Lo spring roll (o involtino primavera) racchiude in una sfoglia sottile e croccante un ripieno ricchissimo. Mordete, masticate, godete.
Chiunque conosce lo spring roll. É ormai una pietanza entrata nell’alimentazione comune in molte parti del mondo, tanto che, se facessimo un sondaggio, scopriremmo che, probabilmente, gran parte della popolazione mondiale ne ha una confezione surgelata nel congelatore. C’è chi li acquista già pronti; chi, invece, li prepara in casa, scegliendo da sé il ripieno preferito.
Diffuso ovunque in Asia e Cina, lo spring roll è una sfoglia sottile, realizzata con acqua e farina (pasta fillo, N.d.R.) in cui si trovano gli ingredienti più disparati.
Dalle carote ai germogli; dai gamberi al maiale, fino all’anatra. Lo spring roll si mangia in ogni momento, da solo o con altre pietanze. La ricetta dello spring roll risale all’epoca della Dinasatia Jin Orientale (317-420 d.C.). Sottili crespelle di pastella, infatti, venivano accompagnate da verdure e venivano chiamate tortini primavera. Venivano preparate infatti per celebrare l’inizio della bella stagione.
Nei secoli a venire, durante le dinastie Ming e Qing, si diffuse l’abitudine di mordere la primavera.
Mangiare un involtino in cui gli ortaggi fossero nella sfoglia. Il nome in uso si affermò con il tempo e l’evoluzione della ricetta in versione streetfood.
Fresco e croccante. Ecco come deve essere un buon spring roll. La pastella deve essere friabile e dorata; il ripieno appetitoso e saporito. Il contrasto tra i due è la chiave del successo.
Se acquistate gli involtini per strada, assicuratevi che siano fritti al momento. Li troverete in file ordinate, pallidi e morbidi, in attesa dell’olio bollente. Una volta cotti andranno conditi con una spruzzata d’aceto, che troverete assieme alla salsa di soia sul bancone.
Se avete voglia di osare, potreste accompagnarli con stuzzichini decisamente più avventurosi, come grilli o scorpioni fritti. In Asia troverete infinite varianti di spring roll, inclusa una versione ricoperta di uovo sbattuto. A Singapore vengono farciti con gamberetti secchi; in Corea sono chiamati chungwon. La versione con pastella di riso non fritta simile al bo bia vientnamita, è soffice anziché friabile.
Ricetta
Ingredienti (ripieno)
- 260 g di germogli di soia
- 6 funghi shiitake essiccati
- 2 cucchiai e 1/2 di salsa d’ostrica
- 1 cucchiaio di brodo di pollo (o acqua)
- 2 cucchiai di salsa di soia
- 1 cucchiaio di zucchero
- 2 cucchiai di olio per friggere
- 55 g di germogli di bambù in scatola affettati finemente
- 1/2 peperone rosso a cubetti
- 1 carota media grattugiata
Ingredienti (involtini)
- 18-20 fogli per involtini primavera
- 1 uovo sbattuto
- 1L di olio per friggere
Procedimento (ripieno)
- Sciacquare e scolare i germogli e immergete i funghi in acqua tiepida. Far asciugare i germogli e ammollare i funghi per 30 minuti.
- Strizzare l’acqua in eccesso dai funghi e affettarli sottilmente.
- Mescolare la salsa d’ostrica, il brodo, la salsa di soia e lo zucchero in una ciottolina. Mettere da parte.
- Versare in una padella due cucchiai d’olio. Non appena sfrigola, friggere le verdure. Cominciare dai funghi, poi aggiungere i germogli di bambù, il peperone, i germogli di soia e la carota.
- Incorporare agli ortaggi il miscuglio di salsa d’ostrica, salare e pepare a piacere.

Procedimento (involtini)
- Poggiare un foglio su un piano, con uno degli angoli rivolti verso di voi. Spennellare i bordi con l’uovo sbattuto.
- Mettere 2 cucchiaiate di ripieno sulla metà inferiore del foglio, non troppo vicino al bordo. Sollevare l’angolo davanti a voi coprendo il ripieno e rimboccandovelo sotto. Quindi ripiegare verso il centro gli angoli a destra e sinistra e arrotolate. Spennellate l’angolo superiore del foglio con l’uovo sbattuto, ripiegatelo sull’involtino e sigillate.
- Poggiare gli involtini pronti, con il lato sigillato rivolto verso il basso, su un vassoio. Spennellare leggermente con l’olio.
- Ripetere le operazioni fino al termine degli ingredienti.
- Scaldare l’olio per frittura, Tuffare gli involtini un po’ per volta. Cuocerli finche non saranno dorati e ben croccanti (3-4 minuti).
- Scolare gli involtini e asciugarli con la carta assorbente.
- Chi preferisce una cottura più salutare, può infornarli per 12-15 minuti a 180° C, fino a completa doratura.