaz e al contempo gay nella WW2? Nel bel mezzo della linea gothika? Uh? No? aggiungetevi un surfer di oggi che viene da ieri nella Versilia today, che si ritrova tra le mani un surfboard di legno dei 40s con incisa una svastika… non vi dico di più se non che il libro sarebbe troppo piaciuto al vecchio Sven Hassell.
Buon natale dudes & surfragettes!
Articolo di Francesco Aldo Fiorentino