I loghi sono la massima rappresentazione dell’identità di un’azienda o di un brand, anche se spesso la loro importanza viene sottovalutata. A tal proposito vi ricordate l’app Logos Quiz? Era andata fortissimo nel 2019. Questo gioco aveva una semplice regola: cercare di indovinare il nome del brand di appartenenza del logo. Ammetto di non aver ottenuto un ottimo punteggio, ma questa è un’altra storia. Ultimamente questo trend del logo quiz è arrivato anche su TikTok e Instagram Reels, per questo motivo ho fatto una ricerca per scoprire chi avesse ideato alcuni dei loghi che, ad oggi, dominano il mercato globale. Siete pronti? Cominciamo.
Coca Cola
L’ideatore di uno dei loghi più famosi del mondo non era un graphic designer, anzi. Si trattava di Frank Mason Robinson, il contabile dell’azienda. Coca Cola lancia il prodotto nel lontano 1885, vantando benefici per gli esponenti più illustri della società moderna. Scienziati, studiosi, poeti, teologi, avvocati, medici e altri dediti allo sforzo mentale estremo ne avrebbero giovato al pari di un vero e proprio medicinale. Inoltre la bevanda avrebbe aiutato a uscire dalla dipendenza da morfina, in auge in quegli anni. Insomma, una bevanda miracolosa che necessitava di un logo accattivante che ne riflettesse le proprietà rinvigorenti ma che, al contempo, richiamasse la tradizione, la genuinità e l’autenticità.

Il font scelto per il logo, Spencerian Scrip declinato al corsivo, era molto diffuso e modaiolo negli Stati Uniti in quel periodo. All’interno della coda della C di Coca venne inserita la scritta Trade Mark, il nostro TM, ed ecco fatto. Il primo logo, in bianco e nero, si è poi evoluto adottando il caratteristico colore rosso. Ma il lavoro di Robinson andò oltre allo styling del logo, fu anche il principale responsabile della rimozione della cocaina dalla bevanda agli inizi del 1900, o almeno questo è quello che dice la storia.
Nike
Nike, oramai, fa parte della nostra quotidianità. Quante volte veniamo svegliati dall’avviso dell’uscita di qualche sneaker che sogniamo di comprare da settimane? L’entusiasmo a volte ripaga, altre volte no e ci troviamo su Restocks ad attendere con trepidazione che vengano messe in vendita. Ma chi c’è dietro a uno dei loghi più agognati degli ultimi anni?

Il celebre swoosh fu ideato nel 1971 da una studentessa di design dell’università di Portland, Carolyn Davidson. L’incontro tra la studentessa e il co-founder di Blue Ribbon Sports fu assurdamente casuale. Phil Knight pensava a come rinominare la propria azienda camminando per i corridoi della Portland State University quando a un certo punto sentì una studentessa lamentarsi del fatto che non potesse permettersi gli strumenti per il laboratorio d’arte. Knight colse la palla al balzo e Carolyn accettò di aiutarlo per la modesta cifra di 2 dollari all’ora. Nel giro di 17 ore e mezza la studentessa disegnò il logo che tutti noi oggi conosciamo combinando una spunta con la forma di un’ala. Il logo faceva riferimento alla dea greca alata della vittoria che diede all’azienda di Knight il suo nuovo nome: Nike.
Sei lettere Serif, ecco cosa appare quando apriamo il famoso motore di ricerca fondato Il 4 settembre 1998. I due fondatori, Larry Page e Sergey Brin, volevano un nome con cui potesse rappresentare la capacità di organizzare l’immensa quantità di informazioni disponibili sul Web. Presero, allora, un nome già esistente: Googol. Termine coniato dal nipote del matematico statunitense Edward Kasner nel 1938, per riferirsi al numero rappresentato da 1 seguito da 100 zeri. Al momento della registrazione, non erano certi di come si scrivesse e optarono per Google anziché Googol. La loro collega a Stanford li avvertì solo il giorno dopo dell’errore, ma il dominio era ormai registrato e lo lasciarono tale.
Il logo di google è un Word Mark, probabilmente il word mark più famoso e più visto nella rete. Un word mark è semplicemente un logo composto solo dal lettering. Il primo dei loghi di google viene disegnato nel 1997 da Brin con Gimp, programma open source per grafica raster. Esteticamente sembra uscito da un videogioco arcade degli anni ’80. Anche se in realtà, questa versione del logo non è mai stata utilizzata.

In seguito il logo ha subito moltissimi restyling, fino ad arrivare a quello che vediamo oggi, optando per un sans-serif che comunica il concetto di innovazione.
Apple
Il primo logo Apple fu disegnato nel 1976 da Ron Wayne. Esso raffigurava il fisico Isaac Newton seduto sotto un melo, luogo in cui, secondo la leggenda, lo scienziato fu colto dall’ispirazione che lo portò poi a teorizzare la legge di gravitazione universale.Nel logo viene resa evidente la mela, la quale si narra sia caduta proprio sulla testa di Newton attirando così la sua attenzione. Questo logo, molto difficile da adattare ai diversi formati, venne usato solamente per il manuale Apple 1.

La mela che conosciamo noi oggi è nata dalla volontà di Steve Jobs di modernizzare il logo, nel 1977. Venne incaricato di questo compito il grafico Rob Janoff che ebbe l’intuizione della mela morsicata. Le teorie dietro questo logo vanno da una citazione dell’atto di Eva di mangiare il frutto a un richiamo dell’infanzia di Jobs, trascorsa lavorando in frutteti. In realtà la scelta del morso è stata dettata da un motivo puramente grafico-visivo, che permetteva alla mela di non essere scambiata per una ciliegia.
McDonald’s
Dick e Mac McDonald aprirono il loro primo ristorante barbecue in California nel 1940, senza sapere a cosa sarebbero andati in contro. La velocità con la quale i due fratelli erano in grado di servire i menù attira l’attenzione di Ray Kroc, venditore di bicchieri di carta e frullatori Multimixer per frappè. Kroc entra a far parte dell’azienda come gente di franchising e dà vita alla McDonald’s System, Inc. Il primo logo McDonald’s seguiva un andamento rettangolare suddiviso in tre livelli: la parte superiore presentava l’iscrizione “McDonald’s” in un carattere Serif inclinato, elegante e tradizionale. Al centro la scritta Famous era invece in carattere maiuscolo Sans-serif, posta tra due doppie linee orizzontali a destra e a sinistra. Sotto infine appariva la scritta Barbecue, in un carattere Serif più grande, rigoroso e solido. Il logo era monocromatico, nero su bianco.

Ma da dove deriva il logo che conosciamo noi oggi? L’idea dei famosi archi dorati nacque da uno dei due fratelli McDonald che, nel suo progetto architettonico del punto vendita, inserì ai lati della struttura due archi, così alti da essere visibili a ogni passante attirandone l’attenzione e invogliando a fermarsi. Il direttore creativo Jim Schindler si ispirò proprio alla struttura dei ristoranti dell’azienda per creare il nuovo logo McDonald’s. Un momento leggendario per l’azienda: gli archi dorati divennero il segno distintivo della catena di fast food McDonald’s che caratterizzerà i loghi a venire.