Le braci è il lavoro più famoso dello scrittore e giornalista ungherese Sandor Marai. Il romanzo breve esce nel 1943 in concomitanza del ritorno di Marai in Ungheria dopo un periodo trascorso all’estero e sullo sfondo della Seconda Guerra Mondiale.
Quando sorgono le turbolenze della seconda guerra mondiale, Marai usa la sua posizione per esprimere sentimenti fortemente antifascisti. Ma il suo destino cambia dopo la conclusione della guerra. La conquista dell’Ungheria da parte delle forze sovietiche istituisce un nuovo ordine politico nella nazione, un ordine che va contro alle opinioni politiche di Marai. Temendo per la sua incolumità, nel 1948 fugge dal paese, stabilendosi infine negli Stati Uniti.
Le braci, tradire un amico è come perdere un tesoro
L’opera emozionante e commovente racconta la storia di due amici riuniti dopo diversi decenni di distanza. Il romanzo mette in evidenza il rigido stile realista di Marai e sebbene la trama sia scarna, il lavoro è incredibilmente ricco di descrizioni. Dal momento della pubblicazione, il romanzo diventa noto come un capolavoro della letteratura ungherese e attirando su di sé l’attenzione critica.
La trama minimalista del romanzo ruota intorno a tre personaggi, Henrik, Konrad e Krisztina. Il generale Henrik vive in un castello in una zona remota dell’Ungheria. È un veterano di guerra misantropo che resta isolato perché si rifiuta di partecipare al progresso del modernismo nel suo paese, preferendo soffermarsi sulla nostalgia dei tempi più semplici. Un giorno uno sconosciuto visita il villaggio e Henrik viene a sapere di lui. Immediatamente invita l’uomo a cena.
Quando lo sconosciuto arriva, riconosce immediatamente Henrik, erano stati amici durante il periodo della scuola militare. A quanto ci viene detto il 2 luglio 1899 si è verificato un incidente che li ha tenuti lontani per 41 anni e 43 giorni, come ricorda così giustamente Konrad. La trama del libro segue l’aspra linea dell’interrogatorio di Henrik al suo amico, attirandolo in una reminiscenza del passato. Chiaramente incolpa Konrad per qualcosa che è accaduto il giorno in cui si sono separati. Nella sua vecchiaia, Henrik, vuole finalmente conoscere la verità. Vuole sapere da Konrad esattamente cosa è successo e perché.

La risoluzione di un rancore nel tramonto della vita
Affrontando il drammatico tema del cambiamento culturale del 20° secolo, Le braci racconta la difficoltà di adattarsi al progresso che ha radici profonde nella cultura ungherese. La rappresentazione di Marai di Henrik, una sorta di eroe romantico, rinchiuso in un castello remoto, dà il tono all’intero romanzo. La vita di Henrik è stantia. Privo dell’umiltà necessaria per adattarsi, Henrik ha abbandonato volentieri la sua autonomia in favore della sicurezza. Conserva con cura la sua memoria del passato, dedicando il suo tempo e la sua attenzione a trattenere quei ricordi come se fossero l’unica cosa importante della vita. Non sembra trovare valore nel momento presente, sia perché è consumato dal suo rancore verso Konrad, sia perché teme il cambiamento.
La lunga spaccatura tra Konrad e Henrik può essere interpretata come un’allegoria del ritiro di Henrik dalla società. Non amando i termini della società moderna, Henrik preferisce tagliare completamente i ponti con essa; in ugual modo decide di non parlare con il suo vecchio amico per più di 40 anni. La paura e il risentimento lo ingabbiano nella sua mente in una contemplazione senza fine delle passate ingiustizie. Se Henrik desidera comprendere la verità, come afferma, allora deve fare pace con il passato e lasciare che rimanga storia, piuttosto che dedicare tutte le sue energie alla sua conservazione statica.
Insomma, Le braci è un libro che fa molto riflettere sull’umana tendenza a rimuginare sul passato. Il costante ricordo dei tempi passati ci stanca a tal punto da essere privi di energie per affrontare il presente, creando in noi un terrore costante nei confronti del futuro. La bellezza di questo romanzo risiede proprio nel paradossale senso di urgenza che si prova nella lettura, il voler sapere cos’è successo tra i due protagonisti si scontra con la tendenza di Henrik a evitare il futuro. Ciò che per lui è passato, per noi lettori è il punto di arrivo in un circolo che trascende le leggi del tempo.
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