Fermi tutti! Arriva The Master of Disaster. Sto parlando di Duane Peters che, più che un uomo, è una bomba. Non a caso è il leader della punk band U.S. Bombs.
Duane Peters é una dichiarazione d’intenti tutt’altro che concilianti
Gli americani, che sono tutti liberty bell, Bibbia e sani principi, sono formidabili nel formare famiglie disfunzionali. Così i Peters divorziarono quando Duane era ancora un bambino. Siccome la madre se ne andò, rimase con il padre, che vendeva auto usate a Newport. Abitavano ad Aneheim dove c’é Disneyland. L’esistenza del nostro eroe, però, più che a quella del Mickey Mouse disneyano é simile a quella del Rat Fink di Big Daddy Roth, del quale prima o poi dovremmo discorrere.
STREAM DOCU – WHO CARES – The Duane Peters Story
Quando arrivò l’eta scolastica, Duane Peters bigiava au go-go. Il padre, così, fu costretto a spedirlo in una fattoria del Michigan per un anno. Lì, non essendoci davvero un accidente da fare, fu costretto ad andare a scuola. Tornato dal papà, riprese, ovviamente, la brutta piega. Trascorreva le giornate tra Newport Beach e Balboa a surfare e a skateare, senza posa, con i suoi pards. Fu proprio in quelle situazioni, tra una sessione e l’altra, che il nostro Duane Peters iniziò precocemente a fare uso e abuso di alcol e stupefacenti.
In tutto ciò, Duane Peters partecipò, in prima linea, alla skateboard revolution in contemporanea con il coetaneo Jay Adams. Quest’ultimo si trovava a un’ora di distanza, a Dog Town (Venice Beach), forse ne avrete sentito parla…
Duane inventò una serie di trick: acid drop; indy air; fakie hang up; invert revert; loop of death, ecc. ecc. (continuare con l’elenco sarebbe troppo lungo anche per un nerd, N.d.R.) Lo fece rompendosi talmente tante ossa da guadagnarsi, sul campo, il titolo di Master of Disaster. Come se questo non bastasse a entrare nella leggenda, ecco che, nel mentre, arrivò anche il punk, proprio come la più classica delle ciliegine glassate sulla torta della nuova scena skate. Subito Duane Peters ne rimase colpito.
Si tagliò i capelli e portò nelle pool e nelle street il nuovo sound. Adios Jethro Tull, so long Gratefull Dead e bye bye QuickSilver Messengers!
Anche l’amico Jay Adams, seppure all’inizio scioccato, ne seguirà l’esempio. Entrambi, per questo, influenzeranno Christian Fletcher che, sulle loro orme, sconvolge il surf con le sue estreme manovre aerial mutuate dallo skate che, a propria volta, le apprese dal surf.
Nel 1993 Duane è già una leggenda dello skateboard e si è già rotto quasi tutte le ossa. Dopo anni di militanza in band punk talmente seminale da sembrare uscita dal comic Love&Rockets dei fratelli Hernandez, fonda gli U.S. Bombs.
Duane Peters, con i suoi U.S. Bombs venne messo subito sotto contratto da Tim Armstrong dei Rancid con la sua Hellcat records.
In seguito fonderà le sue label: Disaster records e Indian recording. É stato sposato con Corey Parks che, lasciati i Nashville Pussy, ha fondato con Duane i Die Hunns , Gli Unni. Duane Peters detesta Tony Hawk.
Una decina di anni fa quando ero il bassista dei Club27 abbiamo suonato di spalla agli U.S. Bombs, in un capannone adibito, più o meno, a discoteca, da qualche parte in E/R.
Ho avuto modo di parlarci un po’ di punk, surf e skate e berci qualche birra insieme. É formidabile Duane Peters!