Tra i tanti tratti che Ian Fleming proietta su James Bond, suo alter ego letterario distorto dall’interpretazione cinematografica, vi è il gusto per lo stile e l’eleganza:
La valigia era una Revelation di cinghiale usata, che un tempo doveva essere costata molto cara. Il contenuto si addiceva perfettamente all’aspetto esterno: un abito da sera; un abito pied-de-poule bianco e nero per la campagna e il golf; scarpe da golf Saxon; un vestito blu scuro in tropicale uguale a quello che Bond indossava; qualche camicia di seta bianca e qualcuna sportiva di color azzurro scuro, con le maniche corte e il colletto chiuso.
Il Bond originale, quello letterario, infatti, ha uno stile molto minimale e utilitario, a differenza della sua trasposizione cinematografica. Tutto è scelto in modo molto specifico e ogni articolo è datato, consumato da quel logorio tipico dell’eleganza britannica.
James Bond è un conservatore e non segue le tendenze della moda, ma può anche essere descritto come un ribelle, quando si tratta di alcune delle sue scelte.
La contemporaneità cinematografica ci ha mostrato Daniel Craig sorseggiare una bottiglia di Heineken, non esattamente in linea con l’etichetta britannica, in postumi da sbornia e arruffato. I tempi cambiano e anche i miti si devono adeguare al mercato. L’attore di Chester, infatti, non è altro che la versione 2.0 del Bond lanciato da Sean Connery nel 1962: un diamante grezzo con licenza di uccidere modellato dal regista Terence Young. Attraverso lezioni sull’etichetta e abiti su misura di Anthony Sinclair, Sean Connery ha elevato la figura di James Bond a compendio dello stile classico inglese, aggiungendo all’eroe letterario: fascino, ironia e un’eleganza ricercata che mantiene il carattere guascone della versione letteraria.
Dalle camicie su misura Turnbull & Asser degli anni ’60, agli sguardi accattivanti degli anni ’70/’80; dalla mise impeccabile firmata da Brioni, agli odierni abiti su misura di Tom Ford, o ai capi firmati Massimo Alba, si può affermare, senza alcun timore di smentita, che la moda e gli attori cambiano, ma il fascino di James Bond rimane intatto.
Quasi tutti identificano Bond con le affascinanti caratteristiche di Sean Connery, anche se tracce dell’ironia di Roger Moore sono sempre apprezzate. Non si può certo tralasciare il modello australiano George Lazenby, un tempo James Bond in On Her Majesty Secret Service (1969). Timothy Dalton, ad esempio, con il suo sguardo gelido e il suo aspetto malinconico, è stato il più fedele prodotto dello spirito di Ian Fleming. Pierce Brosnan, invece, ha rappresentato James Bond come un raffinato signore, riscoprendo lo stile e il gusto per il classico. Eccoci all’era Craig, che ha attualizzato 007 per scrittura, ritmo, narrazione e struttura dei personaggi, sempre più liquidi e immotivatamente appariscenti.
Audrey Hepburn una volta disse: «L’eleganza è l’unica bellezza che non sfiorisce mai».
L’aspetto che realmente non farà mai invecchiare James Bond è insito nelle intenzioni stesse di Ian Fleming, che ha definito la celebre spia come un anti-eroe, come un uomo comune. Se pur grande tombeur de femme, giocatore d’azzardo e forte bevitore, infatti, Bond ha sempre rappresentato il prototipo di un piccolo ingranaggio. Nell’enorme macchina dell’Intelligence, infatti, James Bond svolge il proprio ruolo per collaborare al buon andamento di un disegno più ampio, generale, in difesa della comunità. Non a caso il personaggio è identificato da un numero, che lo rende una parte del tutto. James Bond è l’eroe nazionale che salva il mondo. In fin dei conti, 007 è un semplice dipendente scozzese stipendiato da sua Maestà la Regina. É un Working Class Dandy.
Per interpretare l’eleganza come James Bond l’importante è non copiare James Bond
Interpretare l’eleganza come James Bond non significa vestire come 007. Non siamo tutti uguali e non è detto che tutti siano chic con l’abito identico a quello di James Bond. Questa è una regola fondamentale sempre nella vita: essere sé stessi. Prendere ispirazione è corretto, poi bisogna essere realisti e, soprattutto, tenere fede alla propria personalità. Il vero segreto per vestire l’eleganza come James: non copiare James Bond.
Guardate i look di James Bond nei film e nelle foto che si trovano online e lasciatevi ispirare solo da quello che vi piace. Adorate il fazzoletto nel taschino? Prendete spunto. Siete veri e propri cultori delle scarpe in pelle? Studiate quelle indossate da 007. È vero che James Bond è un tutt’uno con gli abiti sartoriali e di alta moda, ma non è sempre vestito allo stesso modo.
James Bond ha indossato anche camicie colorate, tute da sci e pezzi denim. Insomma, anche lui è un #WorkingClassDandy in fondo.
L’importante, per Bond come per qualsiasi uomo, è scegliere capi classici oppure i must have della moda uomo. Un esempio? La giacca. Questo capo è perfetto per essere eleganti senza strafare. Un altro esempio può essere la maglia in cashmere: è un capo di qualità, versatile e raffinato. A RIS8 siamo certi che James Bond la indossi dietro le quinte. Fondamentale è anche lo stare attenti ai colori. Non è vero che per essere eleganti bisogna indossare solo il nero e il grigio, anzi… Potete scegliere tanti altri colori classici: il verde scuro, il bordeaux, il bianco, il marrone cioccolato…
Come si intuirà e come abbiamo spesso scritto, non siamo dei grandi sostenitori del fast fashion (premi qui). Tendiamo a credere che la qualità, alla lunga, sia più economica e sostenibile. Tornare a scegliere capi su misura, quindi, non deve essere prerogativa solo di James Bond. Provate per credere. Non si spende molto più che acquistare prodotti già confezionati e, soprattutto, i prodotti fatti su misura sono praticamente eterni.
Essere eleganti significa stare bene con se stessi, e stare bene con se stessi significa sentirsi a proprio agio con gli abiti che si indossa (premi qui).
Ecco perché vestire su misura è la scelta ideale. L’abito, la camicia, la giacca e il pantalone creati dal sarto sono perfetti per voi. Sono unici, come la vostra personalità.
L’estate è sempre problematica da questo punto di vista, più per gli uomini che per le donne. Un bel abito leggero e un paio di sandali ben scelti sono in grado di rendere qualsiasi donna la più elegante. É più difficile per un uomo. Dallo stile da spiaggia ispirato agli anni ’60 di Sean Connery, al modo colorato di Pierce Brosnan di combattere il caldo, ecco come James Bond affronta il caldo.
Torniamo indietro, attraverso la canna della pistola degli exploit estivi di 007 e vediamo quale ispirazione di stile possiamo trarre dal suo guardaroba per la stagione calda…
Il James Bond di Sean Connery era la superspia più tenera… quando si tratta di texture, ovviamente. Definire tenero chi ha licenza di uccidere non ha molto senso, ma certo è stata l’incarnazione stilisticamente più languida e accogliente tra tutti i James Bond. Lo stile retrò, vintage, inoltre, ha visto un ritorno ancor più importante proprio quest’anno, nel post pandemia. Quindi, che si tratti di una polo o di una t-shirt tinta unita, ispirarsi a James Bond, in questo caso, è piuttosto semplice.
Ci vuole un James Bond audace per indossare un completo da safari.
Esattamente come ci vuole un Bond audace per travestirsi da clown, pilotare un sottomarino a forma di coccodrillo e guidare mezza macchina per le strade di Parigi. Roger Moore ha fatto tutto questo. All’improvviso, la sua propensione per le tasche non sembra più così strana.
In effetti, il safari è un altro stile che quest’anno sta combattendo per uscire dalla giungla e tornare alla moda mainstream. Quindi prendete ispirazione dallo 007 più longevo e indossate una giacca safari in cotone. Attenzione, però, a non soffocare sotto al colletto.
Ah, T-Daltz. Potrebbe non essere il miglior Bond, il più longevo o il più amato. Come scrivevo poco sopra, però, è senza dubbio il più vicino al James Bond letterario.
É, infatti, la versione più sgangherata tra tutti gli 007, con i suoi vestiti di due taglie più abbondanti. Una mossa di stile che Dalton ha fatto per l’estate è stata la camicia a colletto aperto. Indossate un abito colorato o costruito con una camicia bianca fresca e avrete un risultato di raffinatezza istantanea.

Arriva un momento in ogni estate – e in ogni appuntamento cinematografico di James Bond, a pensarci bene -, infatti, in cui si deve prestare attenzione alla soffocante mancanza di aria che non permette di mantenere lo stile convenzionale. Benvenuti nell’era di Pierce Brosnan. Quello delle ampie camicie blu a fantasia.
Il James Bond che gira per Bangkok con una camicia di lino blu marino e si sdraia in spiaggia, a Cuba, con Halle Berry, indossando una camicia floreale.
Arriviamo, così, al signor Trunks. Daniel Craig non solo ha fatto la storia di Bond quando è uscito dall’oceano nei suoi succinti pantaloncini da bagno, ma ha fatto la storia degli eroi d’azione. Improvvisamente, James Bond è diventato una sorta di eroe palestrato. Il consiglio, per quanto le ore di palestra e la dieta vi abbiano aiutato ad avere un fisico da nuotatore, è di evitare costumi alla Daniel Craig. Lo stile è da un’altra parte in questo caso, non certo con gli slip o i boxer aderenti dell’ultimo James Bond.