Gli NBA Playoff sono letteralmente una categoria a parte nel mondo dello sport.
C’è chi aspetta la primavera per rinascere e per sentisi meglio invece c’è chi aspetta di vedere la corsa al titolo nel campionato di basket più prestigioso del mondo.
Nella pallacanestro spesso si dice, sopratutto qui in Italia, che il basket è una malattia.
Perché un ragazzo o ragazza che si appassiona al basket non è come uno che segue il calcio o vive il calcio. In Italia devi avere una marcia in più per via della cattiva comunicazione dei media e delle emittenti televisive. Infatti quello italiano ha zero spazio su ogni rete pubblica e quella a pagamento è per pochi anche se finalmente almeno su Sky ha appositamente un canale dedicato.
Partiamo dal primo turno degli Nba Playoff 1994, ad ovest c’è la squadra della città color smeraldo e quella del miglio-alto in un upset più importante di sempre.
I Seattle SuperSonics,«206, baby, 206!» e tenete l’icona aperta su questa frase, arrivano in griglia con la seed #1. I Denver Nuggets invece arrivano con la #8 capitanati da Dikembe Not in my house Mutombo.
Shawn Kemp e Gary Payton invece per i giallo verdi hanno un ritmo irripetibile nella storia del gioco.
Dovrebbe essere tutto facile per i Sonics, ma non è così: i Nuggets resistono giocando una grande pallacanestro fondata sul proprio centro e sulle sue lunghe leve.
Dopo aver difeso ognuno la proprio casa, si arriva alla decisiva gara 5 al Seattle Center Coliseum.
Questa partita tra l’altro è stata l’ultima ad essere giocata nel palazzetto prima della sua ristrutturazione e dell’eventuale ribattezzato KeyArena nel 1995.
La gara è molto combattuta, si arriva a giocare persino l’ultima manciata di secondi finali per trovare la vittoria di uno dei due team.
L’allenatore di Denver ha dato a Mahmoud Abdul-Rauf ogni opportunità per scuotere i suoi problemi di tiro delle gare precedenti. Qualcosa però non è mai andato nel verso giusto infatti la chiave di lettura è stata puntare sul playmaker di riserva Robert Pack. La guardia di 6’2” della University of Southern California ha segnato 19 dei suoi 23 punti record e ha diretto l’attacco dei Nuggets superando la pressione difensiva di Gary Payton e di tutta Seattle.
La risposta di Kemp è compagni però è stata immediata nel secondo tempo e la grinta la voglia di buttarsi su ogni palla vagante ha reso questa partita una tra le più belle di sempre
Basta perdersi in chiacchiere è arrivato il momento del nostro speciale Game Time.
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